Bottom Turn

Molti di noi sono portati a credere erroneamente che il "Bottom Turn" sia una manovra per così dire minore, solo l'inizio della corsa sull'onda. E' invece una manovra fondamentale che se non viene eseguita bene condiziona l'intera surfata. Forse non ce ne rendiamo conto ma è questo il momento che ci mette in sintonia con l'onda permettendoci di "navigare" sulla superficie liquida con pieno controllo e massima velocità.

Durante la caduta verso la base dell'onda subito dopo il "take off", è bene mantenere il peso del corpo distribuito equamente su entrambi i piedi e le spalle quasi perpendicolari all'onda ed all'asse longitudinale della tavola. A questo punto dovremo decidere che pesci prendere, cioè da che parte andare: "front side" o "back side". Daremo le spalle oll'onda o viceversa scivoleremo sull'onda porgendogli la nostra parte peggiore, la faccia? Va detto da subito che il "bottom turn back side" è un pochino più difficile in quanto non si ha una visione completa della situazione ma è comunque una questine di pratica. Detto questo, diciamo che abbiamo deciso una bella corsa sull'onda front side: ricordiamoci di tenere sempre le gambe ben piegate in modo da ammortizzare gli sbalzi nel cavo dell'onda. Andiamo a cercare con la mano la superficie liquida in modo da avere un ideale punto d'appoggio mentre contemporaneamente in modo graduale sposteremo il peso del corpo verso il bordo interno della tavola. La forza applicata, la velocità con cui eseguiremo il tutto e soprattutto l'angolo che formeremo rispetto all'onda, dipende naturalmente dalla potenza e dimensione dell'onda stessa. Per intenderci se siamo a Varazze ci piegheremo molto meno che non a Mundaka. Su grandi onde infatti dovremo applicare sul bordo esterno molta forza rispetto alle onde mediterranee e questa cosa la si può fare solo piegandoci in avanti il più possibile ed avendo sotto i piedi una tavola adatta. Sui frangenti nostrani, diciamo tra 1 e 2 metri, il bottom risulta appena accennato perchè le nostre partenze sono già molto angolate.