RICEVITORE PROFESSIONALE MF/HF O.T.E. R7B

 

ovvero “il ricevitore R-390A/URR Italiano che non fu mai”

 

 

 

INTRODUZIONE

Il “RICEVITORE PROFESSIONALE MF/HF O.T.E. R7B” , si tratta di un ricevitore ibrido prevalentemente valvolare (impiega 20 valvole contro soli due transistors ASZ16) costruito nel 1963 dalle Officine Toscane Elettromeccaniche S.p.A. di Firenze, ditta poi confluita nel gruppo Montedison crede come OTE MONTEDEL e tuttora attiva nella costruzione di apparecchiature elettromedicali. Questo ricevitore è stato costruito in un lotto di soli 300 esemplari di pre-serie, dei quali circa 250 sono stati distrutti allorché il ricevitore Collins R-390A/URR è risultato il vincitore di una gara d’appalto indetta dalla Marina Militare Italiana in quegli anni; si può desumere, quindi, che si tratti di un apparato destinato a servire sulle grandi navi o nei centri di comando a terra che nasceva come competitore del Collins R-390A/URR, presentando caratteristiche radioelettriche similari.

Il ricevitore è adatto alla ricezione di segnali A1, A2, A3, SSB (a differenza dello R-390A/URR che richiederebbe un adattatore esterno), FSK nel range di frequenza 80 kHz - 24 MHz che copre in 10 gamme, la scala di sintonia è simile a quella del ricevitore Racal RA-17, infatti è costituita da una pellicola alta circa 10 cm. e lunga circa 7 metri che consente un’agevole lettura delle frequenze ricevute con una precisione superiore ad un kHz ; la taratura della scala viene fatta mediante due calibratori uno a 100 kHz ed uno a 20 kHz e regolando un indice centrale in maniera non difforme da quanto avviene con l’Eddystone EC-958 o con il Racal RA-17. Il ricevitore è contenuto in un cofano metallico con 4 piedi antivibranti, sul pannello frontale, a metà altezza, vi sono due pomelli che corrispondono a due grosse viti la cui rimozione consente di estrarre il ricevitore dal cofano, esso infatti scorre su due guide di precisione, che, al termine della corsa, consentono di ruotare verticalmente il ricevitore per le operazioni di manutenzione . I comandi presenti sul pannello frontale  sono i seguenti : (1) Luce scala (2) Strumento per il controllo di livello BF e RF (3) Manopola per l’azzeramento della scala (4) Manopola di sintonia a doppio verniero, esterno per i rapidi spostamenti ed interno per la sintonia fine (5) Interruttore generale spento/attesa/acceso (6) Potenziometro semifisso per il livello di BF (7) Commutatore del modo di ricezione (8) Comando di inserzione del calibratore (100 kHz / off / 20 kHz) (9) Comando della selettività : 8 / 3.1 / 1.5 / 0.5 kHz a 6 dB con fattore di forma rispettivamente < 3 / < 3 / 5 / < 15 (10) Oscillatore eterodina (11) Limitatore di disturbi (12) Volume cuffia (13) Comando amplificazione stadi RF e inserzione CAV (14) Selettore di gamma; inoltre sul pannello frontale trovano posto il bocchettone di alimentazione, un bocchettone ausiliario per l’uscita di BF e per il silenziamento del ricevitore, il bocchettone di ingresso di antenna (tipo N), il bocchettone di uscita della FI (tipo BNC), i fusibili e le prese audio per le cuffie e per l’altoparlante, in altre parole analogamente a quanto avviene per il ricevitore R-392/URR tutte le connessioni hanno luogo sul pannello frontale. Sulle superfici laterali del cofano sono praticate delle alettature per la circolazione dell’aria, che avviene per convezione.

La costruzione del ricevitore è stata concepita in funzione di una semplice e rapida revisione dei suoi vari stadi; il gruppo dei trasformatori RF è realizzato con il classico sistema del tamburo a sostituzione integrale dei circuiti, gli stadi di MF, lo stadio di BF e l’alimentatore sono stati realizzati su pannelli indipendenti connessi da morsettiere, che possono essere facilmente rimossi e sostituiti. Per quanto attiene le caratteristiche meccaniche del ricevitore bisogna osservare che particolare cura è stata posta nel progetto e nella realizzazione dei rinvii, dei ruotismi del comando di sintonia e dei tamburi di avvolgimento della scala, infatti gli ingranaggi sono a recupero di gioco ed il trascinamento ed avvolgimento della scala di sintonia è affidato a tamburi sincronizzati, mentre fine corsa meccanici impediscono di oltrepassare i limiti di escursione della scala e dei condensatori variabili.

 

DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO

Nel disegno R86h/1012  è riportato lo schema a blocchi del ricevitore. Per le gamme 1 (80-210 kHz), 3 (1,5-3 MHz) e 4 (3-6,1 MHz) viene effettuata una sola conversione di frequenza al valore di 455 kHz; si noti però che (solo) per la gamma 4 è impiegato anche lo stadio di V201 che lavora come amplificatore. La miscelazione è realizzata da V304 che riceve il segnale "oscillatore locale" da V300 per la gamma 1, da V302 per la gamma 3 e da V303 per la gamma 4. Infatti per eliminare qualsiasi commutazione "calda" sono impiegati diversi oscillatori, completi dei rispettivi circuiti oscillanti, e viene inserita la tensione di alimentazione a quello prescelto mediante la commutazione di gamma, questo sistema ha eliminato tutti i ben noti inconvenienti di instabilità dovuta a contatti mobili, ed ha reso possibile una elevata precisione di calibrazione e stabilità di frequenza. Sempre in base a questa considerazione è stato risolto il problema nelle altre gamme. Dalla 5° alla 10° gamma, V202 funziona da prima mescolatrice, convertendo i segnali RF al valore di Media Frequenza variabile tra 3 e 6 MHz. L'oscillatore locale è costituito da V200 e da uno dei 6 quarzi (Y201-Y206) selezionati tramite la manovra del cambio di gamma. In sostanza, per poter utilizzare sempre lo stesso oscillatore variabile, la gamma RF da 6,1 a 24 MHz è divisa in 6 gamme, ciascuna di non più di 3 MHz, traslate nella banda tra 3 e 6 MHz. In questo modo la seconda miscelazione si realizza con il solito oscillatore V303 che copre la gamma 3455-6455 kHz. Anche la seconda gamma (210-550 kHz) subisce due conversioni; questo è necessario perché tra le frequenze sintonizzate a RF è compresa quella di Media Frequenza (455 kHz) rendendo impossibile l'uso della singola conversione. Pertanto la gamma 2 viene prima traslata mediante V201 e V200, tra 3000 e 3340 kHz e poi convertita a 455 kHz da V304 e V301. Si noti che i circuiti L203 e L204 non sono, in questo caso, ad accordo variabile.

 

AMPLIFICATORE A RF E OSCILLATORE MARKER (SCH.6 ‑ R86h/1006)

Il segnale proveniente dal connettore di antenna J702 tramite il relè K100 viene applica­to al primario del circuito sintonizzato di ingresso, che è costituito da 10 circuiti accor­dati (uno per gamma) (Z101-Z128). La sintonia di questi circuiti è ottenuta mediante le sezioni C119, C122A, C122B del condensatore variabile comandato dalla manopola di sintonia posta sul pannello frontale.  Il segnale a RF presente sul secondario di detti circuiti viene portato, mediante accoppiamento capacitivo, ad un'altra serie di circuiti accordati (Z102-Z129), analoghi ai precedenti, che vengono sintonizzati dalle sezioni dei condensatore variabile C120, C123A, C123B. Il segnale viene poi applicato alla griglia della valvola amplificatrice a RF V101 (EF183). Il doppio circuito sintonizzato fra antenna e griglia della valvola amplificatrice a RF permette di ridurre l'intermodulazione di forti segnali a RF presenti all'ingresso del ricevitore e, al tempo stesso, di ridurre ad un livello trascurabile la reirradiazione degli oscillatori locali. L'impedenza di ingresso che presenta il ricevitore al connettore di antenna J702 è 50 Ohm sbilanciata, adatta cioè a linee di antenna in cavo coassiale.

La valvola amplificatrice a RF (V101) è un pentodo a mu‑variabile tipo EF183, questo tipo di valvola è stato, verosimilmente, scelto per la sua alta transconduttanza (12 mA/V), per l'alta impedenza di ingresso (35 kohm a 24 MHz) e per la bassa resistenza equivalente di rumore, in tal modo è stato così possibile ottenere un ottimo rapporto segnale/disturbo su tutte le gamme, malgrado la presenza di due circuiti accordati in ingresso. 

 

1° OSCILLATORE E 1° MESCOLATORE (SCH. 4 ‑ R86h/1004)

Per garantire un basso valore di reirradiazione è necessario che il livello dell'oscillatore locale sia basso pur assicurando il massimo valore di transconduttanza di conversione.  Il circuito di V200 realizza questa condizione : la sezione a triodo è un oscillatore Pierce, in cui L200 e L201 costituiscono il carico anodico; la sezione pentodo ed i due diodi CR200 e CR201 effettuano il controllo di ampiezza dell'oscillatore. Una parte del segnale a RF viene raddrizzata dal duplicatore costituito dai due diodi sopra citati; la tensione positiva di ritardo prelevata da R205 regola la soglia di intervento del circuito automatico di controllo. Infatti sulla griglia controllo del pentodo vi sarà una tensione negativa quando il valore di picco del segnale RF superi la tensione positiva che tiene aperto CR200. Al variare della tensione negativa varia la resistenza interna del pentodo e quindi la tensione catodo‑anodo applicata al triodo oscillatore. Si stabilisce quindi, un certo livello di tensione a RF, che resta costante non solo a seconda del quarzo inserito ma anche al variare di qualsiasi altra caratteristica della valvola (invecchiamento), del quarzo (resistenza serie), della tensione di filamento, della temperatura, ecc..  Il relè rotativo K200, alimentato dai ‑60 Volts e comandato da S100 collegato al cambio di gamma, provvede a selezionare uno dei 7 quarzi. Un'altra sezione dello stesso relè commuta la tensione di alimentazione ed uno dei quattro oscillatori di seconda conversione.  Lo stadio mescolatore V201, converte i segnali a RF presenti sull'ingresso E200 nella gamma 3-6 MHz. Il circuito accordato è dei tipo double‑tuned ed è realizzato tramite L203-C223A e L204‑C223B; l'accoppiamento tra i due circuiti è induttivo ed il coefficiente di accoppiamento è di circa 0.02. Il variabile a 2 sezioni C223 è comandato direttamente dalla manopola di sintonia. Il relè K201, alimentato dai ‑60 V è collegato in parallelo al relè rotativo K200, in modo che risulta eccitato solo in corrispondenza della 2° gamma. Il chiudersi di detto relè modifica il double‑tuned in un circuito "staggered" non accordato, in modo che la banda passante risultante sia compresa tra 3000 e 3340 kHz. L'uscita dello stadio mescolatore è costituita dal terzo avvolgimento di L204 e tramite J200 è collegata ad uno dei due ingressi del filtro Z131.  Tutto lo châssis è alimentato tramite i due connettori P200 e P201; V201 è controllata dalla tensione di CAV‑RF attraverso il partitore R213‑R210, in modo che lo stadio lavori sempre nelle migliori caratteristiche di linearità.

 

FILTRO A RF Z131 (SCH. 10 ‑ R86h/1010)

E' un filtro possa basso con frequenza di taglio a 6,5 MHz; tra 9 e 30 MHz dà un'attenuazione di circa 50 dB, grazie a questo filtro ed alla particolare cura posta nel progetto degli oscillatori e dei mescolatori, è stato possibile eliminare tutte le spurie interne proprie di un ricevitore a doppia conversione di frequenza. Il filtro assicura inoltre un bassissimo livello di reirradiazione non condotta, attenuando in maniera notevole il contenuto di oscillatore locale presente all'uscita del primo mescolatore. Il relè K190, alimentato dai ‑60 V attraverso il cambio di gamma, provvede a smistare l'ingresso del secondo mescolatore o sull'uscita dell'amplificatore a RF od a quella del primo convertitore a frequenza variabile.

 

2° MESCOLATORE E 2° OSCILLATORE  (SCH. 5 ‑ R86h/1005)

Ad evitare tutti gli inconvenienti provocati dalla commutazione di circuiti accordati quando questi debbono avere elevatissime caratteristiche di stabilità sono impiegati 4 oscillatori diversi ai quali viene commutata solo la tensione anodica. Essi sono del tipo Franklin, caratteristica principale di questo tipo di circuito è la poca influenza che la valvola ha sul circuito oscillante in virtù della trasformazione di impedenza che si può realizzare. Il Q1 del circuito oscillante risulta così molto prossimo al Q a vuoto incrementando notevolmente la propria stabilità.  E' evidente inoltre che il disaccoppiamento tra la valvola ed il circuito LC va a tutto vantaggio della stabilità di frequenza. Come si vede nello schema, ciascun oscillatore è formato da un doppio triodo di cui una sezione oscilla e l'altra funziona da inseguitore catodico. I vantaggi di questa soluzione sono sostanzialmente i seguenti : a) ulteriore disaccoppiamento tra il circuito oscillante e l'ingresso della mescolatore (la cui conduttanza varia in maniera notevole sia al variare delle frequenze di lavoro che al variare della tensione anodica e di filamento) b) possibilità di disporre di una uscita in comune con gli altri tre oscillatori, infatti la resistenza R318 funziona da carico per ognuno dei quattro inseguitori che sono alternativamente alimentati. Le resistenze R300, R304 ed R312 fungono da smorzatrici per eventuali oscillazioni parassite ad alta frequenza provocate dalla valvola stessa. La resistenza R317 in serie alla griglia della seconda sezione di V303, fa parte di un filtro passa-basso in cui il condensatore è costituito dalla capacità di ingresso della griglia stessa. Tale filtro mantiene costante il livello in ingresso alla V304, compensando le variazioni di ampiezza dell’oscillatore causate dal variare del rapporto LC tra i due estremi di gamma (3355-6555 kHz).

Il circuito anodico di V304, sintonizzato a 455 kHz, è schermato dagli oscillatori in modo da minimizzare la tensione “oscillatore locale” uscente per induzione da J302.

Da P300 arrivano le tensioni di alimentazione : i ‑48 V stabilizzati per i filamenti di V 300, V301, V302, V303, i +130 V stabilizzati, commutati da K200; i +200 V ed i 6,3 V per V304, questa ultima tensione non è controllata dalla tensione di CAV, migliorando ulteriormente la stabilità degli oscillatori, che, come detto sopra, potrebbero risentire delle variazioni di conduttanza di ingresso dello stadio mescolatore.

Il gruppo oscillatori‑mescolatore è realizzato con particolari attenzioni di schermaggio e di rigidità meccani­che; esso risulta collegato meccanicamente solo con la piastra frontale degli ingranaggi, eliminando la possibilità di deformazioni o sforzi trasmessi dal telaio o dal cofano. Prima di essere assiemato con le altre parti dell'apparecchio, tutto lo châssis ha subito una serie di collaudi in temperatura, atti a determinare il valore esatto dei condensatori di compensazione C303, C310; C317 e C324.

 

MEDIA FREQUENZA A 455 kHz (SCH. 3 ‑ R86h/1003‑1)

Il segnale a 455 kHz, proveniente dal 2° mixer con un cavetto da 90 ohm, viene applicato, tramite il connettore BNC J401 al catodo di V401. La valvola è un pentodo del tipo EF89 che funziona come amplificatrice griglia a massa; l'ingresso sul catodo presenta una bassa impedenza che si adatta al valore dell'impedenza del cavo di connessione al 2° mixer senza bisogno di trasformatori. Il circuito di placca, costituito da R443, L400 e C453, è accordato a 455 kHz ed ha una banda passante di circa 100 kHz. L'uscita di V401 passa attraverso il filtro di banda che viene scelto mediante il commutatore S400 comandato dalla manopola di selettività, posta sul pannello frontale. Questi filtri :

 

Z401 Filtro meccanico Collins F455 H80  8.0 kHz

Z402 Filtro meccanico Collins F455 H31  3.1 kHz

Z403 Filtro meccanico Collins F455 H15  1.5 kHz

Z404 Filtro meccanico Collins F455 H 5  0.5 kHz

 

hanno ciascuno un valore diverso di banda passante, cambiando filtro si cambia la selettività totale del ricevitore. Date le ottime caratteristiche di selettività e di fattore di forma dei filtri meccanici Collins, il circuito di media frequenza a 455 kHz è fatto in modo che la curva di selettività totale sia identica a quella del filtro inserito nel circuito. Pertanto gli amplificatori della media frequenza hanno una barda passante molto larga, in questo modo la taratura dei circuiti di media frequenza è un'operazione molto semplice che viene fatta una volta per sempre, perché i circuiti accordati, data la loro larga banda passante, mantengono la sintonia anche dopo molto tempo dalla taratura. Il commutatore di selettività provvede a cortocircuitare i filtri che non sono inseriti nel circuito, evitando così che essi disturbino il funzionamento di quello prescelto. La valvola V402 (tipo EF89) è un pentodo amplificatore in circuito convenzionale; lo stadio successivo, V403 è analogo. V401 e V402 sono controllate dalla tensione del CAV; V403 è controllata da una frazione della tensione CAV, per diminuire ulteriormente la distorsione. Il segnale presente sulla placca di V403 è rivelato dalla prima sezione di V404 (tipo ECC82) collegata a diodo; essa funziona da rivelatore per segnali A2 e A3. L'altra sezione di V404 è un inseguitore catodico che dà all'uscita il segnale di media frequenza a bassa impedenza. Questo segnale è presente sul connettore BNC, J404. Per la ricezione di segnali A1 e SSB si usa un rivelatore a prodotto che impiega la parte esodo della valvola V407 (tipo ECH81). Sulla griglia n° 1 viene applicato il segnale di media frequenza proveniente dall'inseguitore catodico, mentre sulla griglia n° 3 è applicato il segnale dell'oscillatore di nota. Questo ultimo è del tipo Colpitts ed impiega la sezione triodo di V407. La sua frequenza, 455 kHz, può essere spostata di ±3 kHz mediante C433 che è comandato da un'apposita manopola sul pannello frontale. Il rivelatore a prodotto è più lineare del rivelatore a diodo e non viene sovraccaricato da segnali molto forti. Inoltre il suo funzionamento richiede una tensione più bassa dell'oscillatore di nota. Il commutatore Al, A2, A3, posto sul pannello frontale, collega all'amplificatore di bassa frequenza l'uscita del detector a prodotto o del rivelatore a diodo, dà la tensione anodica al rivelatore a prodotto e cambia le costanti di tempo del CAV. Per evitare re-irradiazioni dell'oscillatore di nota, tutto il circuito del rivelatore a prodotto è chiuso in un apposito schermo. Il segnale presente sulla griglia di V403 è applicato anche sulla griglia di V405 (tipo EF89) amplificatrice del CAV. Il circuito è analogo a quello di V402; da notare che il catodo non ha condensatore di fuga per limitare il guadagno dello stadio. Il carico anodico della valvola è del tipo a larga banda già descritto. Il diodo CR400 (OA95) e la prima sezione di V406 (EAA91/6AL5) raddrizzano, duplicando, la tensione a RF loro applicata. La tensione continua ai capi di C449 è filtrata da R436 e C450 ed applicata alla linea CAV della media frequenza. Il catodo di questa sezione è polarizzato in modo che si abbia tensione di CAV quando il segnale ricevuto supera il rumore proprio del ricevitore. La tensione di CAV, applicata all'amplificatore a RF, subisce un ulteriore ritardo provvisto dal diodo della seconda sezione di V406. In questo modo, per bassi segnali, l'amplificatrice a RF mantiene tutto il proprio guadagno tenendo alto il rapporto segnale/disturbo.

Il circuito di CAV, con amplificazione e rivelazione separata permette di avere una caratteristica di controllo molto piatta, ulteriormente migliorata dal fatto che V403 è fuori dalla maglia del CAV, inoltre rende possibile l'uso del CAV anche per la ricezione A1 e SSB.

Ruotando la manopola di sensibilità (guadagno RF) posta sul pannello frontale, si alimenta la linea CAV con una tensione negativa regolabile derivata dai ‑48 V.

Lo strumento posto sul pannello frontale misura la tensione rivelata dalla sezione collegata al diodo di V404, permettendo così di sintonizzare per la massima uscita, al centro della banda passante.

Tutti gli stadi sono alimentati tramite P400; il contatto 3 comanda il relè K500 sul telaio di BF che inserisce o meno il filtro a 1000 Hz.

Tutto il circuito, escluso il primo stadio ed il rivelatore eterodina, è realizzato su circuito stampato completamente siglato; vi sono inoltre disposte due prese di controllo: il J402 per la tensione di CAV ed il J403 per la tensione rivelata.

 

BASSA FREQUENZA (SCH. 2 ‑ R86h/1002)

Comprende lo stadio di preamplificazione V500A, il limitatore di disturbo V501, il filtro, nonché il pilota V500 B ed il tubo finale V502, questi ultimi due in loop di controreazione.  Il segnale audio proviene al contatto 9 di P500 dallo stadio rivelatore tramite il potenziometro di regolazione del livello BF. All'uscita di V500A il segnale è applicato al limitatore V501 il cui livello d'intervento è stabilito dal valore della tensione applicata agli anodi tramite R504. Detta tensione è presente nel contatto 0 di P500 ed è fornita dal potenziometro di controllo posto nel pannello del ricevitore. Il funzionamento dei sistema è il seguente : supponiamo che al catodo 1 pervenga una semionda positiva del segnale audio; il diodo 1‑7 condurrà fino a che il potenziale del catodo non abbia raggiunto quello di placca, fino a tale limite il segnale stesso è disponibile ai capi R505. Con ciò viene effettuato il taglio della semionda positiva del segnale. Per quella negativa basta considerare il fatto che il diodo 2‑5 potrà condurre fino a che l'anodo non abbia raggiunto il potenziale del catodo. Il segnale in uscita dal limitatore è presentato, tramite C505 di accoppiamento ed R513 di adattamento del valore della impedenza, al filtro di BF che, mediante commutazione comandata dal relè K500, opera su due valori di banda passante : 100 Hz + 20 Hz (relè diseccitato) oppure 300‑3400 Hz (relè eccitato). Nella prima posizione il filtro è sostanzialmente costituito da due circuiti risonanti in parallelo (L500‑C507 ed L501 ‑C508) accoppiati capacitivamente mediante C506. Nella seconda posizione il filtro è del tipo "in derivato" con L500 ed L501 in serie e connesso al gruppo C504‑C510‑C511. L'eccitazione di K500 è operata dal commutatore di selettività posto sul pannello del ricevitore. All'uscita dei filtro, il segnale audio è applicato al tubo amplificatore di tensione V500B che pilota il finale V502. Dal secondario del trasformatore di uscita T500 è prelevata la tensione di controreazione (tra centro ed estremo 4) applicata tramite R512 al catodo di V500B. Il partitore della tensione di controreazione è ottenuto con le resistenze R512 o R508. Questa ultima provvede anche alla polarizzazione di griglia di V500B. La resistenza VDR1 provvede a limitare l'ampiezza della tensione audio ai capi del primario del trasformatore di uscita nel caso di non corretta regolazione del potenziometro di livello BF, tale da sovraccaricare lo stadio finale. Il trasformatore di uscita è a secondario bilanciato: su di esso è disponibile una potenza di circa 2 W su 5 ohm, con la quale si può alimentare oltre che l'altoparlante anche una rete di cuffie sino ad un massimo di 22 in parallelo.

 

 

ALIMENTATORE (SCH. 1 - R86h‑1001)

La tensione di linea è applicata al primario di T600 previsto per alimentazione 115‑160‑200 V. Il secondario 220 V alimenta un ponte di diodi (CR600‑CR603) che provvede ad erogare la tensione di +250 volt (anodica del tubo finale BF V502) e la tensione di +200 V destinata agli altri stadi del ricevitore. La effettiva applicazione di dette tensioni è comandato dal relè K600 la cui eccitazione è effettuata dalla chiusura a massa del capo 4 della bobina relativa tramite l'interruttore T/R facente capo al contatto 17 di P600. Quando il relè K600 è eccitato, il ricevitore è in posizione di "attesa" e dette tensioni risultano non applicate. In questa situazione viene a mancare l'assorbimento delle anodiche e, rimanendo il circuito di filtro ad ingresso capacitivo, il condensatore C602A tenderebbe a caricarsi al valore di picco della tensione c.a. applicata. Ad evitare questo, nella situazione relè eccitato, viene posta in seria a detto condensatore la resistenza R615 da 150 kohm di valore molto elevato rispetto alla reattanza di C602A. Quando il ricevitore è in funzione, il relè K600 è diseccitato ed il condensatore C602A risulta normalmente inserito come capacità di ingresso del filtro. La impedenza L600 ha lo scopo di attenuare il picco della tensione di carico di C602. La tensione +200 V è ottenuta per caduta dalla tensione +250 attraverso una cella filtrante resistiva (R600 e componenti associati). La tensione +250 V alimenta inoltre lo stabilizzatore di tensione dei +130 V che fornisce la tensione anodica agli oscillatori di conversione, all'oscillatore eterodina ed al Marker, questo stabilizzatore è realizzato dal tubo V600: la sezione triodo costituisce lo stadio di confronto, mentre la sezione pentodo costituisce il tubo "serie" di regolazione. La tensione di riferimento (‑48 V stabilizzato) è applicata in serie al partitore R609‑R610‑R611 un estremo dei quale è connesso alla tensione +130 V da stabilizzare. La griglia 1 di V600 preleva una quota parte della tensione tramite il cursore di R610 (regolazione dei +130 volt). Dal valore della tensione applicata alla griglia 1 dipende la caduta su R606 e quindi la tensione che pilota la griglia del tubo serie (applicata tramite R607) ed in definitiva la caduta sui suoi capi. Una variazione della tensione +130 dovuta sia a variazioni della linea che a quelle della corrente sul carico agisce nel senso di stabilire ai capi del tubo “serie” un incremento di caduta tale da opporsi alla variazione dei +130 che l'ha provocata. Ad esempio, se la tensione +130 tende ad aumentare, si ha un incremento di corrente anodica nella sezione triodica e quindi un incremento di tensione negativa sulla griglia 3 del tubo serie, cioè una maggiore caduta di tensione in serie ai +130. Inversamente nel caso contrario. Il gruppo R608‑C608 provvede ad aumentare il guadagno del sistema per la tensione di ripple.

Il secondario 50 V di T600 alimenta un ponte (CR604‑CR607) la cui uscita, tramite L601, che ha il compito di attenuare il fronte ripido di tensione generata dalla carica di C606, è applicata al gruppo di stabilizzazione della tensione ‑48 V. Detta tensione oltre ad essere utilizzata come riferimento per lo stabilizzatore dei +130 V, provvede alla accensione dei tubi oscillatori.

Il circuito dello stabilizzatore comprende il transistore TR601 che opera il confronto tra la tensione di riferimento fornita dallo zener CR608 ed una quota parte della tensione ‑48 V da stabilizzare, nonché il transistore TR600 di regolazione "serie" al quale è posto in parallelo R613 per non superare i limiti di dissipazione.

Il funzionamento del sistema è in breve il seguente. Una volta stabilita la posizione del cursore di R603 (regolazione dei ‑48 Volt) una variazione di detta tensione provoca una variazione del grado di conduzione di TR601 cioè della corrente emitter‑collettore e quindi della caduta ai capi di R601. Quest'ultima controlla la conduzione di TR600 montato in circuito emitter-follower nel senso di diminuire la conduzione (ovvero di aumentare la caduta tra collettore e base) per un incremento della tensione ‑48 volt e viceversa. Al morsetto 16 dì P600 è connesso il collegamento dei relè di antenna che, quando è eccitato, sconnette l'antenna dagli stadi d'ingresso del ricevitore.

 

CONCLUSIONI

Nelle prove pratiche di ascolto condotte confrontando questo ricevitore con il suo diretto competitore R-390A/URR non si apprezzano sostanziali differenze di prestazioni salvo un minor rumore di fondo ed una particolare delicatezza del comando di sintonia, a fronte di tali pregi vi è il relativo difetto di non avere una lettura digitale (seppur meccanica) della frequenza di ricezione, che può essere approssimata a 500 Hz contro i 200 Hz di risoluzione dell’odometro del Collins R-390A/URR. Bisogna, comunque, segnalare che sebbene la progettazione e la costruzione siano italiane molti componenti “chiave” sono di costruzione straniera : filtri meccanici Collins, quarzi Betron, condensatore variabile RF Mullard, condensatori Siemens o Philips, mentre la componentistica di produzione italiana è limitata a qualche trasformatore (Ditta Paoletti), allo strumento del pannello frontale (Officine Galileo) ed a qualche potenziometro, commutatore e bocchettone.

Concludendo si può affermare che il ricevitore MF/HF O.T.E. R7B è un apparato di cui si apprezzano, oltre all’aspetto insolito ma gradevole, una notevole selettività e stabilità in frequenza, caratteristiche che, unitamente alla presenza di una agevole manopola di sintonia, lo fanno più che degnamente figurare tra i ricevitori professionali militari dell’epoca (e non sfigurare in confronto ad apparati professionali militari anche più recenti) e che, ad onta dei 60 Kg. di peso, lo rendono una piacevole presenza nello “shack”, considerandone anche la assai difficile reperibilità che lo rende quasi un pezzo da museo.

Chi fosse interessato a contattarmi per ulteriori informazioni può reperirmi al seguente n° di telefono : 0348/2656857.

 

BIBLIOGRAFIA

Monografia del Ricevitore Professionale MF/HF TIPO R7B - Officine Toscane Elettromeccaniche O.T.E. S.p.A. - Firenze - 9/1963

 


 

CARATTERISTICHE ELETTRICHE DEL RICEVITORE R 7b

 

TIPO DI RICEZIONE : A1 ‑ A2‑ A3 ‑ SSB e FSK.

 

CIRCUITO

Supereterodina a semplice conversione di frequenza (MF = 455 kHz) per le gamme 1, 3 e 4. A doppia conversione di frequenza per le gamme 2, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 con prima MF variabile (trasposizione delle rispettive gamme di ricezione mediante convertitore a cristallo) da 3 a 6 MHz e seconda MF fissa a 455 kHz.

 

USCITA MF

E’ prevista un'uscita di MF a 455 kHz per RTTY che fornisce 50 mV di segnale in un carico di 50 Ohm con 50 mcV di ingresso.

 

SELETTIVITA’

Regolabile su tutte le gamme in quattro posizioni mediante inserzione di filtri; valori nominali delle bande passanti a 6 dB : 8 ‑ 3,1 ‑ 1,5 ‑ 0,5 kHz fattore di forma rispettivamente <3, <3, <5, <15.

 

MARKER

Oscillatore con cristallo da 100 kHz e divisore per 5.

 

REIEZIONE DI IMMAGINE E SPURIE

Minimo 60 dB su tutte le gamme.

 

OSCILLATORE ETERODINA

Da 0 a 3.000 Hz.

 

CIRCUITO CAV

A doppio ritardo per i tubi RF, a ritardo singolo per gli stadi MF. Prelievo del segnale a monte dello stadio rivelatore ed amplificazione separata per una buona ricezione dei segnali SSB.

 

FILTRO BF A 1.000 Hz

Banda passante circa 100 Hz a ‑6 dB.

 

RISPOSTA BF

Da 300 a 3.400 Hz entro 4 dB

 

LIMITATORE DI DISTURBI

Inseribile manualmente e regolabile con continuità.

 

POTENZA DI USCITA

1,5 W (distorsione 10%) su impedenza di 5 Ohm.

 

EFFICIENZA DEL CAV

Potenza nominale di uscita entro 5 dB per variazioni della f.e.m. di ingresso 10 mcV a 0,2 V.

 

STRUMENTO COMMUTABILE

Per la misura della potenza di uscita in BF e livello del segnale di ingresso.

 

ALIMENTAZIONE

Tensione di alimentazione : 110 ‑ 160 ‑ 220 +10% (50‑60 Hz)

 

FUSIBILI

110V‑AVD‑1,6A ‑ 160V‑AVD‑1A ‑ 220V‑AVD‑0,8A.

 

POTENZA ASSORBITA ‑ 120 VA.

 

TENSIONE ANODICA

Stabilizzata con tubo serie per gli oscillatori.

 

TENSIONE DI FILAMENTO

Stabilizzata con transistore serie per i quattro tubi dello oscillatore variabile.

 

TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO

Da 0° a 50° C con umidità relativa del 95%.

 

CARATTERISTICHE MECCANICHE DEL RICEVITORE R 7b

 

RAPPORTO DI DEMOLTIPLICAZIONE DEL COMANDO DI SINTONIA :

- Veloce : circa 18 giri per escursione totale.

- Lento  : rapporto 1 : 9 rispetto al veloce.

 

DIMENSIONI ESTERNE

Larghezza 442 mm ‑ Altezza 348 mm ‑ Profondità 630 mm.

 

PESO ‑ 60 Kg. circa.

 

COFANO ‑ A tenuta di pioggia e su supporto antivibrante.

 

MONTAGGIO ‑ Antiurto.

 

MATERIALI E TRATTAMENTI ‑ Rispondenti a Norme MIL.

 


 

 

TUBI / DIODI / TRANSISTORS IMPIEGATI

 

GRUPPO RF E MARKER

V100     5751         Oscillatore 100 kHz e divisore per 5

V101     EF183        Amplificatrice RF

CR100    OA95         Generatore di armoniche

 

TELAIO 1° MIXER E 1° OSCILLATORE

V200     ECF80        1° Oscillatore

V201     6BE6/EK90    1° Convertitore

CR200    OA95         Raddrizzatore per duplicatore di tensione

CR201    OA95         Raddrizzatore per duplicatore di tensione

 

TELAIO 2° CONVERTITORE E 2° OSCILLATORE

V304     6BE6/EK90    2° Convertitore

V300    12AU7/ECC82   Oscillatore 2° Conv. Gamma 1

V301    12AU7/ECC82   Oscillatore 2° Conv. Gamma 2

V302    12AU7/ECC82   Oscillatore 2° Conv. Gamma 3

V303    12AU7/ECC82   Oscillatore 2° Conv. Gamma 4-10

 

TELAIO MF A 455 kHz

V401     EF89         1° Amplificatore MF

V402     EF89         2° Amplificatore MF

V403     EF89         3° Amplificatore MF

V404A/B 12AU7         Rivelatrice segnali A2, A3, inseguitore

                      catodico

V407     ECH81        Mescolatore e oscillatore per segnali A1

                      e SSB

V405     EF89         Amplificatore CAV

V406     EAA91/6AL5   Rivelatore CAV MF e ritardo CAV RF

CR400    OA95         Raddrizzatore per duplicatore di tensione

 

TELAIO AMPLIFICATORE BF E LIMITATORE

V500    12AU7/ECC82   Amplificatore 1° stadio BF, Amplificatore

                      2° stadio

V501     6AL5         Limitatore di disturbi

V502     EL84         Amplificatore finale

 

ALIMENTATORE

V600     PCL82        Amplificatore e stabilizzatore

CR600    OA210        Raddrizzatore

CR601    OA210        Raddrizzatore

CR602    OA210        Raddrizzatore

CR603    OA210        Raddrizzatore

CR604    OA210        Raddrizzatore

CR605    OA210        Raddrizzatore

CR606    OA210        Raddrizzatore

CR607    OA210        Raddrizzatore

CR608    1312ECO      Zener

TR600    ASZ16        Transistor stabilizzatore di tensione

TR601    ASZ16        Amplificatore per stabilizzatore

 

PANNELLO FRONTALE

CR800    OA95         Raddrizzatore

CR801    OA95         Raddrizzatore

CR802    OA95         Raddrizzatore

CR803    OA95         Raddrizzatore

CR804    OA95         Raddrizzatore

CR805    OA95         Raddrizzatore

CR806    OA95         Raddrizzatore

CR807    OA95         Raddrizzatore

CR808    OA95         Raddrizzatore

CR809    OA95         Raddrizzatore

CR701    OA95         Livello BF

CR700    OA210        Commutatore Marker

 


 

 

FIGURE

 

Fig.  1     Foto Ricevitore O.T.E. R7B

Fig.  2     Dettaglio scala di sintonia

Fig.  2bis  Vista con quote di ingombro

Fig.  3     Disposizione comandi (pag. 1)

Fig.  4     Schema  a blocchi R86h/1012

Fig.  5     AMPLIFICATORE A RF E OSCILLATORE MARKER R86h/1006

Fig.  6     1° OSCILLATORE E 1° MESCOLATORE R86h/1004

Fig.  7     2° MESCOLATORE E 2° OSCILLATORE R86h/1005

Fig.  8     MEDIA FREQUENZA A 455 kHz R86h/1003‑1

Fig.  9     BASSA FREQUENZA R86h/1002

Fig. 10     ALIMENTATORE R86h‑1001