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Amplificatore UHF con valvola televisiva TH338 o TH339

Dopo molto tempo mi sono deciso di riprendere dalla soffitta una cavità televisiva abbandonata sotto un dito di polvere per realizzare un amplificatore uhf da circa 1000 watt da usare per attività EME. La prima operazione consiste nel tagliare la parte della cavità che non contiene la valvola e spostare il prelievo RF su quella principale, regolando eventualmente la sua lunghezza. Sostituire con molta cautela il condensatore variabile del circuito d'ingresso con uno di circa 30 pf portando sul frontale i comandi con due alberini. Le cavità televisive che hanno in ingresso un circuito di accordo in linea non vanno bene per questo amplificatore. Realizzare un circuito di polarizzazione come per un normale triodo, tale da far scorrere senza segnale rf circa 100 mA di corrente anodica. Per la th338 la tensione di polarizzazione è di circa -24 volt mentre per la th339 è di -11 volt. Un timer da 10 secondi limita la corrente di filamento all'accensione mentre uno da 3 minuti permette alla valvola di riscaldarsi. La tensione anodica è di 2200 volt mentre la tensione di filamento varia da 5,5 volt per la TH339 e 6 volt per la TH338 regolabile con una resistenza variabile da 100 watt posta in serie. A lavoro ultimato con 25 watt in ingresso se ne ottengono circa 1000 in uscita, con una th339 in buono stato anche 1100. La corrente anodica è di circa 0,9 ampere mentre quella di griglia si aggira sui 30/40 mA. . L’alta tensione raddrizzata e filtrata con un condensatore a olio, passa attraverso due resistenze di potenza che limitano la corrente allo spunto e in caso di corto circuito. Le linee di misura della potenza di ingresso e uscita sono recuperate da vecchi trasmettitori. Porre molta attenzione nel relè d’uscita che deve sopportare detta potenza nonché nei cavi coassiali che devono essere in teflon , 1000 watt a 430 mhz sciolgono il dielettrico di normali cavi coassiali come RG213 o RG214.

Vista frontale, 4 strumentini, misurano la corrente di griglia e anodica nonché la potenza di uscita e in ingresso sia la diretta che la riflessa. La manopola contagiri per l'accordo di uscita e i due compensatori per l'accordo d'ingresso.