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Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è uno strumento di sostegno alle politiche comunitarie creato nel 1957, nel quadro del Trattato di Roma che istituì la Comunità Economica Europea.
Oggi il suo scopo principale è quello di stimolare lo sviluppo delle risorse umane.
Le proprietà principali dell'azione sono:
 

  • Combattere la disoccupazione di lunga durata e l'esclusione dal mercato del lavoro;
     
  • Sviluppare le capacità e le qualifiche di persone in cerca di lavoro;
     
  • Promuovere le pari opportunità tra uomini e donne sul mercato del lavoro;
     
  • Favorire la creazione di nuovi posti di lavoro;
     
  • Prevenire la disoccupazione adattando i lavoratori ai mutamenti industriali;
     
  • Migliorare i sistemi scolastici e formativi.

Il FSE coopera con gli altri Fondi srutturali per lo sviluppo regionale (FESR), per l'agricoltura (FEOGA) e per la pesca (SFOP) per ridurre le disparità tra le regioni più ricche e quelle meno avanzate dell'Unione Europea.

I progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo devono ottenere una sovvenzione equivalente da parte degli Stati membri.
In Italia è il Ministero del Lavoro - attraverso l'Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Lavoratori - a cofinanziare mediante un apposito fondo di rotazione gli interventi ammessi (Attività di formazione e azioni di orientamento al lavoro) ed eroga i contributi del FSE alle amministrazioni regionali.

IL FONDO SOCIALE EUROPEO 2000 - 2006 

Nel periodo 2000-2006 il FSE sarà uno degli strumenti di sostegno della strategia europea per l’occupazione. Se fino adesso l’Ue ha cofinanziato soprattutto azioni formative, la nuova programmazione concentrerà i suoi interventi sia sullo sviluppo delle risorse umane sia sulle politiche dell'impiego.

All'interno del nuovo regolamento del FSE si definiscono come settori di intervento:

  • politiche attive del mercato del lavoro volte a prevenire e combattere la disoccupazione; 
  • lotta all’esclusione sociale; 
  • sviluppo dei sistemi di formazione professionale e della formazione lungo tutto l’arco della vita; 
  • adattabilità della forza lavoro e delle imprese ai mutamenti del mercato del lavoro; 
  • azioni positive per le donne. 

All’interno di tali campi di azione il FSE terrà conto di tre temi orizzontali:

  • Iniziative locali per l’occupazione 
  • Dimensione sociale e del mercato del lavoro nella società dell’informazione 
  • Pari opportunità tra uomini e donne 

Le principali novità riguardo il FSE:

  • come strumento di sostegno alla strategia europea per l’occupazione, le linee di intervento del FSE saranno coordinate con i Piani Nazionali per l’Occupazione; 
  • l’approccio rispetto a settori di intervento piuttosto che a "gruppi bersaglio"; 
  • il periodo di programmazione di 7 anni; 
  • la destinazione di una "ragionevole parte di fondi" alle ONG (Associazioni non governative) e ai partenariati locali; 
  • la possibilità di utilizzare le risorse in modo più flessibile, affiancando alle azioni formative anche iniziative complementari come la ricerca, l'orientamento, le work experiences, il sostegno alla creazione di impresa ed un'ampia gamma di azioni di accompagnamento; 
  • l'adozione di dispositivi premianti per le Regioni che otterranno le migliori performances di spesa e, d'altro canto, di dispositivi che penalizzeranno i ritardi degli Stati Membri nell'impegno delle risorse. 

In linea con le novità del FSE è stato deciso di lanciare una nuova Iniziativa Comunitaria, "Equal", in sostituzione delle attuali iniziative: "Adapt" e "Occupazione". 

Obiettivo di "Equal"
Sviluppare una cooperazione transnazionale al fine di promuovere nuovi mezzi per combattere ogni forma di esclusione, discriminazione e ineguaglianza nel mercato del lavoro; "Equal" sarà dunque un laboratorio per sviluppare buone prassi e metodi che potranno in seguito essere generalizzati tramite i Piani d’Azione Nazionali e l’intervento del FSE.
 

Punto di partenza
L’iniziativa si basa sui risultati di "Adapt" e "Occupazione" che hanno mostrato il considerevole potenziale della cooperazione transnazionale, da un lato tra i progetti, dall’altro tra i decisori. "Equal" assicurerà dunque la continuità del significato delle precedenti Iniziative considerando però un nuovo contesto: quello della strategia europea per l’occupazione.

A differenza delle precedenti Iniziative Comunitarie, "Equal" finanzierà in particolare grandi progetti che prevedano il partenariato tra più organismi (amministrazioni locali, parti sociali, imprese…) sia a livello transnazionale - come avveniva per Adapt e Occupazione - che nazionale.

Soggetti ammissibili ai finanziamenti

Analogamente alla fase di programmazione 94-99 il nuovo FSE erogherà finanziamenti a progetti presentati da:

  • Regioni, Enti locali
  • Enti Pubblici 
  • Enti di formazione 
  • Enti di ricerca 
  • Imprese 

Il Decentramento

Secondo quanto disposto dalla normativa nazionale sul decentramento passano alle Regioni le competenze in materia di formazione e politiche attive per l’occupazione. Le azioni di formazione e quelle più in generale mirate allo sviluppo delle risorse umane rientreranno dunque nell’ambito di Programmi Operativi Regionali (POR) sviluppati sulla base del Quadro di Riferimento Risorse Umane, ed ancorati alle Linee Guida dei Piani Nazionali per l’Occupazione.

 

 

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