Gli scrittori, da esseri irraggiungibili e spesso astrali che si ritengono, divengono "entità" più connesse colle vicende umane; scendono dalle stellate volte del mondo delle costellazioni (simbolismo dell'astrazione) fino al mondo delle creature mortali, si fanno sempre più interessati e vicini al destino dei loro abitanti, n'assumono i caratteri, i costumi, le fattezze, le virtù e i difetti: ma questi ultimi vengono solamente esperienziati in maniera soggettiva per poi essere eliminati del tutto.
Divenire secondo la loro concezione, Immortali, dotati di sovrumana bellezza e d'inestinguibile giovinezza, di sempre ridente e spensierata gioia: grazie al duro peso del male (dell'ignoranza e del conformismo) che è stato vinto tramite la fiamma dell'intelletto. Esso rende malvagi, orrendi e mortali.