I.C.S. "A. Gramsci" di Bacoli (Na) indice racconti   home page   scrivici

Rosalia Mattera 3a C Ti racconto... 2
27 marzo 2002

Dov'era Dio ad Auschiwitz?
 

Fin dalla creazione del mondo Dio ci ha donato la vita e la libertà di gestirla a maniera nostra. L'uomo, a seconda delle sue esigenze, ha idealizzato la figura di Dio e i suoi compiti, i suoi doveri, la sua onnipotenza.
Nell'inferno di Auschiwitz tutto ciò che si credeva e si sperava è andato perduto come granelli di sabbia nel vento. L'uomo non ha mai dimostrato gratitudine nei suoi confronti nè ha mai saputo e mai saprà sdebitarsi di tutti i doni che ci ha offerto, come la vita, la libertà, il rispetto, la solidarietà, tutti i valori che se l'uomo avesse saputo utilizzare, oggi questo sarebbe un mondo felice.
Dall'avarizia infinita ambizione, dalla morte immortale disperazione, dalla tristezza al caos più totale. Queste le tappe, che nel corso della storia, l'uomo ha raggiunto senza rimpianti. Se l'uomo all'origine della sua esistenza era inamorato di tutto ciò che lo circondava ora prova ancor più sentimenti ed emozioni di prima: nel suo cuore e nella sua mente prevalgono solo odio, disprezzo e voglia di distruggere tutto quello che gli è contro.
Secoli e secoli in cui l'uomo non ha saputo "vivere" ma solo soffrire e di conseguenza disprezzare colui che dovrebbe aiutare, ma non lo fa.
Le creature di DIO hanno imparato ad adularlo e a ringraziarlo per il bene che ha fatto.
Altre però hanno imparato ad amarlo per quello che non ha fatto. L'uomo ha inoltre adottato il sistema di giustificare se si è graditi e provar disprezzo se si è dimenticati da colui che dovrebbe portare pace sulla Terra. Sembra quindi che DIO non abbia fatto altro che creare ma non curare il bene e la felicità di chi ha sempre amato il Padre Creatore.
Più che creatore potrebbe dare l'impressione di colui o che non è in grado di risolvere i problemi che ha addossato a noi uomini, o colui che non vuole intervenire nella dolorosa vita umana.
Auschiwitz è solo uno dei tanti e precedenti episodi di incompetenza umana, l'incompetenza che DIO continua a soffrire per noi, perchè siamo i veri e unici responsabili di tutte le tragedie che hanno colpito il mondo. Possiamo venerare, adulare e pregare chinque ma si avranno gli stessi risultati di chi odia e disprezza. La differenza è solo la nostra pace interiore che se posseduta da tutti forse in un giorno futuro il mondo potrà cambiare ma senza l'aiuto di DIO ma con l'aiuto di ciò che ha trasmesso in noi.
Se non impariamo a stare bene con noi stessi e amarci non avremo la possibilità di farlo con gli altri.
La gioia e la felicità, come la tristezza e la malinconia, dipendono solo dal nostro modo di voler continuare a vivere; per cui se l'uomo vuole vivere nella morte la colpa è unicamente sua perchè questa è stata la sua scelta e soffrire è il solo prezzo da pagare anche se doloroso.

DIO AD AUSCWITZ NON C'ERA PERCHE' SIAMO STATI NOI AD UCCIDERLO.




precedente     successivo inizio pagina indice racconti     home page

scrivici

Sito dell'I.C.S. "A. Gramsci" di Bacoli (Na)
a cura del Laboratorio Multimediale dell'Istituto
coordinatore: prof. Carlo D'Ago