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| Pia Acanfora 3a C | Io poeta 13 | |
| 27 marzo 2002 insegnate: prof.ssa Mara Iacuaniello |
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| Papà | ||
Chiudendo gli occhi Vedo su un pavimento di spine Un piccolo fiorellino Bagnato dalle lacrime verasate Immobilizzato dal freddo Di ogni cuore e Graffiato dalla cattiveria Dell'umanità... Ma presto una piccola Campana di cristallo si poserà su di esso delicatamente E lo poteggerà: sarà li in ogni istante A curare le ferite Provocate dall'odio, A consolarlo quando annegerà in un mare di lacrime e a proteggerlo dagli affilati artigli Della crudele vita. Riaprendo gli occhi Vedo riflessa in uno specchio L'immagine opaca di me stessa Tentata dallo spirito disubbidiente Di chi non conosce la propria personalità, Angosciatta continuamente Dal rimorso di sbagliare Inpaurita sempre più dal dolore della vita... Ma presto una piccola campana Verrà a proteggermi Proprio come quel fiore Che era frutto della mia fantasia. La mia campana sei tu, papà Timoroso di mostrarmi i tuoi sentimenti, Dispiaciuto per ogni sbaglio che ho compiuto Ma sempre pronto a perdonarmi. Ma il fiorellino che vive in me Anche se protetto E ossessionato dal terrore Di poter vivere senza la sua campana Che potebbe romersi In un istante proprio come fa il mio cuore nel vedere nei tuoi occhi che sfiorano i miei tutto il dolore e tutto il dispiacere di aver una foglia come me: Irresponsabile ma perchè non sono conosciuta fino in fondo apparentemente aggressiva? ma perchè ho bisogno di dolcezza? Triste e disperata perchè vivo nel terrore... Il terrore di non essere compresa Dall'uomo che proteggendomi mi ha insegnato ad essere quella che sono e non colei che vorrei essere. |
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a cura del Laboratorio Multimediale dell'Istituto
coordinatore: prof. Carlo D'Ago