SCUOLA DELL’INFANZIA

          SCUOLA PRIMARIA

                   SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

 

ANNO SCOLASTICO 2004/2005

 

PIANO  DELL’OFFERTA  FORMATIVA
ANNO  SCOLASTICO 2004/2005
 

Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato elaborato dalle Funzioni Strumentali area n°1 sulla base delle decisioni e delle scelte deliberate in seno al Collegio dei Docenti. E’ il documento fondamentale costitutivo dell’identità del nostro Istituto Comprensivo ed esplicita la progettazione didattico-educativa,  curricolare, extracurricolare ed organizzativa della scuola, operata nell’ambito dell’Autonomia. La progettazione del Piano trova il suo fondamento nei documenti della Riforma, fa quindi esplicito riferimento agli obiettivi educativi generali della Scuola di base e agli obiettivi specifici di apprendimento ( Indicazioni Nazionali), senza peraltro trascurare le esigenze del contesto sociale, culturale ed economico della realtà in cui l’Istituto opera.

 

PREMESSA 

 

La Costituzione assegna alla scuola (art.3 comma 1) spazi di libertà e autonomia al fine di metterla in condizione di soddisfare al meglio le proprie finalità di: istruire, formare e educare il soggetto discente attraverso l’attività organizzate dell’insegnamento.

Il Piano dell’Offerta Formativa diventa segno distintivo dell’autonomia dell’Istituzione, degli Organi Collegiali, della funzione docente e dirigente come impegno a realizzare quanto in esso contenuto, come patrimonio culturale della scuola e del territorio. 

Con il presente documento si intende stipulare il contratto formativo tra la scuola, gli alunni e i loro genitori.

Nel redigere il P.O.F.,  oltre ad esaminare le esigenze del territorio, sono state vagliate e valutate le istanze delle famiglie in ordine alla formazione e all’orientamento, in quanto alla famiglia spetta il preciso diritto di partecipare alla vita della scuola e di esercitare il diritto di scelta delle attività facoltative opzionali con le quali completare e personalizzare il percorso formativo dei propri figli.

Al piano, approvato dal Collegio dei Docenti, fanno riferimento tutti gli operatori scolastici e in particolare i docenti per individuare le mete educative e per definire i percorsi di apprendimento nella scelta delle iniziative e nel concreto dell’azione quotidiana con gli alunni e le loro famiglie.

 Esso esplicita: 

·        l’identità della scuola

 

·          le scelte organizzative e operative

 

·        le finalità del processo formativo

 

·        l’organizzazione del curricolo

 

·        l’ampliamento dell’offerta formativa

 

·        i principi a cui si ispira la valutazione

 

 

 

 

MISSION

 

 

Il nostro Istituto ha attivato percorsi pedagogici e culturali miranti a:

 

·                 assicurare un servizio alla comunità in termini culturali, rispondendo alle esigenze del territorio;

 

·                  coniugare il diritto allo studio e la qualità dell’istruzione attraverso un’azione coordinata di politica  scolastica di tipo interistituzionale;

 

·                  promuovere

 

        1)     lo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale e sociale;

        2)     le potenzialità di relazione, autonomia e apprendimento;

 

·                 sviluppare  

        1)     la personalità, le conoscenze e le abilità di base, fino alle prime sistemazioni   

                logico critiche;

        2)     le capacità autonome di studio;

        3)     le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e alle     

                vocazioni degli allievi;

 

·                 far apprendere i mezzi espressivi , la lingua italiana , l’alfabetizzazione nelle lingue inglese e francese  e nell’informatica, le metodologie matematiche e scientifiche;

 

·                 valorizzare le capacità relazionali e di orientamento;

 

·                 educare al gusto del bello e ai principi della convivenza civile, alla tolleranza, alla solidarietà,all’accettazione e al rispetto della diversità.

 

·                 accrescere le conoscenze e le abilità anche in relazione alla tradizione culturale e all’evoluzione sociale  culturale e scientifica della realtà contemporanea;

 

·                 fornire strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione;

 

·                 aiutare gli alunni ad orientarsi per la successiva scelta del percorso di istruzione e di formazione.                    

 

LA NOSTRA SCUOLA

 

L’Istituto Comprensivo di S. Marco dei Cavoti comprende:

1)    la sede principale ubicata in piazza Rimembranza n°1 che accoglie la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la scuola Secondaria di I Grado;

2)    il plesso di Francisi con una sezione di Scuola dell’Infanzia;

3)    il plesso di Reino con due sezioni di Scuola dell’Infanzia e una sezione di Scuola Primaria.  

Nella Secondaria di Primo Grado è presente l’ordinamento musicale che prevede lo studio del pianoforte, del flauto traverso, della chitarra e del violino; gli alunni che si avvalgono di questo insegnamento effettuano un orario aggiuntivo settimanale di due ore per la pratica strumentale e il solfeggio e di altre due ore per la musica d’insieme.

L’orchestra “My School” partecipa a manifestazioni e rassegne a livello locale e non.  La scuola vanta l’organizzazione della rassegna musicale “Sulle Note di S.Marco” che è giunta alla 5^ edizione e che vede la partecipazione di numerose scuole della provincia, della regione e di altre regioni.  

L’insegnamento della lingua inglese, reso obbligatorio dalla Riforma Moratti dal corrente anno scolastico, già da alcuni anni era stato introdotto sia nella scuola primaria che nella scuola dell’Infanzia.  

Nelle classi I della secondaria di I ^ grado con la Riforma è stata introdotta anche la seconda lingua comunitaria e precisamente il francese,  che nelle classi successive, non ancora a regime viene offerta come ampliamento dell’offerta formativa.  

Il nostro Istituto Comprensivo:  

·       da due anni è centro Trinity;  nell’anno scolastico 2003/2004 hanno sostenuto gli esami Trinity oltre cento ragazzi provenienti dalle varie scuole del territorio;

·       partecipa a diverse reti di scuole, quali il “Polo Qualità di Napoli”, il progetto SPAI, lo studio dei documenti della Riforma con l’I.C. di Montefalcone di Valfortore;

·       ha partecipato al PP2 e al PP3 promossi dall’INVALSI,  sottoponendo alcune classi della Primaria e della Secondaria di I ^ grado alle prove inviate dal Ministero; nel corrente anno scolastico continuerà questo tipo di monitoraggio; 

·       è  “Centro Territoriale EDA”;  nei precedenti anni scolastici sono stati realizzati vari progetti PON e corsi per adulti; altri ne verranno realizzati nel corrente anno scolastico.

 

STRUTTURE  E  SERVIZI 

Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado  (sede centrale).

Le scuole sono ubicate in un unico edificio, sito in  piazza Rimembranza n°1, ristrutturato e adattato a contenere le classi dei tre ordini di scuole. Nella ristrutturazione dell’edificio sono state abbattute le barriere architettoniche con la costruzione di un ascensore e sono stati fatti tutti i possibili adeguamenti alla legge 626 con due scale di emergenza.

Al piano seminterrato dell’edificio si trovano il locale adibito a sala riunioni e a palestra per la scuola primaria, il locale cucina e il refettorio.

Al piano terra sono dislocate quattro aule occupate dalla scuola dell’infanzia, due per le attività didattiche e due per le attività ludico ricreative; dodici aule della secondaria di primo grado, di queste, sei sono occupate dalle classi e altre sono utilizzate per i laboratori informatico, scientifico, artistico, musicale e per la biblioteca.

La Palestra utilizzata dalla scuola secondaria di I grado si trova a circa 200mt dall’edificio scolastico, di conseguenza quando il tempo è avverso, la lezione di scienze motorie viene svolta nell’aula.

Al primo piano sono dislocate le aule della scuola primaria, gli uffici di segreteria e la Dirigenza. La scuola primaria occupa dieci aule per le classi e dispone inoltre di una sala multimediale attrezzata con sette computer, completi di stampanti, scanner e masterizzatore. La segreteria occupa tre ambienti, uno per il responsabile e uno per i collaboratori amministrativi, uno per l’archivio. Vi sono inoltre la sala docenti, la sala dei collaboratori scolastici.  

Scuola dell’Infanzia di Francisi consta di una sola sezione. L’edificio comprende tre ambienti, l’aula per le attività didattiche, l’aula per le attività ludiche  e il refettorio. Vi sono inoltre un ampio atrio, i servizi igienici per i bambini, per le insegnanti e uno spazio esterno recintato e ben curato, utilizzato per le attività all’aperto.  

Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria di Reino sono ospitate in un unico edificio.

Al piano seminterrato sono dislocate le  due sezioni della scuola dell’infanzia  e il refettorio.

Al primo piano vi sono le cinque classi della scuola primaria e un’aula informatica, mancano spazi ricreativi, palestra e aule per i laboratori, ma l’edificio è in ristrutturazione.  

ATTREZZATURE  

Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria  

La scuola dispone di TV color, videoregistratori, registratori audio, una biblioteca alunni, una biblioteca professori, lavagna luminosa, videocamera, macchina fotografica digitale, una nastroteca, una tastiera, alcune diatoniche, strumenti a percussione, computer per il laboratorio multimediale e per la segreteria.  

 Scuola secondaria di primo grado  

La scuola dispone di attrezzature per il laboratorio artistico, sussidi e materiale scientifico,videoregistratore, videoproiettore, maxischermo, TV color, registratori audio, proiettore per diapositive, lavagna luminosa, dieci computer completi di stampanti, scanner e masterizzatori, impianto voci, biblioteca alunni ,biblioteca professori, pianoforte, pianoforte digitale, tastiere, chitarre, un flauto traverso, due viole.  

SERVIZI PER GLI ALUNNI  

·             Trasporto scolastico: viene assicurato sull’intero bacino di utenza (territorio di San Marco, Reino e Pesco Sannita) dal Comune di San Marco;

·              Servizio prescolastico: offerto dalla scuola in collaborazione con il comune per gli alunni viaggiatori che arrivano a scuola prima dell’inizio delle lezioni e devono attendere oltre il termine delle stesse per poter fare ritorno a casa;  

·              Servizio mensa: la scuola dispone di cucina con refettorio, pertanto agli alunni è garantito il servizio mensa nei giorni di rientro

 

SERVIZI AMMINISTRATIVI 

·        Ufficio di segreteria: è ubicato nella sede centrale dell’Istituto, al secondo piano; conta un dirigente e quattro assistenti amministrativi che assicurano anche l’apertura pomeridiana dell’ufficio.  

Orario di apertura al pubblico :  tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 13.00  

 

PRINCIPI ORGANIZZATIVI E SCELTE GENERALI  

La progettazione che l’Istituzione intende mettere in atto si fonda sui principi dettati dalla riforma.

Primo principio: è certamente il più importante e ribadisce la centralità della dimensione educativa e didattica.

Il DPR 275/99 recita: “le istituzioni scolastiche nell’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa, organizzano attività educative e didattiche che promuovono la trasformazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento in competenze personali di ciascun alunno” , “ ogni istituzione scolastica decide, ogni anno, sulla base di apposite analisi dei bisogni formativi, la distribuzione e i tempi delle discipline e delle attività”.

Pertanto, tutte le decisioni progettuali compreso gli orari, trovano il loro fondamento sulle scelte educative e didattiche operate dopo aver proceduto all’analisi delle esigenze formative dell’utenza.  

Secondo principio: è costituito dal fatto che sia l’organizzazione che l’orario assumono come dimensione l’intero anno scolastico anziché la scansione settimanale. La metodologia progettuale dell’istituzione segue la logica dell’ologramma . Ogni aspetto organizzativo e quindi anche l’orario, va affrontato nella sua dimensione globale e non segmentato.  

Terzo principio: è la gestione flessibile. L’assegnazione alle scuole di un monte ore su base annuale da la possibilità di utilizzare in modo unitario e flessibile sia il tempo scuole che le risorse.  

Quarto principio: è la gestione integrata a livello territoriale. La scuola dell’autonomia è chiamata ad aprirsi al territorio sia per recepirne le istanze da trasformare in obiettivi formativi, sia per valorizzare le risorse culturali e professionali presenti. Verranno, pertanto, stipulati accordi di rete e convenzioni con tutti i soggetti presenti sul territorio.  

Quinto principio: ribadisce la distinzione tra quota obbligatoria e quota facoltativa. La scelta che più delle altre incide sull’assetto organizzativo e orario è la distinzione tra quota orario obbligatoria e quota orario facoltativa opzionale. La prima ha la funzione di salvaguardare l’unitarietà dell’insegnamento di base che deve essere comune in un certo ordine di scuole, la seconda, invece, rende effettivo il diritto di scelta dell’utenza in funzione della diversificazione dei percorsi educativi.

La gestione di questo nuovo assetto dell’organizzazione scolastica rappresenta senz’altro un’occasione su cui l’istituzione avrà modo di verificare le sue capacità progettuali e quindi di valutare il proprio livello di qualità.


ORGANIZZAZIONE  E GESTIONE  DELLA  SCUOLA   

Scuola dell’infanzia 

L’orario di funzionamento della scuola dell’Infanzia è articolato nel doppio turno, antimeridiano e pomeridiano, con l’alternanza delle insegnanti, due per sezione più l’insegnante di religione.

Il plesso di S. Marco capoluogo, che comprende due sezioni, da questo anno, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, ha anticipato l’ingresso alle ore 8.00 e posticipato l’uscita alle ore 17.00. L’orario settimanale è di 45 ore distribuite su cinque giorni, con il sabato libero.

 

I plessi di Francisi e di Reino effettuano un orario di 40 ore settimanali, distribuite sempre su cinque giorni, dal lunedì al venerdì e sabato libero.

 

Nel corrente anno scolastico frequentano la scuola dell’infanzia un totale di 91 bambini.

 

 Scuola Primaria

La scuola primaria comprende 2 corsi completi, A e B nella sede centrale di S. Marco ed un corso nella sede di Reino.

 

Dal corrente anno scolastico adotta per tutte le classi il nuovo orario previsto dalla Riforma che si articola nel seguente modo:

1.     quota obbligatoria di 891h  (27h settimanali);

2.     quota facoltativa opzionale di 99h (3h settimanali);

3.     quota mensa , fino ad un massimo di 330h annue (10h settimanali).  

Il plesso dispone di 20 insegnanti sul ruolo normale, 3 su sostegno e un’insegnante di religione. L’insegnamento della lingua inglese è affidato a 10 docenti di classe specializzate nell’insegnamento della lingua.

Quadro orario settimanale S. Marco

Giorni

Ingresso

Uscita

Lunedì

08.15

16.00

Martedì

08.15

16.10

Mercoledì

08.15

12.30

Giovedì

08.15

16.10

Venerdì

08.15

16.10

Sabato

08.15

12.30

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli alunni che fruiscono solo delle 27h, completano l’orario obbligatorio con un rientro pomeridiano il lunedì, giorno in cui l’uscita è fissata alle ore 16.00.

Gli alunni che fruiscono delle 27h e delle 3h facoltative opzionali effettuano un orario settimanale di 40h comprensivo di 10h di mensa e dopomensa.

 

La scuola accoglie 175 alunni.

 Il plesso di Reino dispone di 8 insegnanti sul ruolo normale e uno di religione.

  Quadro orario settimanale Reino

Giorni

Ingresso

Uscita

Lunedì

08.30

16.00

Martedì

08.30

16.00

Mercoledì

08.30

12.45

Giovedì

08.30

12.45

Venerdì

08.30

16.00

Sabato

08.30

12.45

 

Gli alunni che fruiscono delle 27h obbligatorie e delle 3h opzionali completano l’orario con 3h di mensa e 2.15 di dopomensa , pertanto il loro orario settimanale è di 35.15h.

Gli alunni che fruiscono solo dell’orario obbligatorio rientrano il lunedì fino alle ore 16.00.

La scuola accoglie 59 alunni.

 

Sia nella sede centrale di S. Marco che nel plesso di Reino, i LARSA vengono svolti in orario antimeridiano, con la compresenza dell’equipe docenti, mentre i laboratori opzionali vengono svolti in orario pomeridiano, con gruppi di alunni di classi parallele.  

Scuola  Secondaria di  I  Grado 

La scuola comprende due corsi completi A e B:

Le classi prime adottano il nuovo orario previsto dalla riforma mentre le classi seconde e terze conservano l’orario, previsto dal vecchio ordinamento, per le scuole a tempo prolungato di 36h settimanali.

Il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare il modulo orario di 54’, pertanto, per le classi prime le 33h  (27h Q/O +6h F/O = 33h) corrispondono a 37 unità orarie che sommate a 4h di mensa e dopomensa danno un totale di 41 unità orarie settimanali.

Per le classi seconde e terze 36h corrispondono a 40 unità orarie che nell’arco della settimana vengono così distribuite: 36 unità antimeridiane e 4 pomeridiane, nei giorni di rientro è prevista la mensa, pertanto l’orario settimanale, per gli alunni, ammonta a 42 unità orarie.

 

Quadro orario settimanale Secondaria di I grado

 

Giorni

Ingresso

Uscita

Lunedì

08.10

16.16

Martedì

08.10

16.16

Mercoledì

08.10

13.34/12.40

(classi  rime)

Giovedì

08.10

13.34

Venerdì

08.10

13.34

Sabato

08.10

13.34

 

Come si evince dal quadro orario le classi prime il mercoledì escono alle 12.40; il sesto modulo periodicamente viene utilizzato per il recupero di moduli orari disciplinari residui.

Gli alunni che fruiscono dell’insegnamento dello strumento musicale effettuano un orario aggiuntivo settimanale di due ore per il solfeggio e la pratica strumentale e di altre due ore per la musica d’insieme.

 La lingua straniera studiata in tutte le classi è l’inglese, mentre nelle classi prime, seguendo le direttive della riforma, è stata introdotta come seconda lingua comunitaria il francese.

 

Nel corrente anno scolastico frequentano la scuola 138 alunni.

 

ORGANIZZAZIONE  DEL  CURRICOLO

 

IL CURRICOLO  OBBLIGATORIO

 

L’orario annuale obbligatorio delle lezioni è di 891h, sia per la scuola primaria che per la secondaria di primo grado.

Tale monte ore risulta dall’aver stabilito la durata amministrativa dell’anno scolastico in 33 settimane di 27h ciascuna (33 x 27 = 891).

Questa quota oraria è ripartita fra 11 insegnamenti e 2 attività (convivenza civile e informatica).

Nella scuola primaria non è quantificata la ripartizione rispetto ai vari insegnamenti mentre nella secondaria di primo grado ad ogni insegnamento e attività è assegnato un monte ore annuale flessibile come da tabella allegata.  

Il curricolo obbligatorio si sostanzia negli obiettivi specifici (conoscenze e abilità) previsti dalle Indicazioni Nazionali  (allegati A, B e C ).

Ciascuna conoscenza e ciascuna abilità concorre a delineare l’insieme delle UA (Unità di apprendimento) che ogni scuola considera strategico per la formazione dei suoi alunni, cioè per la realizzazione del loro PECUP.  

Per la scuola secondaria di primo grado, la commissione orario, partendo dall’analisi della colonna media delle ore previste per ogni insegnamento e nel rispetto delle forme di flessibilità previste dalla normativa vigente,  ha elaborato un proprio schema orario annuale e settimanale degli alunni  e dei docenti:    

QUADRO ORARIO ANNUALE E RIPARTIZIONE SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE

(analisi colonna media della tabella orario )

(orario cattedra annuale degli insegnanti 594 h = 660 unità orarie di 54’)

 

Discipline

Classi Prime

Classi Seconde

Classi Terze

Moduli

annui

Moduli

Settim.

residui

Utilizzo

residui

Mod.

annui

Moduli

Settim.

residui

Utilizzo

residui

Moduli

annui

Moduli

Settimanali

residui

Utilizzo

residui

Italiano

Storia

Geografia

224+48’

66+23’

55+33’

7

2

2

 

313

Lab. opz.

LARSA

Mensa

Postmen.

 

660

8(ital)

4(sto+ge)

4(fasce c.)

3(compr.)

1(mensa)

 

  //

 

  //

 

660

7(ital.)

5(sto+ge)

4(fasce c )

3(compr.)

1(mensa)

 

//

 

//

Matemat.

Scienze

141+42’

94+39’

7

186

Lab. opz.

LARSA

Mensa

660

5(mat.)

2(scie.)

2(fasce c.)

1(compr.)

1(mensa)

1(dispos.)

 

 

 //

 

 

 //

 

 

660

5(mat.)

2(scie.)

2(fasce c.)

1)compr.)

1(mensa)

1(dispos.)

 

 

 
//

 

Inglese

60

2

132

Lab. opz

LARSA

Mensa

231

4(ingl.)

2(fasce c.)

1(compr.)

 

  //

 

 //

 

231

4(ingl.)

2(fasc. c.)

1(compr.)

 

 //

 

//

Francese

66+23’

2

7+18’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed. Tec.

36+36’

1

146+

18’

Lab.opz.

220

3

22

Fasce c.

1(dispo)

220

3

22

Fasce c.

1(dispo)

Ed. Art .

66+23’

2

131

Lab. opz.

mensa

198

2(ed. art.)

2(fasce c.)

 //

 //

198

2(ed. art.)

 

 

 

Ed. Mus.

66+23’

2

98

Lab. opz

mensa

231

2(ed. mus.)

2(fasce c.)

 //

 //

198

2(ed. mus.)

2(fasce c.)

 //

 //

Ed. Fis.

66+23’

2

98

Lab. opz.

264

2(ed. mus.)

2(fasce c .)

 //

 //

198

2(ed. fis.)

 

 //

 //

Religione

36

1

3

Disposiz.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

30

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL CURRICOLO OPZIONALE FACOLTATIVO  

Il monte ore per curricolo O/F è previsto fino ad un massimo di 99 ore annue (tre ore settimanali) per la Scuola Primaria e fino ad un massimo di 198 ore (6 ore settimanali) per la Secondaria di I grado.  

·        Per la scuola Primaria le attività previste per concretizzare il curricolo F/O sono: 

1)Laboratorio linguistico-multimediale: animazione alla lettura; giornalismo,creazione di fiabe e    racconti. 

2)Laboratorio di progettazione: attività manuali per la creazione di oggetti mediante l’uso di materiali vari; modellismo; lavori artigianali; ceramica;  

3)Laboratorio espressivo: teatro; attività motorie; avvio allo strumento musicale.

Per la Secondaria di I grado, dove il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare l’unità oraria di 54’, le sei ore settimanali corrispondono a sette unità orarie che verranno così ripartite: quattro unità per i laboratori  scelti dagli alunni (si svolgeranno il sesto modulo del lunedì e del martedì e nei rientri pomeridiani) e tre unità per i LARSA (si svolgeranno nella fascia oraria antimeridiana con le classi divise per gruppi di livello).  

I laboratori attivati sono: 

1.                     laboratorio linguistico multimediale: lettura; videoscrittura;

2.                     Laboratorio linguistico espressivo: teatro, attività motoria, artistico, linguistico inglese, linguistico francese; 

3.                     Laboratorio di progettazione: disegno tecnico.

 

IL CURRICOLO LOCALE

Il curricolo locale scaturisce dai bisogni del territorio e consente alle Istituzioni di introdurre nuove discipline o di potenziare quelle già presenti nel curricolo.

La quota orario prevista è fino ad un massimo del 15% del monte ore obbligatorio.  

Sezione di scuola dell’Infanzia

Nella sezione di scuola dell’Infanzia dai quattro anni è stato introdotto

l’ insegnamento della lingua inglese .  

Sezione di scuola secondaria di primo grado

Anche per il corrente anno scolastico è stata adottata la flessibilità dell’unità oraria che viene fissata a 54’.

Per le classi prime, a riforma, le 27h del curricolo obbligatorio si trasformano in 30 unità orarie; ciò consente una migliore distribuzione dell’orario settimanale e principalmente di non allungare eccessivamente le giornate in cui sono previsti i rientri. Le 3 unità orarie eccedenti le 27 sono state destinate al potenziamento delle discipline nelle quali è richiesto da parte degli alunni un’applicazione maggiore e cioè italiano, matematica e inglese.

Per le classi II e III, a tempo prolungato le 36h settimanali si trasformano in 40 unità orarie la cui distribuzione nell’arco della settimana consente di non appesantire le giornate con i rientri pomeridiani. Le quattro unità orarie eccedenti sono state destinate al potenziamento delle discipline: italiano, matematica e lingua .  

MENSA E DOPOMENSA 

Scuola Primaria 

La quota orario per la mensa e il dopomensa è prevista per coloro che si avvalgono delle 99h annue di insegnamento del curricolo F/O essa ammonta a 330 h annue (10h settimanali). Pertanto, il tempo scuola settimanale, per gli alunni della scuola primaria è così costituito: 27h Q/O + 3h F/O + 10h di mensa e dopomensa per un totale di 40h che corrispondono al tempo pieno preesistente.  

Scuola Secondaria di Primo Grado 

La quota orario è prevista per quegli alunni che si avvalgono delle 198h annue di insegnamento del curricolo F/O, essa ammonta a 231h annue ( 7/h settimanali),

essendo stati programmati 2 rientri settimanali ,della quota mensa vengono utilizzate 4hsettimanali. Pertanto, il tempo scuola degli alunni delle classi prime, a riforma , risulta essere così costituito: 27h Q/O + 6h F/O + 4h(2h mensa e 2h dopomensa) per un totale di 37h settimanali.  

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’ampliamento dell’offerta formativa rappresenta un aspetto qualificante dell’Istituzione Scolastica e scaturisce dai bisogni del territorio.

E’ pianificato sulla base delle risorse che la scuola dispone sia in termini economici che professionali.

Sarà compito delle funzioni strumentali provvedere all’organizzazione e al coordinamento di tali attività e, al termine delle stesse al monitoraggio dei risultati e al confronto degli stessi con le aspettative dell’utenza.

Per l’anno scolastico 2004/2005 l’Istituto Comprensivo di S. Marco dei Cavoti, rilevati i bisogni dell’utenza si propone di attivare i seguenti corsi di ampliamento dell’offerta formativa:  

Scuola dell’Infanzia 

Presso le sezioni di scuola dell’Infanzia della sede centrale, di Francisi e di Reino verrà attivato l’insegnamento della lingua inglese curata dalla docente specialista di Ls.  

Scuola Primaria 

Poiché la sezione di Scuola Secondaria di Primo Grado è a ordinamento musicale, per le classi IV e V della scuola primaria verranno attivati corsi propedeutici di pratica strumentale per complessive 30h.  

Scuola Secondaria di primo Grado 

L’avviamento alla pratica sportiva, nelle varie forme espressive dell’attività motoria, rappresenta un momento educativo di particolare rilievo per la formazione dei ragazzi. Pertanto, anche per il corrente anno scolastico le sezione di scuola secondaria di primo grado intende aderire ai giochi sportivi studenteschi con sei ore di pratica sportiva da effettuarsi con due rientri pomeridiani per

 l’approfondimento e la preparazione alle gare di pallavolo, calcetto, atletica leggera, corsa campestre e altre specialità.

Infine agli alunni delle classi seconde e terze verranno proposti corsi di lingua francese, ai primi per continuare l’esperienza iniziata già nel precedente anno scolastico per un curricolo di 60h, ai secondi per fornire loro in primo approccio alla seconda lingua comunitaria che studieranno nelle scuole superiori per un curricolo di 30h.


CURRICOLO  PER  COMPETENZE  

Al termine del primo ciclo di istruzione lo studente  per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui, deve raggiungere dei traguardi, deve cioè trasformare le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari e le abilità operative apprese ed esercitate a scuola, nelle altre istituzioni formative e nella vita in competenze.

Un ragazzo di 14 anni per essere riconosciuto competente deve possedere:  

Competenze personali 

·        Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;

·        Interagire con l’ambiente naturale e sociale e influenzarlo positivamente;

·        Risolvere i problemi che di volta in volta incontra;

·        Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita anche chiedendo aiuto quando occorre;

·        Comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

·        Maturare il senso del bello;

·        Conferire senso alla vita.  

 

Competenze trasversali

·        Simbolizzare;

·        Comunicare;

·        Problematizzare;

·        Agire;

·        Contestualizzare;

·        Interiorizzare.

 

Competenze specifiche 

·        Riconoscere e gestire i diversi aspetti della vita motoria, emotiva e razionale, consapevole della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento; 

·        Abituarsi a riflettere, con spirito critico sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione; 

·        Distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza; 

·        Concepire liberamente progetti di vario ordine  - dall’esistenziale al tecnico – che lo riguardi e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti;

·        Avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani, e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile; 

·        Avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; 

·        Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore; 

·        Avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, ad immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità; 

·        Porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati.


ANALISI SOCIO-CULTURALI DEL TERRITORIO

 

Il comune di S. Marco dei Cavoti è situato nell’entroterra della provincia di Benevento, sull’ Appennino sannita e appartiene alla Comunità Montana del Fortore.

Il centro urbano è situato a circa 700 m. di altezza, il territorio comunale è suddiviso in numerose contrade e la popolazione residente è di circa 4000 abitanti.

Il Comune sebbene limitato nella sua estensione, risulta essere il più attivo del comprensorio territoriale grazie all’intraprendenza dei suoi abitanti; numerosi sono i contatti con le realtà limitrofe.

Le origini storiche di S. Marco risalgono al XIV secolo e numerosi sono i segni che testimoniano le sue radici nei secoli passati.

L’economia del territorio si fonda prevalentemente sull’agricoltura, settore nel quale prevale la piccola impresa, con proprietà diretta, a conduzione familiare.

Un grosso contributo viene dato anche dal settore artigianale ed edilizio. Vi sono, infatti, diverse falegnamerie, lavorazioni del marmo, della pietra locale e del ferro. 

Una importante spinta all’economia della zona, negli ultimi decenni, è venuta dal settore dolciario con la nascita di diverse piccole imprese che danno lavoro stagionale a circa un centinaio di persone. Anche il settore tessile ha dato un forte contributo allo sviluppo dell’economia locale anche se ultimamente comincia a risentire della crisi economica generale e della forte concorrenza dei paesi che offrono manodopera a basso costo.

Anche sul nostro territorio è presente il fenomeno dell’emigrazione culturale che interessa in modo particolare i giovani.

I collegamenti con il capoluogo di provincia sono abbastanza agevoli.

La popolazione usufruisce dei servizi pubblici di base, quali la stazione dei carabinieri, la stazione C.F.S., l’ ufficio poste e telecomunicazioni, il distaccamento VV.FF., il presidio sanitario di base, il consultorio familiare, il servizio di guardia medica, l’ufficio di collocamento, l’ufficio agricolo di zona, associazioni sindacali di categoria e patronati.

Sono presenti, inoltre, istituti e centri privati di interesse pubblico quali la banca di credito cooperativo, la banca di Roma, laboratori di analisi e radiologia, centri di fisioterapia, agenzia Enel, associazioni di volontariato, circolo anziani, circoli e associazioni a carattere sportivo, culturale o religioso.

Da qualche anno è presente un importante museo di orologi da torre e un imponente parco Eolico che, insieme alle diverse aziende agrituristiche e alle industrie dolciarie, richiamano numerosi visitatori.

L’Istituzione scolastica è presente sul territorio con le seguenti strutture: Scuola dell’Infanzia “Santa Maria Goretti”, Istituto Comprensivo Statale di Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola secondaria di Primo Grado, Istituto di Istruzione Superiore “Rosario Livatino” con il Liceo Ginnasio e l’Istituto Tecnico Commerciale.

Il Comune di Reino, la cui Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria fanno parte dell’Istituto Comprensivo di S. marco dei Cavoti, confina con il comune di S. Marco a cui è collegato con una strada di circa 5 Km , appartiene alla Comunità Montana dell’Alto Tammaro e conta circa 1500 abitanti.

Le caratteristiche socio-economiche di Reino sono simili a quelle descritte per il comune di S. Marco, l’attività prevalente è quella agricola, l’artigianato soddisfa le esigenze locali, il terziario è poco sviluppato e vi sono segni di un’apertura verso la piccola impresa. Per diversi servizi pubblici la popolazione fa capo a S. Marco.

L’Istituzione scolastica è presente con la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria.

In tale contesto, la Scuola, da sempre ritenuta di primaria importanza come mezzo di elevazione culturale e sociale, risulta essere l’occasione per la  valorizzazione degli interventi formativi sul territorio in una logica di continuità non solo fra i diversi ordini, ma anche con il tessuto socio-culturale che la comunità esprime.

  

LE  RISORSE


  Risorse interne

L’Istituto Comprensivo dispone di un corpo Docente costituito da  persone che operano nella scuola da molti anni e conoscono la realtà locale, l’ambiente, le situazioni familiari e le risorse territoriali, in quanto in essa vivono.

Essi costituiscono un gruppo omogeneo che mira ad offrire al territorio un servizio qualificato, all’insegna dell’efficienza e della produttività, abituato al lavoro in equipe.

All’interno del gruppo si possono individuare varie risorse in quanto i diversi soggetti posseggono competenze specifiche necessarie per la realizzazione di attività progettuali e laboratoriali.

Risorse esterne 

Le risorse del territorio a cui si può fare riferimento per l’attività formativa e didattica della scuola sono:

·                    Ambienti di lavoro;

·                    Parco eolico;

·                    Museo degli orologi;

·                    Biblioteca comunale;

·                    Associazioni;

·                    A.S.L;

·                    Parrocchia;

·                    Enti e uffici

L’amministrazione comunale viene a configurarsi come elemento di un sistema formativo con funzione di promozione e di sostegno alle attività educative con relativa compartecipazione finanziaria riguardo a:

·             disponibilità delle strutture del territorio di competenza dell’amministrazione;

·             collaborazione con personale esterno alla scuola;

·             efficienza nei servizi di mensa e trasporto;

·             disponibilità finanziaria atta a realizzare nuove iniziative e migliori condizioni di funzionamento di quelle esistenti (a tal fine si procederà alla stipula di accordi di programma). 

La collaborazione con le risorse presenti sul territorio avrà un duplice obiettivo:

     ·             inserire queste attività collaborative nella pratica didattica ed educativa;

·             coordinare le finalità educative.

 

ANALISI DEI BISOGNI 

L’anno scolastico 2004/2005 ha visto, con l’entrata in vigore della Riforma Moratti, un radicale cambiamento della scuola di base che interessa tutte le classi della scuola elementare e le classi prime della secondaria di primo grado .

Pertanto, il Collegio dei Docenti ha elaborato un nuovo impianto organizzativo e didattico ed ha individuato gli strumenti funzionali alla risposta dei bisogni dell’utenza del proprio territorio  che  consentano agli alunni di seguire una progettualità  idonea al globale conseguimento degli obiettivi finali della scuola di base.

In riferimento all’analisi del contesto socio-ambientale, il Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti bisogni: 

1.          Bisogno di star bene con sé e con gli altri: conquista dell’identità personale, dell’autostima,  della considerazione sociale;

2.          Bisogno di socializzazione: dall’isolamento al rapporto relazionale costruttivo con gli altri; 

3.          bisogno di comunicazione: acquisizione di strumentalità di base per comunicare in modo efficace e con un vocabolario adeguato negli scambi sociali e culturali;  

4.          Bisogno di coscienza civica: dalla prevalenza della passività all’inserimento attivo e responsabile nel contesto sociale ed economico con la consapevolezza di essere titolari di diritti ma anche di essere soggetti a doveri; 

5.          Bisogno di comprendere in maniera approfondita i segni del mondo circostante, far proprie le coordinate essenziali per potersi muovere nella complessità della società e goderne i privilegi rispettandone le leggi.                  

Si intende rispondere a tali bisogni, tenendo conto del livello di sviluppo e di apprendimento e dei ritmi e degli stili apprenditivi di ciascuno, con un’offerta di proposte culturali  valide e motivanti , da vivere insieme, per consentire il passaggio graduale dall’egocentrismo al  rapporto relazionale e costruttivo con gli altri .

Particolare riguardo sarà rivolto allo sviluppo e all’ampliamento della comunicazione in tutte le sue forme verbali e non.

S guiderà l’alunno all’acquisizione di una maggiore coscienza civica, favorendo il suo inserimento attivo e responsabile nel contesto sociale, recuperando e valorizzando la creatività personale facendo maturare, attraverso scelte quotidiane, autonomia di pensiero e spirito critico .

 

FINALITA’  

Rispetto al territorio 

·        Assicurare un servizio alla comunità in termini culturali rispondendo alle esigenze del territorio e con riferimento alla C.M. 339 art. 24. 

·        Coniugare il diritto allo studio e alla qualità dell’istruzione attraverso un’azione coordinata di politica scolastica di tipo interistituzionale . 

Questo implica la realizzazione: 

1)     un’azione didattica ed educativa della scuola con la realizzazione di progetti integrati con le istituzioni; 

2)     la realizzazione di progetti finalizzati ad un coinvolgimento sempre più ampio delle famiglie. 

3)     ottimizzazione delle risorse attraverso un coordinamento delle attività in ambito territoriale . 

Rispetto alla scuola  

·        Costruire un modello unitario con una definizione flessibile e progressiva del processo di apprendimento, ciò che l’alunno deve fare per sviluppare un proprio sistema di competenze .

·        Innovare i percorsi formativi costruendo un metodo di lavoro orientato alla soluzione delle problematiche , all’acquisizione di strumenti conoscitivi ,e all’assunzione di responsabilità.

 

FINALITA’  EDUCATIVE

Scuola dell’infanzia 

La scuola dell’infanzia , non obbligatoria , è di durata triennale , concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo , psicomotorio, cognitivo , morale e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione , autonomia, creatività , apprendimento , e ad assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative ; nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori , contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e , nella sua unitarietà didattica e pedagogica , realizza il profilo educativo e la continuità educativa con il complesso dei servizi all’infanzia e con la scuola primaria.

 Scuola primaria  

La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico- critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile.

 Scuola  secondaria di primo grado 

La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini e all’interazione sociale; organizza ed accresce , anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo, cura la dimensione sistematica delle discipline sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e alle vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell’unione europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e  formazione .

 

OBIETTIVI  FORMATIVI 

·  Ambito relazionale 

Ø     Rispettare le regole della civile convivenza a partire dalle regola di classe e di Istituto;

Ø     Rispettare persone, cose, opinioni;

Ø     Confrontarsi democraticamente;

Ø     Collaborare e lavorare con adulti e coetanei;

Ø     Autoregolare il proprio comportamento relazionale ed emotivo;

Ø     Prendere parte alle decisioni;

Ø     Assumersi la responsabilità delle decisioni e delle azion

 

Attività da proporre e modalità di sviluppo

Ø     Corresponsabilizzazione degli alunni nella condivisione delle regole che governano la vita della classe;

Ø     Discussione e condivisione del contratto formativo;

Ø     Esplicitazione e condivisione dei criteri di valutazione

Ø     Dibattiti su temi problematici e discussioni guidate in classe;

Ø     Coinvolgimento degli alunni nel prendere decisioni;

Ø     Varie forme di drammatizzazione e animazione teatrale;

Ø     Progettazione e realizzazione di prodotti visibili all’esterno della scuola;

Ø     Gruppi musicali e coreutici;

Ø     Lavori di gruppo;

Ø     Attività ludiche di gruppo;

Ø     Attività sportive di gruppo:

 ·  Ambito  cognitivo 

Ø     Ascoltare e osservare;

Ø     Utilizzare la lingua madre in maniera funzionale nei diversi contesti comunicativi;

Ø     Leggere e comprendere testi e formulari diversi;

Ø     Utilizzare e trasferire le conoscenze acquisite;

Ø     Impostare e risolvere problemi di qualsiasi tipo;

Ø     Matematizzare a livello di base;

Ø     Organizzare e interpretare dati quantitativi usando tecniche matematiche;

Ø     Utilizzare strumenti informatici;

Ø     Utilizzare nella comunicazione la lingua inglese e la lingua francese;

Ø     Comprendere e usare linguaggi e strumenti propri delle espressioni artistiche;

Ø     Analizzare, sintetizzare, rielaborare criticamente, memorizzare;

Ø     Autonomia nell’operare scelte nello studio, nella ricerca;

Ø     Motivare le proprie scelte 

Attività da proporre e modalità di sviluppo 

Ø     Attività riferite ai campi di interesse;

Ø     Attività strutturate e no riferite alle diverse dimensioni del sapere;

Ø     Contenuti figurativi, semantici, simbolici, comportamentali finalizzati al conseguimento delle competenze cognitive  trasversali;

Ø     Passaggio graduale dalla dominanza dell’operatività della scuola dell’infanzia,

Ø     all’equilibrio operatività astrazione della scuola primaria e secondaria di primo grado.        


IL  PERCORSO  FORMATIVO: organizzazione 

 

Il percorso formativo del primo ciclo di istruzione, nella prospettiva della maturazione del PECUP, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento per progettare le UA che a partire dagli obiettivi formativi, mediante apposite scelte di metodi e contenuti trasformano le capacità personali di ciascuno in competenze.

Il principio  guida della progettazione organizzativa è la centralità della dimensione educativa e didattica.

 

Fasi della progettazione del percorso formativo:

 

1)     Individuazione degli obiettivi generali, formativi e specifici di apprendimento per la Scuola dell’Infanzia, per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di Primo Grado:

·        Studio dei documenti della Riforma

·        Analisi dei bisogni del territorio e dei bisogni organizzativi.

·        Progettazione del modello di proposta della quota F/O.

2)     Organizzazione delle attività:

·        Formulazione dell’orario annuale e settimanale delle discipline, dell’orario giornaliero e della durata dell’unità oraria,

aggregazioni disciplinari, compensazioni disciplinari;

·        Periodicizzazione dell’anno scolastico: tempi da dedicare all’accoglienza dagli alunni, periodi didattici, pause didattiche.

·        Organizzazione dei laboratori opzionali, organizzazione dei LARSA;

·        Individuazione di forme di flessibilità;

3)     Scelta delle metodologie idonee per:

·        Attività rivolte al gruppo classe.

·        Attività rivolte a gruppi di livello, quali il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti .

·        Attività rivolte a gruppi elettivi, quali attività laboratoriali per affrontare percorsi didattici non predeterminati ma che l’alunno costruisce insieme all’insegnante atti a stimolare la creatività e la progettualità.

·        Attività rivolte a singoli alunni per far emergere stili cognitivi e tipologie di intelligenza e quindi l’individualizzazione dei percorsi formativi.

4)     Scelte didattiche:

·        Articolazione del curricolo obbligatorio, facoltativo e locale;

·        Progettazione delle unità di apprendimento;

·        Gestione del gruppo classe;

·        Progettazione degli interventi di recupero e di sviluppo degli apprendimenti;

·        Articolazione dell’orario delle lezioni e gestione del monte ore assegnato ai vari insegnamenti;

·        Valutazione degli insegnamenti e degli apprendimenti.


ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 

Il primo ciclo di istruzione che comprende la Scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I grado è: 

·        luogo della formazione di base in quanto si preoccupa di fornire agli alunni occasioni di sviluppo della personalità in tutte le direzioni, etiche, morali, religiose, sociali, intellettive, affettive creative; 

·         svolge funzione orientativa in quanto favorisce l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo pone in condizione di conquistare la propria dignità nell’ambiente sociale tramite un processo formativo continuo; 

·        è scuola aperta al mondo esterno in quanto aiuta a conquistare un’immagine della realtà sociale attraverso la conoscenza delle vicende storiche ed economiche e vuole educare alla cooperazione, alla solidarietà, alla pace,al vivere civile, al rispetto dell’ambiente.  

Pertanto gli obiettivi generali del processo formativo devono mirare alla formazione dell’identità, all’autonomia, all’orientamento, alla convivenza civile nonché all’acquisizione degli strumenti culturali per leggere e interpretare la realtà e l’esperienza.

Il percorso formativo del primo ciclo di istruzione si evolve per gradi, valorizzando le esperienze pregresse; la scuola ha il compito di portare a sintesi il percorso formativo attraverso esperienze di apprendimento significative e condivise, capaci di valorizzare il protagonismo dei singoli alunni e di  sviluppare le loro potenzialità nel rispetto delle capacità personali e delle attitudini. Gli obiettivi didattici del processo formativo sono definiti individuando le conoscenze disciplinari (il sapere), le abilità (il saper fare) intese come capacità di applicare le conoscenze acquisite, e le competenze (saper essere) legate all’utilizzo di conoscenze e abilità nella soluzione delle situazioni problematiche dell’esperienza concreta.

Per il raggiungimento di queste mete educative,  particolare attenzione sarà rivolta alla comunicazione in tutti i suoi aspetti (ascolto ed espressione creativa), agli aspetti affettivi dell’apprendimento (condivisione empatica dell’esperienza).

 

I criteri metodologici che guideranno l’intera prassi didattica si fonderanno sui seguenti principi fondamentali: 

·        muovere dai bisogni degli alunni per tradurli in contenuti di apprendimento,

·        differenziare le situazioni e le offerte didattiche in rapporto agli obiettivi e ai contenuti. 

L’alunno sarà il fulcro intorno al quale ruoterà tutta l’azione didattica. Tutte le metodologie saranno valide ma particolare riguardo sarà rivolto al metodo della ricerca- azione che favorirà un dialogo produttivo ed incentiverà l’interesse verso la conoscenza.

Si prediligeranno: 

·        l’insegnamento frontale e strutturato in maniera funzionale ed economica per far conseguire apprendimenti specificati, determinati ed accertabili, rivolto all’intero gruppo classe;

·        attività per gruppi di livello per privilegiare l’individualizzazione dell’insegnamento e per realizzare il recupero e le sviluppo degli apprendimenti (LARSA);

·        i laboratori, intesi non come spazi fisici ma come spazi della mente, il ragazzo, insieme all’insegnante costruisce percorsi di  apprendimento non predeterminati, esprimendo così la sua creatività, le sue capacità progettuali e il suo protagonismo in tutte le sue direzioni. 

Sarà favorita l’organizzazione dei contenuti secondo unità di apprendimento capaci di promuovere momenti trasversali e interdisciplinari.

Sarà favorita la problematizzazione degli argomenti in modo da innescare uno scambio continuo e interattivo tra il fare e il saper fare.

Si farà ricorso ad altre strategie quali il metodo audiovisivo, la sperimentazione diretta mediante visite guidate ad ambienti e realtà economiche e culturali del territorio.

 

ATTIVITA’  DI  RECUPERO/POTENZIAMENTO 

La progettazione delle attività di recupero potenziamento si svilupperà secondo le seguenti fasi.

1.     il primo periodo dell’anno scolastico sarà dedicato esclusivamente all’accoglienza degli alunni; in particolare per le classi prime i docenti svolgeranno attività miranti a rilevare le caratteristiche degli alunni che riguardano la sfera emotiva, relazionale e cognitiva, nonché le esperienze del loro vissuto, i loro interessi, le loro aspirazioni, tutte informazioni che possano essere utili per delineare il percorso formativo di ciascuno; per gli alunni delle altre classi il periodo dell’accoglienza servirà prevalentemente per rilevare il livello di preparazione ed eventuali cambiamenti rispetto alla situazione di chiusura dell’anno scolastico precedente, eventuali bisogni formativi, tutte quelle notizie indispensabili per progettare sia unità di apprendimento che percorsi disciplinari.

2.     Terminata la fase dell’accoglienza si terranno i Consigli di Classe con il seguente ordine del giorno:

·        Verifica della situazione iniziale

·        Proposte di attività di recupero/potenziamento per ciascun alunno.

3.     Il Consiglio di classe, dall’esame della situazione iniziale di ciascun alunno,

rispetto:

all’esame della documentazione del segmento scolastico precedente,

all’esame delle griglie predisposte per rilevare la situazione iniziale,

all’esame delle osservazioni sistematiche dei docenti sugli aspetti cognitivi e non cognitivi,

proporrà attività di recupero/potenziamento per ciascun alunno.

 

RECUPERO 

Attività di recupero saranno predisposte per tutti gli alunni in difficoltà di apprendimento dovute ad atteggiamenti di demotivazione che si connotano come disagio o come disadattamento sociale, a ritardi sul versante dell’apprendimento e della maturazione delle principali abilità di base.

Esse consisteranno in:

1.     interventi di insegnamento individualizzato sia nelle ore curricolari sia nei LARSA;

2.     attività di laboratorio che mirino allo sviluppo delle abilità operative e a dare motivazione all’apprendimento;

3.     attività di gruppo in orizzontale e in verticale

·        attività programmate per il recupero di obiettivi interdisciplinari stabiliti nelle UA che nella programmazione mensile.

 

 POTENZIAMENTO 

Le attività di potenziamento saranno finalizzate all’arricchimento della proposta formativa mediante:

·        ricerche ed approfondimenti relativi alle diverse discipline e attività;

·        impulso allo spirito critico e alla creatività;

·        problematizzazione dei contenuti;

·        potenziamento delle abilità comunicative secondo codici verbali e non verbali;

·        valorizzazione degli interessi extrascolastici.

Tali attività potranno essere realizzate sia in momenti specifici della giornata scolastica come i LARSA, le contemporanee presenze, i laboratori, sia mettendo in atto la didattica laboratoriale che prevede una partecipazione attiva dell’allievo che diventa attore partecipe dell’apprendimento.

  

SOSTEGNO 

Ogni caso verrà attentamente osservato per definire con realismo le mete che l’alunno diversamente abile può raggiungere.

L’insegnante di sostegno non è il custode del diversamente abile , ma un docente che,  in collaborazione con l’equipe pedagogica determina le linee operative e le modalità di sostegno da attuare in momenti di compresenza con i vari insegnanti.  

La realizzazione del Piano di studi Personalizzato richiede la capacità di definire ed articolare le seguenti fasi: 

1.Informazioni biografiche con schede di anamnesi familiare, patologica, psicopatologica;

2.Osservazione del comportamento dell’alunno attraverso uno studio sull’affettività, sulla razionalità, sulla percezione del linguaggio;

3.Profilo dinamico funzionale che deve evidenziare le potenzialità possedute dall’allievo e le strategie didattiche per farle emergere;

4.Progettazione dell’iter didattico;

5.Definizione di una serie di traguardi intermedi;

6.Scelte di tecniche specifiche e di strumenti differenziati per favorire il possesso della operatività e della concretezza.

E’ opportuno sottolineare che l’insegnamento del diversamente abile non coinvolgerà solo la classe dallo stesso frequentata ma è un problema alla cui soluzione dovrà cooperare tutta la scuola. 

PIANO  ANNUALE  DELLE  ATTIVITA’ FUNZIONALI  ALL’INSEGNMENTO 

COLLEGIO  DEI  DOCENTI

 Settembre

 Ottobre

 Dicembre

 Gennaio

 Marzo

 Maggio

 Giugno

 

CONSIGLI  DI  CLASSE

Scuola dell’Infanzia e  Scuola Primaria

I consigli di interclasse e di intersezione avranno luogo il terzo giovedì di ogni mese.

Scuola secondaria di I Grado

I consigli di classe si riuniranno mensilmente e le date verranno stabilite di volta in volta.

 

INFORMAZIONI ALLE  FAMIGLIE  - COLLOQUI- 

Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria 

Il calendario completo degli incontri con le famiglia sarà concordato con le insegnanti e reso noto alle famiglie tramite comunicazione scritta. Di norma saranno tenuti il secondo martedì dei mesi di dicembre, febbraio e aprile. 

Scuola Secondaria di I grado 

Primo colloquio 26 ottobre, i successivi si svolgeranno a scansione bimestrale ossia:

13 dicembre

metà febbraio, successivo alla valutazione quadrimestrale;

metà aprile;

giugno, per illustrare i risultati finali.

Eventuali colloqui straordinari si potranno tenere su richiesta dei genitori e concordati con i docenti.

L’ORGANIGRAMMA  FUNZIONALE 

ORGANISMI DECISIONALI E DI INDIRIZZO

Dirigente Scolastico

Staff del Dirigente Scolastico

Collegio dei Docenti per le attività didattiche

Consiglio di Istituto per le attività di indirizzo generale

Giunta esecutiva, organo esecutivo-decisionale

 FIGURE GESTIONALI

Coordinatori-tutor di classe

Coordinatori di gruppi di lavoro e commissioni

Coordinatori-referenti di progetto

 

 FUNZIONI STRUMENTALI 

Il team delle funzioni strumentali

L’obiettivo di dare piena realizzazione alle attività previste dal P.O.F. nonché quello di attivare la ricerca, la sperimentazione e l’interazione con il contesto territoriale, ha portato alla scelta di impegnare più risorse e quindi di ampliare il numero delle funzioni strumentali assegnando a ciascuna le seguenti sottoaree afferenti a quelle generali previste dal contratto: 

Area

Compiti

Gestione del P.O.F.

Elaborazione e stesura documenti del POF su indic. del C.D

Coordinamento attività del Piano

Coordinamento progettazione curricolare di T.P. ed extracurric.

Valutazione attività del Piano

Sostegno al lavoro dei Docenti

 -Riforma-

Analisi bisogni formativi e sostegno alla gestione della Riforma
Documentazione- approfondimento-cura della flessibilità organizzativa e oraria a sostegno dei Docenti

Monitoraggio delle attività previste dalla riforma: funzione tutor, attività opzionali, laboratori tempo scuola

Sostegno al lavoro dei Docenti

Coordinamento e tutoraggio dell’utilizzo delle nuove tecnologie

Assistenza ai Docenti impegnati nella formazione on-line

Cura della documentazione educativa

Interventi e servizi per gli studenti

Coordinamento delle attività extracurricolari

Organizzazione di attività finalizzate alla realizzazione della continuità educativa

Organizzazione e supporto per iniziative e progetti

Coordinamento delle attività relative all’indirizzo musicale

Supporto ideativi e organizzativo per lo svolgimento di manifestazioni musicali

Avvio al laboratorio musicale d’Istituto

Educazione degli adulti del centro territoriale

Lettura dei bisogni di formazione degli adulti

Attività di progettazione e coordinamento delle attività E.D.A.

Progettazione e coordinamento delle attività U.E.

Qualità

Attività finalizzate a diffondere la cultura della Qualità

Supporto alle attività proposte dal responsabile per la qualità d’Istituto  e cura della loro realizzazione

Elaborazione e cura della relativa documentazione

 I PROGETTI  DEL  P.O.F. 

1) Progetti interni –Progetti curricolari integrativi –

Il Collegio dei Docenti ha elaborato una serie di progetti da integrare al piano dell’Offerta Formativa, nei quali ha individuato validi strumenti per arricchire il curricolo scolastico.

Questi progetti, per mezzo di specifiche attività e contenuti, favoriranno l’acquisizione, da parte dei discenti di obiettivi e competenze di valenza trasversale fondamentali per la formazione dell’uomo e del cittadino, finalità specifica della scuola di base. Essi sono: 

 · EDUCAZIONE ALLA LETTURA

· EDUCAZIONE ALLA SALUTE

· EDUCAZIONE AMBIENTALE

· EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

· ORIENTAMENTO

· LE RADICI E LE ALI

Alcuni di questi progetti saranno sviluppati nelle diverse classi dei tre ordini di scuole, altri solo in determinate classi.  

2) Progetti in rete con altre scuole 

·        Progetto QUALITA’; promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale, è un progetto di ricerca azione finalizzato al miglioramento delle dimensioni organizzative, metodologiche e didattiche, nonché degli Organi di gestione della scuola. Scuola capofila I.C. di Fragneto Monforte.

·        Progetto APPROFONDIMENTO- RICERCA  RIFORMA MORATTI; progetto di ricerca- azione finalizzato alla formazione dei docenti per l’attuazione della Riforma Moratti. Scuole coinvolte: I.C. di S.Marco e I.C. di Montefalcone.

·        Progetto S.P.A.I.; promosso dall’Ufficio Regionale, è progetto di ricerca- azione finalizzato all’individuazione di metodologie didattiche atte a rilevare e valorizzare le diverse forme di intelligenza degli allievi. Scuola capofila I.T.I. Galvani di Giugliano in Campania.

·        PROGETTO SOLIDARIETA’ “Aiutaci a regalare un sorriso ai nostri compagni” (4a ed.) finalizzato all’integrazione per i soggetti in situazione di handicap; coinvolge le scuole di ogni ordine e grado afferenti al Centro Risorse Territoriale per l’Integrazione di Fragneto Monforte 

 

3) Progetti in rete con Istituzioni regionali, nazionali , della UE e Internazionali 

·        Progetto UNICEF; è finalizzato alla raccolta di fondi per l’infanzia ed  ha l’obiettivo di educare i giovani alla solidarietà verso tutti coloro che vivono nell’indigenza.

·        Progetto VALUTAZIONE gestito dall’INVALSI, è finalizzato alla valutazione degli apprendimenti e degli aspetti rilevanti del Sistema Scuola.

·        Visita guidata a STRASBURGO; è finalizzato alla conoscenza delle Istituzione della UE.

·        Patentino per ciclomotori; promosso dal Ministero degli Interni, è rivolto agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado. 

 

Le prestazioni di servizio dei docenti, eccedenti l’orario cattedra, verranno retribuite con il fondo di Istituto. 

 Progetti PON – EDA - CIPE

 

·        Informatizzare la scuola per meglio qualificarla      Misura       2      Azione  2.1G

 

·        Star bene a scuola;                                                                 3             3.1

 

·        In Europa con l’inglese;                                                                 6                         6.1 

·        L’A.B.C. del computer;                                                                           6              6.1 

·        Lingua e cultura italiana per immigrati 2° livello                                6               6.1 

·        Credito Rosa                                                                                           6               6.1 

·        Rispettare l’ambiente migliora la qualità della vita;                            7                         6.1 

·        Donne e impresa                                                                              7              7.3

LA  VALUTAZIONE 

Nella scuola dell’autonomia la valutazione assume una valenza ancora maggiore.

La valutazione deve essere formativa perché la scuola è formativa, è fatta cioè per aiutare a crescere ragazzi che vivono anni di vorticose trasformazioni e che stanno costruendosi un proprio progetto di vita. Deve, quindi, fornire loro una serie di informazioni che possano aiutarli nel processo di apprendimento evidenziando non solo i risultati conseguiti ma  anche le situazioni da migliorare e le modalità per poterlo fare: LARSA e attività opzionali che consentano di delineare percorsi formativi personalizzati.

Certamente non trascurabile è la valenza orientativa della scuola che, pertanto, deve aiutare l’alunno a scoprire, mediante la valutazione, in quali settori può riuscire meglio e a compiere scelte realistiche sia nell’immediato che nel futuro.

 

VALUTAZIONE  DEGLI  ALLIEVI 

Nella valutazione degli allievi si terrà conto dei seguenti indicatori comuni a tutte le discipline, riferiti all’area cognitiva e all’area non cognitiva. 

Area cognitiva 

-         possesso dei contenuti disciplinari fondamentali (conoscenze e abilità);

-         comprensione e utilizzo dei linguaggi specifici;

-         possesso di capacità logico-operative, critiche, riflessive;

-         capacità di leggere la realtà e le esperienze;

-         livello di competenze raggiunto. 

Area non cognitiva 

-         comportamento maturo e responsabile;

-         rispetto di sé, degli altri, delle cose, dell’ambiente, delle regole della civile convivenza;

-         interesse, partecipazione e impegno e metodo di lavoro;

-         maturità globale . 

Gli indicatori sopra elencati saranno adattati alle situazioni delle singole classi e, nelle unità di apprendimento e nelle programmazioni disciplinari verranno esplicitati negli obiettivi formativi e negli obiettivi specifici riferiti ai criteri di valutazione delle singole discipline.

Per ogni alunno verrà formulato un giudizio globale dal quale emergerà un profilo dinamico conclusivo che evidenzierà i progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza, le finalità e gli obiettivi raggiunti gli esiti degli interventi realizzati, il livello di competenze acquisite.

Per accertare il possesso delle conoscenze e delle abilità, per misurare le competenze e verificare il metodo di studio, la partecipazione e l’impegno di ciascun alunno, durante il processo formativo ci si servirà di test di verifica e di osservazioni sistematiche in quanto la valutazione necessita non solo di verifiche sulle competenze acquisite ma anche opportune annotazioni sulle condizioni e i modi di apprendimento e sulle manifestazioni comportamentali degli alunni.


VALUTAZIONE  DEL  PROGETTO  DIDATTICO 

Aspetto importante della valutazione è quello rappresentato dalla stessa all’interno dell’azione didattica, inteso come controllo di un processo che deve essere costantemente osservato, per cui la valutazione agisce oltre che sull’apprendimento, anche sull’insegnamento, come verifica dell’efficacia dell’azione messa in atto con lo stesso. La valutazione rappresenta quindi un feedback essenziale che evidenziali rapporto di causa- effetto tra l’insegnamento con il suo agire intenzionale e l’apprendimento inteso come processo soggettivo e volontario.

La valutazione del progetto didattico avverrà sulla base dei seguenti indicativo: 

·        ricaduta positiva delle attività proposte;

·        innalzamento del livello di istruzione con conseguente diminuzione del fenomeno dell’insuccesso scolastico;

·        congruenza tra obiettivi prefissati ed esiti conseguiti;

·        maturazione da parte degli allievi di capacità di operare scelte consapevoli, finalizzate alla propria crescita formativa, nella definizione di un percorso educativo personalizzato .         

 

IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI 

Il portfolio comprende tre sezioni: anagrafica, valutazione, orientamento. 

Nella sezione anagrafica vengono raccolte tutte le notizie riguardanti i dati anagrafici e personali dell’alunno;

la sezione valutazione sarà compilata, a cura del docente coordinatore che coinvolgerà in questa operazione tutte le figure impegnate nell’opera di educazione e di istruzione degli allievi, l’allievo stesso, la sua famiglia, sulla base degli indirizzi generali circa la valutazione degli e il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi (art. 8 DPR 275/99);

la sezione valutazione e la sezione orientamento non sono distinte l’una dall’altra ma strettamente dipendenti, infatti, solo mediante una valutazione positiva l’alunno potrà prendere coscienza del suo saper essere e scoprire e apprezzare le capacità potenziali possedute e non pienamente mobilitate ma indispensabili per un proprio futuro progetto di vita. 

Il portfolio seleziona in modo accurato: 

·        i materiali prodotti dagli allievi che descrivono le più speciali competenze che attestino la padronanza degli obiettivi specifici di apprendimento; 

·        le prove scolastiche significative che attestino la padronanza degli obiettivi specifici di apprendimento; 

·        le osservazioni dei docenti e delle famiglie sui metodi di apprendimento, con la rilevazione delle caratteristiche degli allievi emerse nelle diverse esperienze formative; 

·        commenti sui lavori personali e sugli elaborati, scelti dall’allievo, dalla famiglia o dalla scuola, ritenuti particolarmente significativi; 

·        indicazioni che emergono dall’osservazione sistematica, dai colloqui con le famiglie e con l’allievo, da test e questionari volti a rilevare attitudini e interessi. 

La principale funzione del portfolio sarà quella di accompagnare l’allievo in tutto il suo percorso formativo e, in particolare nel passaggio da un ordine di scuola all’altro di garantirgli la continuità educativa.

 

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