C'era una volta un extraterrestre di nome Pino che abitava in Colorandia. Sembrava una libellula gigante con il naso a forme di elica, aveva gli occhi enormi che gli sporgevano come molle quando voleva osservare nei minimi particolari oggetti molto piccoli. La sua bocca si riduceva ad una fessura e lasciava intravedere una fila di denti appuntiti come spilli; le orecchie erano a sventola come quelle di Dumbo, l'elefante volante. Aveva la pelle liscia come l'olio e multicolore perché da piccolo si era tuffato nell'arcobaleno; le ali gigantesche, invece, fungevano da telescopio. Amava vestirsi con abiti trasparenti per far risaltare la sua originale pelle.

Abitava su di un'astronave  di forma conica, rossa a puntini gialli, con le gambe e le braccia. Questa abitazione era particolare perché poteva camminare sui pianeti ed era dotata all'interno di computer e videogiochi. All'ingresso c'era un pulsante a forma di gelato che, una volta premuto, faceva comparire un camper, utile per le esplorazioni nello spazio.
Un giorno Pino pigiò il pulsante della "sicurezza" per controllare la situazione all'esterno e, con suo grande stupore, sulla parete apparve la scritta Peperoni in vista, pronti ad attaccare! Si preoccupò perché non era in grado di affrontare quei nemici, perciò telefonò subito alla Protezione Civile che gli suggerì di abbandonare l'astronave. Salì sul suo camper e arrivò sul pianeta Terra dove abitava Mago Merlino che lo accolse nel suo castello  e gli diede una pozione magica a base di : occhi di salamandra, ali di pipistrello, coda di tritone e filetto di rana putrefatta (mamma che bontà!!!). Questa "schifezza" rendeva forti e coraggiosi e Pino aveva proprio bisogno di energia perché mentre stava uscendo dal castello, incontrò, vicino alle mura, un mostro dall'aspetto di dinosauro che possedeva poteri diabolici. 
Il mostro lo attaccò per primo colpendolo con la coda e coprendolo con una rete; l'extraterrestre, grazie alla sua robusta elica, cadde dalle mura del castello e finì in un pozzo. Non era un pozzo qualsiasi, ma era il  POZZO della BONTA' !!!   Ogni volta che un cattivo ci cascava dentro, diventava immediatamente buono. E così accadde anche al nostro mostro. All'improvviso corse incontro a Pino che, sulle prime, si spaventò perché credeva di aver inferto il colpo  di grazia al mostro, ma quando l'avversario gli porse la mano in segno di amicizia, Pino contraccambiò e lo invitò a casa sua. Nel frattempo l'astronave catturò più Peperoni possibili, e con l'aiuto di Pino e del suo nuovo amico, i Peperoni vennero definitivamente sconfitti. 
Con le sue grandi braccia, l'astronave li raccolse, li mise in un pentolone e cucinò una gustosa peperonata. I due amici, per rafforzare la loro amicizia, si fecero una bella scorpacciata di peperonata.