Era  un  sabato  mattina, gli alunni  della  classe  quarta B  della scuola elementare di Gorle stavano svolgendo la lezione di lingua tranquillamente, quando, ad un tratto, senza che loro  se  ne  ac- corgessero, entrò dalla fessura della porta un  corteo di  formiche gialle comandate da  Messer Formikù.

Procedevano in fila indiana e il capitano, che brandiva un forcone, era seguito dalle formiche soldato armate di scudo e di lancia; dietro di loro si trovavano le formiche operaie attrezzate di zaini  “raccolta cibo”, di picconi, di elmi e di corde per la scalata del Monte Banco.

Appena entrate nell’aula, le formiche rimasero meravigliate per la varietà di merende che c’erano sotto ad  ogni banco. Formikù dette il segnale per l’assalto urlando:

"ALLA CARICA!!"  

Le formiche non esitarono un attimo e, in men che non si dica, si precipitarono su quelle gustose leccornie; ne mangiarono in abbondanza, poi quando furono sazie cominciarono a raccogliere le provviste per l'inverno. All’improvviso suonò la campanella dell’intervallo, gli alunni si affrettarono a prendere le loro merende ma  si accorsero che erano mangiucchiate. Pensarono che si trattasse di uno scherzo da parte di qualche com- pagno,  ben presto, però, scoprirono i veri colpevoli.                                                                                         

Infatti vicino alla  porta d’ingresso scorsero una formica che era talmente sazia e gonfia che non poteva uscire dalla porta. I bambini, con un piccolo sforzo, aprirono la porta e si trovarono di fronte una marea di formiche gialle : l’atrio sembrava un tappeto mobile giallo. I bambini erano pieni di stupore e di meraviglia, uno  di loro urlò: " Guarda quella quanto è grossa !!" , un altro  sbraitò: <<E’ una vera invasione!!!>>

Tutti erano agitati, persino le insegnanti, anche se cercavano di mantenere la calma.  Giovanni, un ragazzino dall’aria  sveglia, si fece  largo  tra  i  compagni e disse: <<Perché non  chiamiamo  il Dottor Minimizer ?  Io so  che  è  uno  scienziato famoso e sicu- ramente potrà aiutarci >>. Tutti furono d’accordo e in coro chia- marono :<<DOTTOR MINIMIZEEEER!!!!!!>>

Dopo  pochissimi secondi  il  professore  si  teletrasportò  dal  suo laboratorio  all’atrio  della  scuola. Giovanni  spiegò, anzi  tentò di spiegare, la situazione  ma egli lo zittì dicendogli che era già al corrente  dell’accaduto  e  che  l’unica  soluzione possibile  era quella di rimpicciolire i bambini e le insegnanti nelle dimensioni delle formiche. 

                   

Il dottor Minimizer, senza perdere troppo tempo, fece bere loro una pozione e, in un batter d’occhio, si trovarono nel mondo delle formiche e precisamente nel prato antistante la scuola.   

Le formiche gialle furono molto ospitali con i  nuovi  arrivati, li  accolsero  nelle  loro gallerie sotterranee e offrirono loro una colazione a base di briciole di pane e di grissini. I bambini e le insegnanti per sdebitarsi aiutarono le formiche a sistemare e a pulire le loro tane , a procurare le provviste  e  a  riporle nella dispensa.   

                                         

A volte la mattina salivano in superficie e andavano a fare una passeggiata, oppure raccoglievano gocce di rugiada dai fiori come  riserva  d’acqua. Tuttavia ben  presto  essi  si  resero  conto  di com’era  difficile vivere come le formiche. Un giorno andarono in giardino alla ricerca di cibo ma non  si  accorsero che  era  il momento dell’intervallo per cui c’erano gli alunni  delle altre classi  che si  rotolavano nel prato, giocavano a  na- scondino, a calcio. Ogni piccolo ostacolo rappresentava un  pericolo  per la  loro  stessa  sopravvivenza! Furono costretti a nascondersi nei formicai in attesa di poter uscire nel prato e scorrazzarvi liberamente. 

Durante questo periodo, i bambini fecero amicizia con le formiche e soprattutto capirono che ogni essere va rispettato anche se piccolo e indifeso.

 Il dottor Minimizer soddisfatto della sua missione, ingrandì i bambini e le insegnanti, consegnò loro un po’ di pozione che consentiva loro di diventare piccoli e far visita alle amiche formiche.