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Narratore:
Strega Salamandra si trovava nel suo antro a tagliare le code alle
lucertole. Fata
Gaia:
Ah, sei qua! Strega: Si, dove vuoi che sia! Fata
Gaia:
A casa mia! Saresti già dovuta venire un’ora fa per la cena Strega: Ah, è vero! Ma oggi viene
re Quercia a casa mia e quindi devo preparare la cena. Ciao! Fata:
Se tanto lo vuoi sapere lo avevo invitato io prima di te! E
preferirà il mio piatto del tuo! Strega: (Quando se n’era già
andata Fata Gaia) povera illusa non sa che nel suo piatto metterò un
liquido amarissimo! Così al re non piacerà di sicuro! Narratore: Intanto a casa di Fata Gaia era arrivato re Quercia, puntualissimo
come al solito. Fata:
Ecco qua la polenta col ciarighì! Servitevi pure! Strega: (Pensando) gliel’ho già
messo! Adesso rideremo alla grande! Fata:
Vi piace re? L’ho fatta da sola! Re:
Sì, buonissimo!Soprattutto l’amaro che c’è dentro. Il medico
me l’aveva ordinato! Come faceva a saperlo? Fata:
Intuito signore, intuito! Re:
Brava! Lei a meritato il diploma di cuoca! Un applauso!!! Narratore:
Andato via il re strega Salamandra dice: Strega:
che figuraccia! Che stupida sono stata!! Fata:
Grazie!!
Per la tua stupidità ho potuto avere io il diploma!! Grazie ancora!!! Strega:
Prego! Ma non ti preoccupare, la lezione l’ ho già imparata! Non
lo farò più! Promesso! Siamo ancora amiche? Fata:
Certo! Ti ho già perdonata. Fine (Sara P. e Laura M.)
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