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Sviluppando i diversi argomenti di studio, all'interno delle singole classi, è facile trovare uno spunto per approfondire un aspetto particolare dei temi trattati, o per partecipare ad un concorso, o per partecipare ad una particolare ricorrenza o solamente per il piacere di ampliare le proprie conoscenze. Nascono in questo modo quelle trattazioni in cui a tutti è capitato, bene o male, di cimentarsi, col risultato che si vengono a scoprire degli elementi a cui, diversamente, non si sarebbe mai pensato.
Quest'anno l'occasione è stata offerta agli alunni di classe 5° dalla ricorrenza del 25 Aprile, anniversario della Liberazione. Veniva loro richiesto di fare delle riflessioni in merito a questa festività e di esporle poi durante la cerimonia che da anni si svolge davanti al monumento dei Caduti.
Si doveva necessariamente parlare di guerra e non è facile farlo perché , nonostante al giorno d'oggi gli episodi bellici non manchino, essa appare un avvenimento lontano dall'esperienza di bambini di 10 anni.
Si è quindi pensato di andare a sfogliare le pagine di vecchi registri scolastici scritti dai maestri che insegnarono durante l'ultimo anno della seconda guerra mondiale, il più cruento per la nostra zona.
Gli alunni di quel periodo erano i nonni, gli zii... degli allievi di oggi, un'occasione magnifica per avvicinare i ragazzi ad un periodo così distante da loro. |