Sirio
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ESIODO
Esiodo (Ascra, Beozia VIII secolo a.C.), poeta greco. La collocazione
cronologica di Esiodo è un problema dibattuto fin dall'antichità
e la critica moderna propende per ritenere che essa sia posteriore alla
stesura dei poemi di Omero. È comunque la prima personalità
della letteratura greca che abbia carattere storico. Gli scarsissimi dati
biografici si desumono dalle sue stesse opere: il padre era di Cuma, in
Asia Minore, da dove si era trasferito in Beozia, ad Ascra, per sfuggire
all'indigenza. L'eredità del padre fu causa di liti con il fratello
Perse, che aveva dilapidato la propria parte e tentava di corrompere i
giudici per ottenere anche i beni di Esiodo.
Di Esiodo restano due poemi conservati integralmente dalla tradizione
medievale: la Teogonia (1022 versi) e Le opere e i giorni (828
versi).
Il cardo è in fiore. La cicala, ebbra di canto,
sopra il cuore di un albero,
intesse dall'ali una canzone:
alta, ostinata, nel giorno d'estate, nell'afa.
Allora ben grasse le capre, allora robusto anche il vino,
tanto vogliose le femmine, e gli uomini fiacchi:
Sirio
gli strema la testa e le gambe,
la pelle si fa secca alla calura.
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