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Camera da letto
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LA CAMERA DA LETTO

LA "BOSSA" DELL’ACQUA CALDA 
E LA "MUNEGA"

Una volta le case avevano come unica fonte di calore la stufa che, di solito, era in cucina.
Le altre stanze, soprattutto quelle al 1° piano, rimanevano fredde.
Per questo durante le notti invernali, le persone a letto si riscaldavano con la "bossa", cioè un oggetto di circa 30 cm
di lunghezza e 15 cm di larghezza .
La "bossa" era di metallo, spesso di rame, e veniva riempita, attraverso un foro, di acqua calda e poi veniva chiusa con un tappo.
Un altro oggetto per riscaldare il letto era la "munega" cioè un attrezzo di legno nel quale veniva posata la "fogara" di terra cotta che conteneva le braci ricoperte di cenere per tenerle calde più a lungo.
Questo oggetto veniva posto sotto le coperte un’ora e mezza prima che le persone andassero a letto e dopo veniva tolta.
Alcune persone mi hanno riferito che più di una volta i loro genitori si dimenticavano di levare le braci a tempo e le lenzuola ingiallivano o diventavano nere per il troppo calore.

Durante alcune notti autunnali molti anni fa diverse persone si radunavano nella stalla dove ci si poteva riscaldare col calore degli animali: il "filò".
In questi luoghi la gente si riuniva per sfogliare il granoturco, per tessere e, in generale, per stare insieme.
C’era spesso una persona che sapeva leggere e così raccontava o leggeva storie soprattutto di paura così i bambini
avevano paura di uscire per tornare alla loro casa e c’erano dei ragazzi che facevano i coraggiosi per fare colpo sulle ragazze e le abbracciavano per riportarle a casa.

La "bossa" dell'acqua calda - 1930-1940 circa

La "Munega" - 1950 circa

 

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Ultima modifica: giugno 07, 2000