Campioni di bontà

Megliadino S.Vitale
(C.Z.) L’altra mattina, nella sede della Scuola Elementa­re "Marconi" di Megliadino San Vitale, alla presenza del provveditore Edoardo Riccio e delle autorità locali, è stato consegnato il Premio Nazionale della bontà "Livio Tempesta" agli alunni che hanno frequentato la quinta della scuola elementare “G. Marconi” nell'anno scolastico 98-99. Motivazione:
«Per aver assistito con amore e generosità per 5 anni la compagna di classe meno fortunata Erika Pellin».
«E stata un'esperienza unica, nata man mano che i compagni di Erika (bambina che soffre di gravi handicap psicofisici) capivano la sua particolare situazione - spiega l'insegnante Antonella Favero - i compagni hanno seguito Erica per 5 anni, l'hanno coccolata, aiutata, in maniera naturale, spontanea. E stato senz'altro un cammino formativo di vita per tutti». Questa è la seconda volta che il Premio Nazionale "Livio Tempesta" va alla scuola elementare sanvitalese. Infatti, già nel 1996, l'intera scuola si era aggiudicata il premio per essere stata la prima ad aver adottato a distanza una bambina somala. Ecco nomi dei ragazzi vincitori del premio e delle loro insegnanti. Gli alunni: Alex Busin, Denni Busin, Radames Caldana, Davide Candeo, Sofia Casumaro, Martina Guariento, Thomas Luise, Chiara Roin, Dastin Rossetto, Mattia Ruffolo Gli insegnanti: Anna Maria Fefin, Silveria Borin, Valeriana Guarriento, Elisabetta Costantin, Maria Elisa Rizzo, Laura Cesaro, aiutate nel loro lavoro dall'assistente dell'Usll 17 Annarosa Borin.

Una scuola di "bontà". E' la seconda volta in pochi anni che la scuola elementare "G. Marconi" di Megliadino San Vitale si vede assegnare il premio nazionale della bontà "Livio Tempesta". Quattro anni orsono il premio era motivato dall'adozione a distanza di una bambina eritrea (una delle nazioni più povere del pianeta) da parte di tutta la scuola. Quest'anno invece la motivazione risiede nella "costante presenza, sollecita attenzione e sensibilità verso una compagna meno fortunata" degli alunni della classe V dell'anno scolastico 1998M. E' una storia che merita di essere raccontata in quanto non è circoscritta agli episodi di "un singolo anno scolastico, ma è il prodotto di un lungo cammino iniziato nella classe prima e che non si è esaurito con la fine del cielo delle elementari, ma prosegue tuttora con il passaggio alle scuole medie. La bambina "meno fortunata" citata nella motivazione del premio è una bambina che presenta gravi handicap psico-fisici. "All'inizio non è stato facile - rammenta un'insegnante, Antonella Favero, che ha seguito questa classe dall'esterno - i bambini erano sorpresi e a volte sconvolti dalle reazione della loro compagna. Poi un po' alla volta, in particolare quando sono giunti in terza classe, hanno cominciato ad accettarla e coinvolgerla in ogni momento della giornata. Hanno rinunciato perfino al momento di libertà della ricreazione per starle vicino e farla sentire in ogni momento parte della classe. Preciso che non si tratta di stinchi di santo, anzi è una classe molto esuberante. Eppure hanno anche imparato l'alfabeto usato dalla bambina, che è anche sorda, per poter comunicare meglio con lei e facevano anche a gara per spingere il passeggino da lei utilizzato per muoversi. Anche adesso che sono passati alle medie continuano a starle vicino". Gli insegnanti che hanno seguito la classe sono: Maria Antonietta Feffin, Silveria.Borin, Valerian Guariento, Elisabetta Costantin, Laura Cesaro e Maria Elisa Rizzo. Il premio sarà consegnato il 14 aprile.