EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' ED ALLA SESSUALITA'

ESSERE UOMO...ESSERE DONNA

 

Le classi seconde hanno affrontato quest’anno l'argomento di educazione sessuale, o meglio di educazione all'affettività. Si sono svolti tre incontri in giorni diversi; il primo il 4 marzo il secondo il 19, e il terzo l'8 aprile.  Al primo incontro hanno conosciuto le due signore che facevano lezione: un'ostetrica ed una psicologa.  Prima li hanno fatto sistemare in 2 gruppi: quello dei maschi a destra, e quello delle femmine a sinistra dell'aula.  Poi hanno cominciato subito a farli lavorare, anzi, a farli disegnare; infatti 'le insegnanti", hanno domandato di disegnare le fasi più importanti dello sviluppo dei corpo. Un gruppo, ad esempio, ha disegnato 5 fasi dello sviluppo corporeo femminile, la neonata, la bambina, l'adolescente, la donna e l'anziana; lo stesso ha fatto l'altro gruppo. Con un po' di imbarazzo hanno dovuto guardare i disegni deli'altro gruppo appesi alla lavagna insieme agli altri.  Dopo ciò, guidati dalle signore, hanno commentato le caratteristiche dei periodi che vanno dalla nascita alla vecchiaia; per esempio, la neonata va da 0 ai 4 anni, la bambina va dai 4 ai 10 anni e via dicendo.  Infine, hanno guardato, con l'aiuto dei proiettore, delle diapositive rappresentanti gli organi riproduttivi di entrambi i sessi, e anche qui hanno commentato. C'è stato qualche sorriso imbarazzato, ma anche molta curiosità.  Alla seconda "puntata" dei 19 marzo, le insegnanti li hanno nuovamente divisi, ma questa volta in gruppi da cinque.
Su di un foglio hanno analizzato le caratteristiche della vita sociale e familiare della donna e dell'uomo.
Qui ne sono saltate fuori di cotte e di crude.  Però si sono resi conto che la donna è molto meno libera dell'uomo, che l'uomo dedica meno tempo all'educazione dei figli, che la donna non potrebbe fare lavori da uomo, come l'idraulico o il muratore.
Infine, si sono lasciati con delle polemiche.Infatti, alcuni maschi "rivendicavano" una certa loro superiorità contestata dalle femmine. La terza, ed ultima volta, si sono di nuovo divisi in gruppi, e con l'aiuto di 5 o 6 giornali, hanno realizzato dei collage su fogli di fotocopiatrice, per riuscire a capire meglio come si potevano mettere maggiormente in risalto i ruoli della donna, dell'uomo, e della coppia.
Diversi orrori sono comparsi nelle mani delle insegnanti, che sembravano quasi  “schifate", anche se non lo facevano capire. Gli incontri e le discussioni fatte in classe, li hanno aiutati a capire che la donna e l'uomo sono profondamente diversi, ma allo stesso tempo uguali. Sono diversi nell'atteggiamento, nel corpo e nella vita sociale, ma uguali nella famiglia, nell'affettività, ecc. Si sono salutati per l'ultima volta, e i ragazzi sono rimasti con la testa piena di cose da raccontare.
Questa esperienza è piaciuta, è stata interessante e divertente, perché le battute spiritose, forse per mascherare l'imbarazzo, sono state numerose.