La settimana tematica

IL GIOCO

Tra tutte le settimane trascorse in aula ce n’è stata una, quella svoltasi tra il 4 e il 9 febbraio, molto particolare: la settimana tematica.
Durante questa settimana tutte le classi della nostra scuola hanno lavorato in modo diverso dal solito su un argomento centrale: IL GIOCO.
In tutte le materie si sono svolte attività interessanti e divertenti che hanno permesso di scaricare la tensione accumulata durante i mesi di scuola.
Le classi prime durante l’ora di lettere hanno realizzato il gioco dell’oca, partendo da una storia iniziale inventata dai ragazzi.
I lavori finali sono stati veramente belli, vivaci, fantasiosi e colorati.
Anche le classi seconde e terze si sono sbizzarrite con la fantasia scrivendo dei racconti game. Sono state prese di mira le gite scolastiche e il mondo fantastico dei cavalieri.
Durante le ore di matematica le classi hanno eseguito dei giochi logici. Alcuni sono stati realizzati su dei cartoncini e utilizzati con grande interesse dagli alunni, nei momenti liberi. Anche in palestra si è fatto qualcosa di diverso perché i ragazzi hanno potuto giocare eseguendo giochi di una volta, giochi medioevali e facendo la lotta con il prof. Frassoni. Sempre in palestra, ma con il prof. Motta, le classi seconde hanno eseguito danze medioevali dimostrando agilità e grazia. Gli scolari di prima hanno realizzato strumenti musicali utilizzando materiali diversi: bottiglie di plastica, scatole ecc.
Tutto è stato molto divertente.
Durante l’ora di ed. Artistica e Tecnica i ragazzi di seconda hanno fatto dei bellissimi aquiloni utilizzando cartine colorate e disegni stilizzati; mentre le terze hanno realizzato una bellissima scacchiera di sughero e il ”gioco dell’indovina chi “ .
Ma l’esperienza più coinvolgente della settimana è stata l’uscita all’oratorio, dove un attore del “Teatro all’improvviso“ di Mantova ha aiutato gli alunni, grazie a delle particolari carte, a inventare alcune storie e a rappresentarle. Non sono state utilizzate scenografie ma i ragazzi hanno imparato a usare il proprio corpo per riprodurre suoni e commentare situazioni, c’era molta animazione, tutti sono stati coinvolti e alla fine la storia raccontata non era importante quanto il modo di rappresentarla con il proprio corpo.