Struttura esterna del Castello

Il castello nel medioevo era un edificio robusto e sicuro, che sorgeva di preferenza su alture rocciose, scarpate che dominavano fiumi e valichi, tutti luoghi dove era facile controllare il territorio e i suoi accessi. Era adatto a difendere il signore e la sua gente dagli attacchi dei nemici e nello stesso tempo, con la sua imponenza, doveva mostrare la potenza del signore che lo abitava. Nel castello, quindi, erano fondamentali le strutture difensive; innanzitutto la doppia cinta delle mura merlate, una attorno al castello e una più esterna; questa racchiudeva anche il villaggio, con le case dei contadini, qualche bottega di artigiani, il pozzo (o una fontana) e il mulino del signore, situato vicino a un torrente che faceva muovere la macina o su un luogo ventoso se la macina era azionata da un mulino a vento.
Lungo le mura, soprattutto agli angoli, si ergevano
torri quadrate o rotonde dove alloggiavano le guardie addette alla difesa del castello. Le strette feritoie che si aprivano sulle torri e i merli delle mura permettevano ai soldati di lanciare frecce e altro materiale bellico, come pietre o liquidi bollenti, senza scoprirsi troppo. Tutto attorno alle mura che circondavano il castello era stato scavato un largo fossato che poteva essere superato solo attraverso un ponte levatoio, cioè un ponte che poteva essere abbassato e alzato dalle guardie del castello per mezzo di robuste catene e argani.