ASSISI
CITTA’ DELLA PACE
Assisi è il simbolo della pace nel mondo. Da anni si susseguono in questa stupenda città le marce per la pace.
La prima marcia per la pace Perugia – Assisi venne organizzata nel 1961: ne fu ideatore e promotore Aldo Capitini, filosofo, pedagogista, poeta e soprattutto apostolo della non violenza.
Ad Assisi, proprio sulla piazza prospiciente la Basilica di S. Francesco, il 27 ottobre del 1986 è avvenuto lo storico incontro tra i massimi rappresentanti delle religioni più diffuse in ogni parte del mondo, che affermarono con vigore ilo valore assoluto della pace per la convivenza e per la dignità di tutti i popoli.
Assisi, per Dante Alighieri significa “Ascesi” vale a dire “ORIENTE” perché proprio in questa città era nato – San Francesco – destinato a risplendere su tutta l’umanità.
Oggi noi, riprendendo la felice immagine di Dante, possiamo affermare che Assisi si accinge a divenire l’alba, l’oriente “di una nuova umanità.
CITTA’
DELL’UMBRIA
CITTA’
DELL’ARTE
CITTA’
DI SAN FRANCESCO
Assisi è una delle più belle cittadine umbre, ricchissima di opere
d’arte e di tradizioni secolari. Il
nucleo abitato è dislocato lungo le pendici del Subasio. La fisionomia di
Assisi si impone all’attenzione del visitatore già da lontano: i poderosi
contrafforti del convento della Basilica di san Francesco mettono in evidenza
l’assetto urbanistico della Cittadina, distribuita a mezza costa là dove il
monte declina verso la piana sottostante ed offrono una veduta superba e
grandiosa di tutto il complesso basilicale e della cittadina. L’impressione
che più colpisce il turista che sale da S. Maria Degli angeli è quella di un
paese ridente, riposante, delizioso e suggestivo come tutti quelli che
popolano la verde Umbria: le case abbarbicate sul declivio montuoso si
raggruppano e si addossano le une alle altre. Ad Assisi la pietra usata per le
sue costruzioni ha una grande tonalità rosata che si esalta nel contrasto con
il verde intenso della natura. Le stradine e le piazze si snodano silenziose.
Le chiese, ma anche le deliziose viuzze ed i numerosi angoli suggestivi di
questa cittadina sono come immersi in un’atmosfera di preghiera sommessa, di
dolce pace. Assisi ha dunque un fascino eccezionale, fascino che le deriva da
un insieme di componenti. In primo luogo spicca l’amenità del luogo:
bellezza e suggestione del centro abitato, ampiezza dei panorami, superba mole
del Subasio, ampia distesa pianeggiante dove scorrono il Chiasco e il Iapino,
la ricchezza ella natura ricchissima di verde.
Il turista, man mano che si addentra nel nucleo storico, man mano che
viene in contatto con gli edifici sacri ed i monumenti che la caratterizzano,
si trova di fronte a così grandi e così ampie testimonianze artistiche da
restare estasiato. Nella Basilica di San Francesco gli affreschi, in
particolare quelli di Giotto, sono sicuramente tra le più significative e
geniali testimonianze della pittura italiana.
Assisi è ricca inoltre di memorie storiche e religiose; ha dato vita a tutta una serie di tradizioni culturali: le feste legate al Poverello di Assisi e a Santa Chiara, altra figlia importantissima di questa città.Assisi è dunque un centro vitalissimo ed universale: ogni anno la popolano folle di pellegrini e di turisti, ad essi si aggiungono coloro che raccolgono il messaggio di pace venendo da ogni parte del mondo per testimoniare la loro adesione e la loro partecipazione ai valori dell’umanità.
1182
– 1226
LA
SUA VITA
Francesco nasce in Assisi nell’inverno del 1182 da Pietro di Bernardone e Madonna pica, una delle famiglie più agiate della città.Il padre commerciava in pietre e stoffe.La nascita di Francesco lo coglie lontano da Assisi, mentre rea in Provenza, occupato dalla sua professione. La madre scelse il nome di Giovanni, nome che fu subito cambiato in Francesco quando tornò il padre. La fanciullezza trascorse serenamente in famiglia e Francesco poté studiare il latino, il volgare, il provenzale e la musica, le sue note, insieme alle sue poesie, furono sempre apprezzate nelle feste della città. Il padre desiderava avviarlo al più presto all’attività del commercio. Un giorno era intento nel fondaco paterno a riassettare la merce quando alla porta si presentò un mendicante che chiedeva elemosina in nome di Dio. Dapprima Francesco lo scacciò in malo modo, ma poi pentitosi lo seguì e, raggiuntolo, vi si intrattenne, scusandosi ed elargendogli dei denari. All’età di vent’anni partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia e fu fatto prigioniero. La prigione e gli stenti plasmarono l’animo del giovane e più il corpo si indeboliva, più cominciava a subentrare in lui il senso della carità e del bene verso gli altri. Tornò a casa gravemente malato e solo le amorevoli cure della madre e il tempo lo riabilitarono. Ma la vita spensierata che nel frattempo aveva ripreso gli sembrò vuota. Spinto da idee battagliere decise di seguire un condottiero del Sud Italia ma, giunto a Spoleto, ebbe un’apparizione del Signore, che gli ordinava di tornare indietro. Fu questo l’inizio di una graduale conversione. Durante una breve conferenza a Roma si spogliò dei suoi abiti e dei denari, più tardi in Assisi davanti ad un lebbroso non fuggì come facevano tutti, ma gli si avvicinò e lo baciò. Gli amici lo schernivano e lo deridevano. Il padre manifestava apertamente la sua delusione, solo la madre lo confortava.
COSI’
…
LA
BASILICA DI SAN FRANCESCO
Essa costituisce il nucleo essenziale della nostra visita.
L’imponenza delle vaste arcate che sostengono tutto il vasto edificio
colpisce fin da lontano il visitatore.
LA
PIAZZA INFERIORE
DI
SAN FRANCESCO
La visita ha inizio nell’ampio piazzale dell’Unità d’Italia e
precisamente dalla porta di san Francesco, che con la sua elegante e grossa
arcata si apre nella parte occidentale delle mura e abbraccia in un bel colpo
d’occhio tutto il complesso basilicale. Si percorre poi piazza Ruggero
Bonghi, via Frate Elia che, silenziosa e suggestiva, si incunea tra antiche
case abbellite da tanti vasi di fiori, per giungere alla piazza inferiore di
San Francesco. Subito si respira un’atmosfera intima, mistica, un profondo
senso religioso.
IL
PORTICATO
E’ semplice ed austero. Percorre su due lati la piazza e fu costruito
nel 1400 per offrire protezione alle folle di pellegrini e di malati che si
recavano ad Assisi per onorare il Santo
IL
CAMPANILE
Prospetta sulla stessa piazza. Elegante ed imponente, ha le superfici spartite orizzontalmente e verticalmente da sottili cornicioni che creano un delicato effetto chiaroscurale. Nella parte superiore è aperto da un bel loggiato con tre arcate a tutto sesto per ogni lato. Sotto ad esse corre una teoria di eleganti e sobrie finestre a bifora e a trifora. Una bella scalinata doppia collega la basilica inferiore con quella superiore.
CHIESA
INFERIORE
INGRESSO
L’INGRESSO DELLA Chiesa inferiore di San Francesco rappresenta un
capolavoro dell’arte romanico – gotica. Ha forme sobrie e raffinate nel
bel doppio portale. Questo è del “200” e presenta una raffinatissima
decorazione costituita dal ripetersi del motivo degli archi ogivali che
corrono intorno alle porte in legno. I motivi decorativi, tutti informati alla
massima semplicità, giocano sugli effetti cromatici e sulle sottili marcature
chiaroscurali, molto bello è anche il rosone che si dispone tra i due
ingressi e che è costituito dall’intrecciarsi di colonne tortili.
Bassorilievi e mosaici completano la decorazione dell’insieme.
L’INTERNO
E’ di grandissimo effetto. L’ambiente è impregnato di
un’atmosfera mistica e suggestiva, immerso com’è in una forte penombra
che ne accentua il senso di raccoglimento e di preghiera e ne esalta la
bellissima architettura che si caratterizza soprattutto per un forte
innalzamento delle arcate. L’interno ha una sola navata. Ai lati si aprono
delle cappelle precedute da belle arcate gotiche. Il pavimento, che è in
pendenza, presenta una sobria ornamentazione a motivi geometrici
caratterizzati da una delicata bicromia (pietra bianca e pietra rossa). In
essa si presentano pitture seicentesche, bellissime vetrate, rivestimenti
marmorei ed affreschi che ricordano la vita del santo.Al di sopra
dell’altare si ammirano le VELE che
presentano un mirabile ciclo di affreschi, tanto da essere state definite la “
VOLTA DEL PARADISO”
LA
CHIESA SUPERIORE
DI
SAN FRANCESCO
La doppia scalinata che parte dalla Piazza di San Francesco a fianco della chiesa inferiore, conduce al piazzale sovrastante, un ampio spazio aperto e verdeggiante di singolare bellezza e soffuso di una mistica serenità. Da un lato è dominato dalla bella facciata della basilica, dall’altra dagli imponenti resti della Rocca di Assisi: lo stile della facciata è di impostazione gotica. Le linee sono sobrie ed essenziali ma estremamente eleganti. Essa si presenta orientata diversamente dalla facciata inferiore; ha forma rettangolare sormontata da un timpano ed è divisa in tre zone da due cornicioni. Nella parte inferiore si apre un raffinatissimo portale doppio contornato da una serie minuta di archi ogivali. Nella fascia si trova uno stupendo rosone e ai lati di questo le sculture rappresentanti i simboli degli Evangelisti Sul fianco sinistro della facciata si trova un breve loggiato.
INTERNO
E’ anch’esso ad una sola navata, ma con un effetto ed un’atmosfera completamente diversi dalla chiesa inferiore. Infatti qui l’architettura gotica ha forme slanciate, ariose, sia per il maggior sviluppo in altezza di tutto l’ambiente, sia perla luminosità che è determinata dalle belle ed eleganti finestre della navata e dell’abside Lungo le pareti gli affreschi, tutti di grandissimo interesse, tra i capolavori più alti dell’arte italiana, sottolineano la bellezza dell’architettura ed esaltano la luminosità di tutta la chiesa. Il “ CICLO DELLE STORIE DI SAN FRANCESCO” eseguito da Giotto, occupa tutta la navata centrale con una serie di 18 riquadri. Essi sono stati quasi tutti eseguiti dal grande maestro che li portò a compimento tra il 1276 e il 1300 in collaborazione con diversi aiuti.
DALLA
BASILICA
DI
SAN FRANCESCO
ALLA
PIAZZA DEL COMUNE
Dai due piazzali prospicienti la basilica di San Francesco si dipartono diverse strade che, seguendo i terrazzamenti dello sperone roccioso su cui sorge Assisi, attraversano la cittadina. Queste vie, tutte assai graziose e caratteristiche, ci offrono l’opportunità di scoprire ed apprezzare scorci caratteristici, bei monumenti e interessanti mostre.La pri9ncipale arteria di collegamento tra la basilica e la piazza del comune è data dalla Via San Francesco, che snodandosi in lunghezza attraverso l’abitato, raggiunge la piazza del Comune. Lungo questo percorso si possono ammirare vecchie costruzioni, spesso alternate, di vecchie case medievali ed importanti palazzi cinquecenteschi e seicenteschi. Incontriamo la chiesa dei CAPPUCCINI inserita in un’abitazione medievale con la tipica porta del morto. E’ questo un elemento caratteristico di molti borghi antichi. Essa era una piccola porta che si apriva accanto ad una più grande. La tradizione vuole che attraverso essa facessero uscire i corpi dei morti. Più probabilmente essa costituisce il vero ingresso della casa, posta più in alto rispetto al piano stradale per ragioni di sicurezza. Il collegamento tra la porta e la scala era dato da una piccola scala di legno che veniva ritirata in casa in ore notturne. Si incontra poi IL MUSEO DEGLI INDIOS DELL’AMAZZONIA, il PALAZZO BERNABEI del 600 e la CASA DEI MAESTRI COMACINI, maestri marmorari che portarono le tecniche di costruzione dell’arte lombarda dovunque.Incontriamo poi: LA BIBLIOTECA COMUNALE, L’ORATORIO DEI PELLEGRINI E IL PORTICATO DEL MONTE FLUMENTARIO, ospedale per i poveri in tempi lontani. Subito dopo la fonte Oliviera e la Piazza del Comune
LA
PIAZZA DEL
COMUNE
Rappresenta il centro politico ed amministrativo di Assisi. Lo fu in
epoca romana, come è attestato dalla presenza del Tempio di Minerva; lo è
stato anche in epoca medievale come dimostrano il palazzo del Capitano del
Popolo e dei Priori.
I
DINTORNI DI
ASSISI
Mete
del nostro viaggio
I dintorni di Assisi rivestono un naturale interesse sia dal punto di
vista storico – religioso, sia sotto il profilo artistico, sia infine sotto
il profilo paesaggistico perché essi offrono eccezionali e superbi panorami e
lo spettacolo di una natura bellissima quale è propria di tutta la verde
Umbria.
CHIESA
DI SAN DAMIANO
Si trova nell’immediata periferia meridionale di Assisi. Andando a piedi si percorre una stretta e suggestiva stradina che corre tra una folta vegetazione e che rasenta una piccola CAPPELLA sorta presso ruderi Romani.L’ambiente che la circonda è pieno di suggestione e di raccolto silenzio: gli alti cipressi e gli ulivi che la circondano sembrano isolarla ancor più dal mondo circostante. Questa è la chiesa che San Francesco restaurò con le sue stesse mani dopo che il crocifisso di fronte al quale pregava lo aveva invitato a “Ricostruire la Sua Casa”. E’ anche il luogo dove egli compose il Cantico delle Creature. Di particolare interesse è l’ORATORIO e quanto mai suggestivi sono il REFETTORIO e le camerette delle Clarisse tra cui quelle di Santa Chiara.
SANTUARIO
DI FRANCESCO PICCOLINO
E’ il luogo di nascita del Santo. L’interno duecentesco è in
pietra rustica con volte ogivali. L’esterno è munito in alto di un arcone
armonico abbassato. Sull’arco ogivale è scritto in caratteri gotici un
verso in latino trecentesco che recita:” QUESTO
ORATORIO FU STALLA DEL BOVE E DELL’ASINELLO DOVE NACQUE SAN FRANCESCO,
SPECCHIO DEL MONDO”.
Nei registri della città di Assisi del 1496 questo posto è detto:”
Chiesa in cui nacque il beato” e non viene indicato alcun altro luogo che
faccia riferimento alla casa di Pietro di Bernardone e di Giovanna,
soprannominata Madonna pica, in cui nacque il bambino che sarà Francesco
d’Assisi.
CHIESA
DI SANTA CHIARA
La bella basilica è dedicata ad una grande figlia di Assisi: Santa
chiara che, sull’esempio del suo conterraneo, operò nella cittadina
fondando l’ordine delle Clarisse.Alla sua morte venne onorata con una chiesa
che, oltre a custodire il suo corpo, doveva ricordare al mondo l’apostolato
da lei intrapreso. Fu così che venne edificato questo tempio che doveva
ricordare il vicino e più importante modello della basilica di San Francesco,
così come la vita e l’operato della santa si erano uniformati
all’apostolato del poverello di Assisi.La chiesa venne realizzata attorno
all’antica chiesetta di San Giorgio (essa ospitò fino al 230 il corpo di
San Francesco). La costruzione si presenta caratterizzata da grossi arconi che
hanno la funzione di sostenere la fiancata sinistra. La facciata a fasce
policrome in pietra bianca e rossa del Subasio ricorda molto la forma della
basilica di san Francesco. L’interno accoglie opere di grande pregio.
CAPPELLA
DEL CROCIFISSO
In essa si conserva un antico e bellissimo crocifisso dipinto che la tradizione vuole sia quello che avrebbe parlato a San Francesco nella chiesa di san Damiano, invitandolo a restaurare la sua casa. Tutta la basilica è abbellita da numerosi affreschi del 200 e del 300 raffiguranti la vita di Gesù, la vita di San Francesco, di Santa Chiara e di Sant’Agnese.
CHIESA
DI SANTA MARIA
DEGLI
ANGELI
Sorge su una piana ai piedi di Assisi: si impone all’attenzione con
la sua poderosa architettura e con lo scintillio della statua dorata della
Madonna. La chiesa è sorta intorno alla Porziuncola,
il luogo dove san Francesco iniziò la sua opera di apostolato e dove morì,
rappresenta una delle più amate mete di pellegrinaggio per i ricordi toccanti
del Santo e per L’INDULGENZA PLENARIA legata
proprio alla visita. La costruzione fu iniziata nel 1569 dell’architetto
Alessi. L’edificio religioso venne distrutto da un terremoto nel XIX°
secolo e venne ricostruito nel XX° secolo. Della originale costruzione resta
solo la bellissima cupola.
LA
PORZIUNCOLA
E’ una modesta cappella di antichissima origine, forse del quarto
secolo, dedicata alla Madonna ed appartenente all’ordine dei Benedettini e
poi da questi offerta a San Francesco che l’aveva scelta come dimora sua e
dei suoi compagni nei primissimi tempi dell’apostolato. Poiché questa
divenne troppo angusta per il numero crescente dei suoi confratelli, si
trasferì nel tugurio di Rivotorto. A questa cappella è legata l’indulgenza
plenaria concessa a San Francesco da Papa Onorio III°. Essa si ripete ogni
anno dal 31 luglio al 2 agosto e rappresenta una delle più importanti e
seguite cerimonie religiose perché vede accorrere fedeli da ogni parte
d’Italia e del Mondo.
CAPPELLA
DEL TRANSITO
E’ così chiamato quel modesto ed angusto ambiente che san Francesco
volle far costruire per adibirlo ad infermeria, cioè a luogo di ricovero dei
confratelli ammalati. E’ qui che il poverello d’Assisi volle essere
portato in punto di morte. La festa del transito, che si celebra ogni anno il
tre ottobre, ricorda proprio questo momento saliente della vita del Santo.
ASSISI
E
LE SUE FESTE
La maggior parte delle manifestazioni cittadine sono legate alla vita
ed al ricordo di san Francesco. Sono feste che coinvolgono non solo la
popolazione locale ma anche migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte
del mondo.
OFFERTA
DELL’OLIO
Nei primi giorni di ottobre, ricorrenza della morte del Santo, c’è
la cerimonia DELL’OFFERTA DELL’OLIO per la
lampada posta sopra la tomba del Santo. Ogni anno l’olio viene donato da una
diversa regione italiana.
FESTA
DEL TRANSITO
Rievoca l’episodio del trasferimento di San Francesco, ormai in punto
di morte, fino alla basilica di Santa Maria degli Angeli:
PERDONO
DI ASSISI
E’ la festa che richiama maggiormente la cristianità: ci si reca
alla Porziuncola per ottenere L’INDULGENZA PLENARIA,
concessa da Papa Onorio III°, vale a dire la remissione di tutti i peccati
per coloro che si recano in quel luogo nel periodo che va dal 31 luglio al 2
agosto.
FESTA
DEL VOTO
Si ricorda il 22 giugno, a
San Damiano, la vittoria ottenuta da Santa chiara sui saraceni tramite
l’esposizione dell’ostensorio. La manifestazione è solenne e suggestiva
perché consiste in un lungo corteo che vede sfilare religiosi e soldati nei
costumi del tempo lungo tutte le vie di Assisi che, per l’occasione è
illuminata dalle fiaccole.
FESTA
DEL RITORNO
Dedicata ancora una volta a San Francesco, del quale rievoca il ritorno
alla sua città mediante una suggestiva processione a cavallo.
FESTA
DELLA CORDA PIA
Vede sfilare i frati con la corda al collo in segno di penitenza,
durante la processione del VENERDI’ SANTO
che si snoda lungo le strade illuminate da una lunga fiaccolata e percorse da
gente incappucciata, con la testa cinta da una corona di spine al pari di Gesù
e reggente una pesante croce di legno.
FESTA
DEL CALENDIMAGGIO
Questa non ha carattere religioso, ma è ugualmente conosciuta ed
apprezzata sia dalla popolazione che dai turisti. E’ una festa di
antichissima origine, legata ai riti della fertilità della terra. Si tratta
di una serie di canti, di balli e di sfilate in costume che si protraggono
nella notte tra l’ultimo giorno di aprile e il primo di maggio.
MARCIA
DELLA PACE
L’annuale marcia PERUGIA – ASSISI rappresenta un momento di grande rilievo sociale e civile ed una prepotente affermazione dei valori della convivenza tra i popoli. Così pure per gli incontri tra i rappresentanti delle maggiori religioni del mondo che, incontrandosi ad Assisi, riaffermano e diffondono lo spirito ecumenico che è stato proprio di San Francesco.
TESTO
1
SONO
IN CLASSE MA IL MIO PENSIERO VA NELLA CITTA’ DI ASSISI
Mentre
la maestra spiega la lezione io penso alla città di Assisi. Con nostalgia
ricordo le meravigliose chiese adornate da stupendi dipinti di Giotto e
Cimabue.
Mi ritrovo in chiesa all’altare maggiore di Santa Maria degli Angeli,
dove noi bambini riceviamo per la seconda volta l’Eucarestia tutti insieme e
nell’altro altare un matrimonio: cosa strana non si sente nemmeno il minimo
rumore.
La maestra arrabbiata mi chiama e cerco di essere attenta, ma dopo poco
mi ritrovo in San Damiano, una chiesetta piccola ma deliziosa. Piove, ma non
rinunciamo a completare la visita.
-
Chiara attenta! - Urla la maestra.
Scuoto
un po’ la testa; la maestra scrive alla lavagna e i miei compagni però
guardano la cartellina del viaggio d’istruzione, anche loro con aria
nostalgica.
Come
avrei voluto tornare ad una settimana fa!
Classe IV B
TESTO
2
SONO IN CLASSE MA IL MIO PENSIERO VA NELLA CITTA’ DI ASSISI
Mi
ritrovo in classe dopo il viaggio d’istruzione ad Assisi. Il mio pensiero va
a Santa Maria degli angeli,
dove
tutti quanti insieme abbiamo rifatto per la seconda volta la
comunione.
Ecco
la maestra , mi richiama e il mio pensiero su Assisi svanisce, ma per pochi
attimi, perché subito ripenso alla basilica di San Francesco a quella chiesa
bellissima con tanti affreschi, a quel
luogo silenzioso e di preghiera.
Per
la seconda volta sento la voce della maestra e in un istante cerco di essere
attenta alla lezione. Dopo un attimo mi ritrovo nelle stradine di assisi,
pulitissime e strettissime, ma abbellite da stupendi fiori e da un verde
spettacolare.
Penso
alla Chiesa di Santa Chiara, piccola ma splendida, alla stupenda chiesa di San
Damiano e ai due crocifissi dalle espressioni coinvolgenti.
Per
una terza volta la maestra mi richiama e mi invita ad eseguire il compito che
sinceramente non so cosa sia.
Vorrei
tanto ritornarci in questi luoghi. E’ stata un’esperienza veramente
indimenticabile.
Marina
Procaccini
Classe IV B
TESTO
3
SONO
IN CLASSE MA IL MIO PENSIERO VA NELLA CITTA’ DI ASSISI
Sono
in classe e mentre la maestra spiega una nuova lezione io vado col pensiero
ancora una volta nella città di Assisi, nel suo verde, nella sua arte, nella
sua storia.
Le
meravigliose chiese con affreschi
di Giotto e Cimabue sono sempre davanti ai miei occhi.
Fingo
di ascoltare la maestra ma nelle
mie orecchie ascolto le guardie che continuamente esclamano:” Silenzio!”
Ora
sono davanti alla chiesa superiore di S. Francesco dove è realizzato un
“Tau” con erba.
Sono
distratta. La maestra mi richiama; non posso più continuare a distrarmi ma
ancora una volta mi rivedo in albergo, a pranzo, a cena, in treno …Riuscirò
ad essere attenta oggi?
Marrone Maria Pia
Classe
IV B
FOTO