Enciclopedia storico-nobiliare italiana, del March. Vittorio Spreti, 1928-1936
"ARMA: Di rosso, al destrocherio armato al naturale, movente dal lato sinistro dello scudo, ed impugnante una mazza d'oro, in palo, col capo d'azzurro, all'aquila, coronata di nero." |
DIMORA: Roma.
Di questa famiglia, originaria di Cesena, dove fin dal secolo XIII primeggiava tra le piu' potenti e battagliere stirpi di parte ghibellina, fanno frequente ricordo i cronisti e storici di Romagna, assegnandole a capostipite un Raulo che nel 1275, dopo la vittoria dei Forlivesi sui Cesenati, era alla testa dei fuoriusciti rientrati onorevolmente in patria, e che nel 1298 fu' nominato Capitano del popolo in Forli' quando vi troinfarono i Ghibellini. Suo figlio GHERARDO, passato per ambiziose mire d'egemonia al partito guelfo, n'ebbe in premio per se' l'alto ufficio della Pretura in patria e la carica di Podesta' e Capitano con pieni poteri pel suo congiunto MAZZOLINO, suscitando le gelosie e le vendette degli altri capi de' ghibellini che nel 1306, li facevano bandire da Forli' e nell'anno seguente anche da Cesena. Consolidatasi poi la signora degli Ordelaffi su Forli' e Forlimpopoli (1307-1309), i Mazzolini come pegno della pacificazionefatta con loro si trasferirono in queste due citta', dove contrassero cospicui parentadi e dove si distinsero sempre come protagonosti di tutte le lotte faziose e di tutte le agitazioni politiche di quel tempestoso periodo. Nell'agosto del 1495, infatti, BERNARDO Mazzolini figura tra i cinque capi della congiura per l'assasinio di Giacomo FEO, barone del Re di Francia e Governatore degli stati di Ottaviano Riario e di Caterina Sforza.
Nei secoli successivi varii soggetti di questa stirpe si illustrarono nel campo delle scienze e della pubblica amministrazione: TOMMASO Mazzolini nei primi del secolo XVII acquisto' fama di medico valentissimo in Roma e, chiamato ad insegnare a Ravenna, vi mori' nel 1627. DOMENICO di Agostino, suo fratello, Vicario generale per la Santa Sede in patria, ebbe l'incarico di rappresentare la sua citta' presso il patriarca di Costantinopoli e Preside di Romagna (1642), e quindi presso il Cardinal Barberini Legato papale in Bologna e Ferrara. Lo storico Vecchiazzani registra i Mazzolini fra le trenta famiglie patrizie del primo ceto in Forlimpopoli, e FRANCESCO Mazzolini otteneva con Breve pontificio 6 Marzo 1782 la conferma della dignita' di Conte Palatino per la sua famiglia. Al ramo Forlivese dei Mazzolini, ascritto a quel patriziato civico per decreto 9 febbraio 1757 in persona di DOMENICO dottor di leggi, appartenero anche: CARLO Giudice del Principato di Monaco, Uditore di Rota in Lucca, Luogotenente Civile della Legazione di Romagna, e quindi Uditore di Camera del Cardinale Piazza, Legato papale presso il Duca di Ferrara: LORENZO, monsignore, arcidiacono della Cattedrale di Forli'; GIORGIO, Governatore pontificio di Forlimpopoli e di Mendola; IPPOLITO (1814-1901), pittore valentissimo, ecc. Del ramo del surricordato DOMENICO di Agostino, trasferitosi in Roma nei primi del secolo XVIII, merita particolare ricordo GIOVANNI di Giuseppe che ebbe un ruolo importantissimo nelle imprese guerresche di Re Giocchino Murat, e da lui discendono i rappresentanti attuali del ramo dei Mazzolini divenuto romano, a cui appartengono, QUINTO, di Cesare, di Quinto, colonnello Aiutante di Campo onorario del Re, Console di S.M., ora presso il Ministero degli Esteri, e i fratelli di lui rag. ANTONIO, col. RUGGERO e dott. SERAFINO, Ministro Plenipot. d'Italia a Montevideo.
Il predetto col. dott. QUINTO, di Cesare, per il suo valore di soldato in guerra e per le benemerenze acquistate in difficili e delicate missioni all'estero, ha con R.D. 13 Marzo 1934 ottenuta la concessione del Titolo di Conte, gia' tradizionalmente attribuito alla sua famiglia, con trasmissibilita' in linea e per ordine di primogenitura.
La famiglia e' iscritta nel Libro d'Oro della Nob. Ital. col titolo di Conte (mpr.). in virtu' del R.D. di Concess. 13 marzo 1934 in persona di QUINTO, di Cesare, di Quinto."
g.d.a.v. [Giustiniano degli Azzi Vitelleschi]