sab 13
Larnaca
dom 14
zona Agia Napa
ITINERARIO
vai alle info!
lun 15
zona Agia Napa

mar 16
da Capo Greco a Arsos

mer 17
paesini interni e costa sud
gio 18
da Paphos a Kritou Terra

ven 19
Capo Lara e Drouseia
sab 20
zona Polis
dom 21
Capo Lara
lun 22
i Troodos e Nicosia
mar 23
Nord CY - Kyrenia e Karpasia
mer 24
Nord CY - Karpasia e Salamis
gio 25
le due Nicosie
ven 26
da Nicosia a Kalavasos
sab 27
zona Agia Napa
guarda la cartina!

sabato 13 agosto 2005 (torna a itinerario)

Stanotte dormito e senza alcuna levataccia raggiunto con calma l’aeroporto di Malpensa attraversando una Brianza deserta e con un’aria di settembre. Eravamo i primi al check-in quindi con un aereo intero a disposizione ho chiesto un posto dal finestrino il più possibile lontano dall’ala e la hostess per incompetenza totale mi ha dato quello sull’uscita di emergenza e quindi in pienissima ala. Ovvio mi sono arrabbiatissima soprattutto perché ero arrivata così presto! Allora chiedendo e dicendo che avremmo fatto reclamo, il capo scalo prima ha detto che l’aereo era tutto pieno, poi quando tutti erano saliti ci ha detto ‘eccezionalmente vi do la classe business’, yeah!!! E così mi sono stragoduta il viaggio. Avevo un bellissimo posto in 3° fila ben davanti a ala e motore, poi il sedile era largo e con tanto spazio davanti e poi avevamo anche tutto il trattamento della business che costa almeno il doppio! Un aperitivo con due tartine al salmone e formaggio e le noccioline. E un pranzone, con contenitori in porcellana e posate in metallo: ho scelto un bel trancio di salmone con verdure cotte, poi c’era un ottimo prosciutto affumicato con insalata, del formaggio con l’uva, una pasta al miele e pistacchio con il caffé. Il volo è stato super tranquillo, visto gli Appennini, la costa delle Marche con addirittura gli stabilimenti balneari; prima del Gargano l’aereo ha girato e poi ho visto delle isole greche, un po’ di Peloponneso e bene Patrasso e il nuovo ponte sullo stretto. Era sereno ma con una densa foschia, poi altre isolette e perfettamente Santorini! E Cipro dalla penisola di Akamas ai monti verdi dell’interno con paesini qua e là e meno foschia. Virato su Larnaca e visto la gente che faceva il bagno! Con la business sorpresina finale, siamo stati i primi a scendere e il pullman ha caricato solo noi 9 ed è partito, e così niente coda al controllo passaporti. Proprio divertente! Giù dall’aereo un’aria calda e umida e nel giro di 3 ore avevo già i capelli a ricci sconvolti. Ad attenderci un signore col cartello col nostro nome ci ha consegnato la macchina per i prossimi 14 giorni: una Opel Corsa azzurra con 21.000 km e in ottimo stato…peccato che si guidi a sinistra. Ma anche qui le strade erano vuote, meglio così! Arrivati in albergo, l’unico già prenotato dall’Italia, e usciti a fare un giro. Così mi sono resa conto di Larnaca che nel complesso è brutta con palazzoni in cemento senz’arte né parte, però abbiamo trovato qualche stradina con casettine basse e qualcuna con caratteristici terrazzi con un tetto sopra, bella la chiesa di San Lazzaro, in pietra con porticati e una piazza restaurata. Prima in una moschea con minareto gli uomini erano dentro a pregare con un imam che mi sembrava parlasse in arabo. E poi Larnaca ha un lungomare con una spiaggia di sabbia e ombrelloni, pedonale e con bar e snack ristoranti turistici dietro a palazzoni. Certo uno non viene a Cipro per andare al mare qui, ma almeno è una zona tranquilla. Preso un gelato e mangiato sulla spiaggia dove alcuni facevano il bagno notturno, suppongo che il mare sia caldo. E’ strano che Cipro è Asia però è nella Comunità, fa l’effetto di un paese di mezzo, un po’ europeo, un po’ mediorientale, e anche un po’ Sardegna (città un po’ come Sassari).


Santorini!

atterraggio a Larnaca

chiesa di San Lazzaro

 

domenica 14 agosto 2005 Capo Greco(torna a itinerario)

Non c’erano molti bar aperti in città comunque fatto colazione in un bar turistico lungo la spiaggia. Qui l’influenza degli inglesi o i molti nordici fanno sì che ci sia molto junk food tipo colazioni all’inglese con salsiccia e uova, patatine, roba fritta…preso la cosa più semplice: cappuccino e pane tostato con marmellatina. Poi entrati nella chiesa di San Lazzaro con un retro altare in oro e varie icone che la gente passava a baciare. Per entrare bisognava mettersi una specie di pareo. Caricate le valigie siamo partiti alla volta di Agia Napa, abbiamo fatto qualche tentativo per camere ma dato che era tutto pieno non abbiamo perso altro tempo e deciso di ritornare a Larnaca dove si trova e che con l’autostrada dista sui 40 minuti. Agia Napa è il regno dei turisti e del kitch e della vita notturna. Fatto il nostro primo bagno a Nissi Beach che come foto col suo istmo di sabbia mi ha attirato a visitare questa zona di Cipro che a giudicare dalla guida non era un gran ché. L’acqua era piacevolissima e calda, si entra senza aver freddo. La gente qui traboccava e sulla spiaggia casino e baretti con musica assordante. Però una volta al largo era trasparentissima e color verde acqua con sabbia bianca e basta tutto sotto. Dopo un lunghissimo bagno preso una patata con formaggio e mais per pranzo. Poi andati oltre fino a Capo Greco che invece è un posto tranquillo con pochissima gente, scogli ma facile ingresso in un mare sempre super trasparente e liscio come l’olio perché il vento viene protetto dal capo, con la maschera fatto super nuotata! Proprio l’ideale! E l’acqua calda permette di fare bagni lunghi! Per tornare a Larnaca preso delle stradine all’interno per vedere se i paesi avevano per caso camere, ma nulla, non un singolo hotel. Alla sera cenato in un ottimo libanese con tanti ‘antipasti’: l’hommos, il taboulè senza cuscus, il falafel, delle tartine di carne, lo yoghurt con l’olio e l’origano, una salsina alle noci cotte nel pomodoro, tutto stuzzicante e senz’aglio.

 

lunedì 15 agosto 2005 (torna a itinerario)

Fatto colazione in un bar frequentato anche dai locali: cappuccino e dolce al miele e pistacchio. Poi con l’autostrada raggiunto velocemente l’area di Agia Napa e fermati a vedere vari accessi al mare, fatto 2 bagni nell’ultima spiaggetta prima del confine turco, acqua sempre nitida e calma. Da lì si vedevano anche i grattacieloni bianchi di Famagosta. La costa qui è rocciosa con scogli bassi bassi oppure ci sono le spiagge di sabbia fine. Oggi il tempo ancora più bello con aria nitida e sempre tra i 30 e i 34 gradi. Poi visitato Protaras, mangiato una patata e fatto una lunga passeggiata sulla spiaggia. Anche qui la costa brutta vista con una serie di palazzoni dei resort e tanta gente ma il mare fantastico, super azzurro come un’enorme piscina. E in fondo nella spiaggia di Nausicaa davanti al Blue Village, un resort un po’ più tranquillo, fatto un altro bagno in un’acqua da Maldive, con sabbia sotto e acqua subito un po’ profonda, rinfrescati e relax! Poi delle grotte marine a ovest di Capo Greco, in pratica delle alte scogliere simili alle Aran ma molto più basse, e qui dei ragazzi si divertivano a buttarvisi. E infine tornati al nostro Capo Greco, fatto altri 2 stupendissimi bagni e poi visto la luce del tramonto coricati sugli scogli dove Dario si è anche addormentato. Cenato a Larnaca in un ristorantino gestito forse da inglesi: pollo con salsa di mele, zafferano, riso e verdure. Buono ma non particolare come quello di ieri sera.


Arco di roccia vicino a Capo Greco

 

martedì 16 agosto 2005 (torna a itinerario)

Il tempo, inutile dirlo, è sempre bello stabile. Oggi altra giornata intensa riassumibile in 3 parole: mare, cultura e tradizioni. Per prima cosa guidato la nostra cinquantina di km e andati a fare un bel bagno snorkelling a Capo Greco. Non c’era nessuno, solo una barca a vela che aveva passato la notte, gli scogli e il mare privati. Di questo capo, oltre al mare protetto e trasparentissimo, la cosa che più mi piace è che alle spalle non ci sono edifici, solo qualche arbusto. Senza fretta siamo ripartiti, fermati ad Agia Napa a cambiare i soldi con una lunga fila in banca. Nel frattempo ho visto il turistame del posto; tutti inglesi, negozi di souvenir e accalappiatori per i giri in barca a Capo Greco e Famagosta. Poi autostrada, nel brullo, con villaggi di cubotti ogni tanto e fermati a Governor’s Beach dove fatto un bel bagno. L’acqua è trasparente ma la sabbia più scura quindi non il colore Maldive di ieri. Oltre alla sabbia roccioni bianchi e qualche ‘scogliera’ tipo Dover. Molta meno gente e sopr. no villaggi turistici alle spalle. Pranzato in un ristorante panoramico con vista mare e fresco: provato moussaka e pasticcio di maccheroni ma troppissima besciamelle e contorno di patate fritte. Oltrepassato Limassol che è la seconda città di Cipro e con tanti palazzi piuttosto squallidi o hotel enormi. Visitato sito di Amatus di cui non si conservava molto. Poi castello di Kolossi, quadrato, con stanze con camino e merletti in cima. E infine il sito romano di Kourion, molto grande, in cima a un colle e ben organizzato con tetti in legno e telo a coprire alcuni mosaici e reperti. C’erano le case, le terme, il foro, resti di chiese, colonne…e super la posizione panoramica sul mare blu subito sotto, il sole picchiava ma il vento fortissimo. Questo è un sito che non ci si dimentica! Scesi sotto il sito e fatto un bagno tra le onde; va bene una volta ma più divertente il bagno snorkelling nell’acqua limpida. Poi ci siamo addentrati per la fitta rete di strade e trovato da dormire in un carinissimo alberghino con le travi a vista nel tranquillissimo paesino di Arsos. Abbiamo dovuto guidare per dei vicoli strettissimi in salita! Ormai buio, verso le 8 siamo riusciti e tutto un altro mondo rispetto ad Agia Napa, qui non c’è un’auto in giro, la gente sta seduta nei vicoletti davanti a casa o sotto pergolati nei loro cortiletti e chiacchera, la luna spuntava sopra i tetti e si sta facendo piena, trovato fin qualche vecchietto che non parlava inglese. Molte case sono distrutte, segno che molti, credo giovani, l’hanno abbandonato. E’ comunque uno dei non molti paesi con strutture dove dormire. L’unico ristorante era in un paese accanto ma non avevamo voglia di riprendere la macchina allora ci siamo seduti nel caffè centrale accanto alla chiesa dove si ritrovano e passano le giornate i vecchietti del paese e qui cenato con pane, pomodori, formaggio e olivine + gelato. Proprio bello essere qui!


Governor's Beach

Kourion

Kourion

Kourion

 



il ricco pergolato del caffè


al caffè ad Arsos


l'interno del caffè ad Arsos

mercoledì 17 agosto 2005 (torna a itinerario)

Dormito benissimo al fresco e col silenzio più totale. Fatto colazione nel caffè di ieri sera sotto un fitto e ombreggiante pergolato di vite con grappoloni pendenti che sembrano finti! Assaggiato il caffè locale che è come quello greco, sa un po’ di liquerizia e lascia uno spesso fondo melmoso, poi preso pane, pomodori e halloumi, un formaggio un po’ salato e a posto per tutto il giorno. Fatto un po’ di foto alle case in pietra, ai vicoletti e agli uomini al caffè. Poi visitato altri 2 paesi molto carini: Vouni e Lofou, entrambi addossati al fianco di una collina e con casette in pietra con i caratteristici terrazzini col tetto. Per le vie nessuno, si vede che stanno in casa o gli uomini nei caffè. C’erano anche anforone in terracotta giganti che magari un tempo servivano per l’acqua, le olive, il vino? Il paesaggio all’interno è leggermente ondulato e abbastanza brullo con alberelli o coltivazioni ogni tanto. Arrivati al mare, bello il faraglione di Petra Tou Romou dove abbiamo fatto anche il bagno nell’acqua protetta dal vento. Poi altro bagno nella Baia di Pissouri ma acqua torbida per via del vento, quindi solo sguazzino. Oggi quindi primo assaggio dell’interno che esploreremo ancora e dove ci sono pochissimi turisti che qui a Cipro più che mai stanno impacchettati nei vari resort. Ora sono a Pafos, all’estremità del lungomare, di fronte alla fortezza e il sole è appena tramontato (ore 19:30). Adesso andiamo a mangiare! Provato la pizza, sembra quella americana. Un casino la vita notturna, un sacco di ristoranti e di gente tipo Rimini.




Vouni


Vouni



in mezzo alla strada...


Lofou

Vouni

gatto curioso

vietta a Vouni

Petra tou Romou

 

giovedì 18 agosto 2005 (torna a itinerario)

Altra giornata metà archeologica, metà di mare. Alle 8, ancora quasi soli, visitato la zona archeologica di Paphos con resti di ville romane e bellissimi mosaici col mare sullo sfondo e un cielo super blu brillante. L’ora ideale per visitare un sito! Prima fatto ottima colazione in una bakery con cappuccino e biscottini aromatici e dolcini al miele e pistacchio. Poi visitato una chiesina del ‘600 in pietra, Agia Kiriaki, costruita su una basilica paleocristiana con pavimenti a mosaico. Poi un curioso santuario sotterraneo con una fonte d’acqua in fondo a una scala. E infine le tombe dei re che erano antiche tombe di epoca greca, anche queste sul mare. Una sembrava le chiese sotterranee di Lalibela in Etiopia. Paphos è la prima città dove abbiamo fatto le code, uno stop al grande supermercato Papaiani per bibite e yoghurt. Poi saliti fino al monastero di San Neofito, che ha delle grotte dove abitava l’eremita che sono tutte affrescate con scene della vita di Gesù. Da lì al paese di Letimbu che come tutti i paesi dell’interno sembra disabitato e quindi è stata come una caccia al tesoro trovare la chiesettina di Ag. Kiriakos del 12° sec. La seconda parte della giornata: primo bagno a Coral Bay, troppo turistica con rumorose barche per banane, parapendio…Poi iniziata l’esplorazione della penisola di Akamas dove la strada principale è ripio pieno di buche e infatti si vedono soprattutto jeep. Però finalmente è una penisola incontaminata, argentierosa e senza nessuna costruzione. E vengono in pochi proprio perché più inaccessibile. Fatto un bel bagno tranquillo nella spiaggia lato nord del Capo Lara dove nidificano le tartarughe. Acqua trasparente e tutta sabbia beige. Imboccato poi una strada super ripida e panoramica sull’Akamas che per fortuna era anche cementata e arrivati a un paesino – Inia – in cima a un monte, sui 700 m. e da cui si vedono i due lati della penisola. Subito temperatura più bassa di alcuni gradi. Essendo alta stagione i non numerosi hotel apartments del paese erano completi; scesi 5 minuti più sotto in un paesino piccolino, Kritou Terra, e con un po’ di fatica trovato finalmente la nostra camera. Il fatto è che c’era un hotel apts dove si vedeva chiaramente che le camere erano libere ma non c’era assolutamente nessuno a cui chiedere. Per fortuna c’era giusto una camera occupata da una famigliola che ci ha aiutati; nel micro bar del paese di una stanza un vecchietto ci ha accompagnato verso l’alloggio ‘To Komatzi’ e fortuna vuole che sulla strada incontrassimo 2 tipi, greci ma che vivevano a Cipro e forse venivano sempre lì in vacanza perché lui è riuscito a telefonare alla donna delle pulizie che ci ha dato una camera! Che giro, però tutti gentili e disponibili, ci è andata bene. E l’abbiamo preso per 3 notti. Poi già col buio andati al ristorante a Drouseia, preso della carne alla griglia ma c’era ben poco da mangiare! Luna quasi piena brillantissima e temperatura arrivata a 17,5° C! Incredibile!

Paphos

mosaici a Paphos

Agia Kiriaki

le tombe dei re

le tombe dei re

la nostra auto!

San Neofito

 

venerdì 19 agosto 2005 (torna a itinerario)

In 15 minuti dal nostro paesino scesi a Polis, fatto colazione, cambiato i soldi che qui vanno via velocemente! E fatto benzina. Comprato anche tè, nescafè e biscotti per fare colazione in camera. Poi saliti a Inia e ridiscesi a Lara, meno male che avevamo fatto la strada in senso opposto, altrimenti mai ce la saremmo sognata. Divertente che abbiamo incrociato 6 jeep peppi che salivano ‘in spedizione’ mentre noi eravamo totalmente liberi con la nostra macchinina. Prima esplorato la spiaggia sud di Capo Lara con un po’ di onde ma ideale per una lunga passeggiata prima sulla sabbia e poi sugli scogli del promontorio finale. Qui sembravano un po’ i Burren irlandesi, vi si infrangevano le onde che avevano fin scavato degli archi nella roccia e dei ‘tombini’, dei buchi che arrivavano fin sotto al mare. Poi andati nella spiaggia lato nord e abbiamo passato un intero pomeriggio di relax tra bagni, uno anche con la maschera, nel mare qui calmo con solo qualche onda dolce, e riposo seduti nell’unica ombra della spiaggia sotto un cespuglione sporgente. Fa effetto trovare una zona ancora così intatta dopo gli sconci e il casino in gran parte di Cipro! Alla sera cenato bene in un ristorante sempre a Drouseia in un cortiletto interno. Finalmente provato il tipico mezè, tanti antipasti sia vegetali che di carne, buono! : yoghurt denso bianco, del grano cotto con del pomodoro, il pane pita con l’halloumi alla griglia, olive e foglie cotte, fegato (non toccato), humus, patatine fritte (proprio immancabili), una salsina rosa di gambero, insalata con lattuga, pomodoro, feta e menta, un dolcissimo melone bianco e l’ouzo. In più avevamo preso una zuppa, trovata per la prima volta, ottima, di grano e yoghurt. Prima di tornare in camera fermati in una zona senza luci lungo la strada e fotografato la luna con lo zoom digitale. Brillantissima, piena, e si vedono anche i crateri nella foto!

 

 


Capo Lara


nido di tartaruga

 

sabato 20 agosto 2005 (torna a itinerario)

Siamo in viaggio da una settimana, ne abbiamo ancora una intera, e ne abbiamo fatto di cose! Il nostro paesino è di un tranquillo, non si sente un’auto per tutta la notte e, strano, neanche i grilli, quindi silenzio assoluto. Le pochissime persone che si vedono sono vecchietti. I nostri vicini se ne stanno tutto il giorno nel cortile porticato, bel relax rispetto ai rumori di Larnaca. Abbiamo bevuto tè e mangiato biscotti sul tavolo da picnic davanti alla nostra camera. Poi andati a vedere un’antica chiesina vicina e fatto anche foto suonando le campane! Comprato una brioche al formaggio e una alla mela dal fornaio di Polis, poi primo bel bagno alla spiaggia di Asprokremos dove il mare era un olio e essendoci i ciottoli l’acqua nitida; anche qui poca gente e acqua calda perfetta! In questo momento sono poco dopo i bagni di Afrodite in una spiaggetta di ciottoli TUTTA per noi! E in più abbiamo trovato anche l’ombra dello scoglio alle spalle. Infatti dietro la costa è alta, di roccia, terra e qualche pino, davanti l’acqua è liscissima e c’è di fronte un isolotto con una croce in cima dove prima eravamo arrivati a nuoto con un bel bagno nell’ acqua trasparente! Qui in zona belle vedute su acqua verde, prima fatto un po’ di foto. Con la digitale non ho più la sorpresa al ritorno di vedere le foto perché le guardo subito ma è proprio una bella macchina! Fantastico aver trovato una spiaggetta personale e così bella qui: i turisti stanno tutti in massa! A proposito, la maggior parte di turisti è inglese, pochissimi italiani, francesi e tedeschi, qualche olandese. Ecco la nostra baietta!: ----- e dove si sente solo il rumorino appena appena delle ondine. Verso le 5 venuti rafficoni di vento ma innocui perché a riva sempre calmo. Ci siamo rifermati alla spiaggia di Asprokremos per un’altra nuotatona nell’acqua fredda per via delle correnti. Cena: insalata mista con dolci pomodori – rinfrescante - omelette e cuscus con tsatsiki. Qualche nuvola arrivava dal mare ma poi si dissolveva, quasi un effetto San Francisco. Stasera i nostri vicini di alloggio sono partiti, quindi abbiamo l’intero posto tutto per noi nella tranquillità più totale!


colazione al 'To Komatzi'

din don!
mare a ovest di Polis

 

domenica 21 agosto 2005 (torna a itinerario)

In questo momento sono al tavolone in legno da picnic al freschetto del patio davanti alla nostra stanza. Abbiamo fatto una tranquilla colazione con tè alla cannella e biscotti, ci si sta d’incanto, proprio break dallo stress di Milano. Oggi comunque andiamo ancora tutto il giorno a Capo Lara e stasera dormiamo a Drouseia dove abbiamo già prenotato una camera; saremmo stati anche qui ma impossibile comunicare con qualcuno per richiederlo!…Abbiamo deciso proprio bene di restare ancora un giorno; goduta in pieno la spiaggia incontaminata. Prima fatto un giro sul suo promontorio e guardato le onde infrangersi con grande forza sugli scogli con schizzoni e spume bianche. Oggi infatti, anche se non c’era vento, c’erano le onde che però nella nostra spiaggia arrivavano dolci e così abbiamo fatto 5 divertenti bagni nel ‘parco acquatico’; non erano mai alte da sommergerti e il mare restava limpido. La sabbia qui è morbidissima; camminato fino in fondo dove c’erano i pannelli illustrativi sulle tartarughe, alcune tartarughine in un acquario che a fine agosto verranno liberate e alcuni nidi portati qui da spiagge turistiche come Coral Bay. Siamo stati all’ombra del nostro cespuglio, l’unico, e fatto anche relax oltre ai bagni. Il mare deve essere particolarmente pulito perché non c’è una singola costruzione a perdita d’occhio e dietro solo dune e cespugli. Ogni nido di tartaruga ha circa 80 uova e sono poche ormai le zone nel Mediterraneo dove nascono. In mezzora sulla nostra stradina panoramica e vuota arrivati a Drouseia che è a 630 metri. Giornata super bella ma non poteva finire meglio. Il Sappho Manor House dove alloggiamo è carinissimo e la stanza ha un suo stile rustico elegante. Il soffitto a travi e cannette, i mobili in legno scuro: l’armadio, un tavolino tondo vicino alla TV, un tavolo con sedie in legno e paglia, i comodini con belle lampade, un tavolino con lo specchio e sotto lo sgabellino per specchiarsi, un bel letto comodo; l’angolo cucinino, il pavimento in pietra; tutto curato (anche dei bei pizzi bianchi sui mobili) e pulitissimo, e c’è anche una piscinetta! E a notte solo 28 cyp! Il ristorante è a 30 secondi da qui, stasera abbiamo cenato strabenissimo: zuppa di grano e yoghurt, moussaka-super delicata, con ragù morbido e aromatico, patata, melanzana, uno stratino di besciamelle e gli aromi alla cannella della moussaka!!, e poi un melone bianco dolcissimissimo e succoso, sembrava un dolce, il tutto nel ristorantino silenzioso, in un patio con 3 enormi alberi di limone e fiori, temperatura ideale!
Capo Lara

 


Sappho Manor House, Drouseia



Sappho Manor House, Drouseia

 


sui Troodos
lunedì 22 agosto 2005 (torna a itinerario)

Una bella dormita, colazione in camera, poi foto alla camera, all’hotel da dentro e da fuori. Poi giornata intera all’interno e non sul mare, prima una sosta dal fornaio di Polis per il nostro pranzo. Da questo lato sui monti ci sono molti più alberi che dall’altro e intere zone di pini profumati e nessuna costruzione. Fatto belle strade con pochissimo traffico! Stavros tis Psokas: una vecchia stazione forestale, poi la Valle dei Cedri con cedri con le foglie piatte a cappello, Monastero di Kikkos dove incredibilmente si raggruppavano tutti i turisti venutici in gita: grande e del tutto accurato con colorati affreschi, però è stato ricostruito dall’ ‘800 in poi. La chiesa di Ayios Ioannis Lambadhistis invece era chiusa, fatto un giro attorno ma niente affreschi. Era ricoperta da un tetto spiovente che c’era anche in un’altra bella chiesina, sempre patrimonio Unesco: Arkhangelos Mihail, invece aperta e affrescata. Alcuni paesini sembravano più poveri perché con tetti in lamiera, ne abbiamo attraversato uno dove non c’era un’anima viva! Il monastero di Troditissa che abbiamo raggiunto con una piccola deviazione non era visibile ai non ortodossi. Poi raggiunto la vetta del Monte Olimpo, 1952 m., 3 skilift, istallazioni militari, la vista era un po’ foschiosa ma la cosa più bella erano i pini e l’aria fresca, 23°C con sole forte! Basta un monte ma anche i Ciprioti possono scappare dal caldo. In poco più di un’ora raggiunto la piana di Nicosia; non si vedevano hotel in vista come nelle altre grandi città sul mare ma per fortuna trovato per caso un alberghetto al centro. Ci siamo poi informati al confine e si può andare senza problemi nella parte turca comprando un’assicurazione extra e si può dormire anche di là, al contrario di quanto diceva l’ambasciata e l’Ente del Turismo. Cena: insalatona e pita, poi gelato. La via centrale pedonale potrebbe essere Sassari. Da lontano la città tutta bianca, si vede che ha negozi e servizi da città.

Arkhangelos Mihail

 


monastero di Kikkos

 


in cima al Mt. Olimpo, 1952 m.

 

martedì 23 agosto 2005 (torna a itinerario)

Fatto super colazione in una pasticceria i cui dolcetti si vedevano fin dalla finestra dell’albergo! Scoperto che quelli di pasta sfoglia che pensavo intrisi di miele in realtà sono imbevuti di sciroppo fatto con burro e zucchero. Preso anche delle paste salate per il pranzo. Poi avremo impiegato più di mezzora per trovare il check point tra le due Cipro, l’unico passaggio per auto nell’isola e non minimamente segnalato. Lì abbiamo fatto l’assicurazione auto per 3 giorni (12 cyp) e completato il modulino per l’immigrazione, non c’era nessuna coda e in poco siamo entrati nella ‘Repubblica turca di Cipro del Nord’, che il sud non considera e il resto del mondo, eccetto la Turchia, non riconosce. Nicosia turca ha edifici più sparsi e le scritte non più in greco ma in turco. Visitato un curioso castello medievale, St. Hilarion, abbarbicato su un cucuzzolo della catena montuosa che attraversa la parte nord. Prima si è dovuti passare per una strada controllata dai militari turchi dove non ci si poteva né fermare, né fare foto, peccato perché avrei ripreso il castello nella sua veduta d’insieme. Inoltre si esercitavano a sparare e i colpi si sentivano forti. Il castello ha tante torrette, sale, la chiesetta, la cisterna…saliti fino a 736 m. e da là in alto si vedeva sotto tutta Kyrenia e il mare davanti, peccato che la foschia era tanta! Questi monti sono scoscesi e con rocce, non arrotondati come i Troodos. Poi scesi a Kyrenia, prelevato dal bancomat le lire turche che vanno a milioni ma per comodità hanno tolto 6 zeri dalle banconote. C’è un porticciolo con un lungo molo e dei ristoranti ma la cosa più bella è una grande fortezza veneziana con larghe mura, un cortile centrale e alcune sale. Visto anche la nave più antica del mondo, di 2300 anni fa, in legno, affondata di fronte al porto con il suo carico di anfore. Per il resto Kyrenia è una città moderna con palazzetti bianchi e alcune villette in periferia. A 6 km visitato l’abbazia di Bellapais dove si sono conservate le sue arcate gotiche, il refettorio, il chiostro centrale. Anche questa in posizione panoramica con vista sulla costa e sul mare. Poi proseguito verso est, e via via la presenza umana scompariva, non senza una serie di villaggi a cubotti abbandonati in diversi stadi. Non ho visto quasi mai spiagge ma scogli bassi o ciottoloni, il mare liscio e pulito. La strada è diventata uno stradolino stretto ed è risalita parecchio, tutta nel bosco profumato di pinetti e abbiamo raggiunto il castello di Kantara verso le 5:30, l’ora ideale per visitarlo senza morire di caldo e in assoluta solitudine. E’ più piccolo dell’altro ma in posizine super suggestiva su un cucuzzolo con uno splendido panorama sulla penisola di Karpasia col mare dai due lati e la verde foresta proprio sotto, sul lato nord, mentre il sud brullo. Alle spalle il mare che brillava. Proprio piaciuto! Siamo scesi e andati avanti verso la punta della penisola, attraversato alcuni paesini con le mucche e il loro odore proprio al centro dell’abitato, le case tenute male, le donne turche col velo in testa e le vecchiettine non più in nero ma con stracci informi e colorati, le chiese trasformate in moschee o delle moschee nuove. Per di più entrando nei paesi la strada principale si biforcava ed era difficile seguirla. Prima del buio arrivati a destinazione, l’Hotel Theresa a Agios Tirsos. La stanza è semplice e non di charme bensì basica, ma pulita. E’ proprio sul mare e non c’è rumore. Cenato nel suo ristorante: 2 tranci di pesce spada o tonno con patatine, insalata e tanti piattini di mezè. Visto la luna sorgere dal mare, la via lattea e tutte le stelle! Si vede che non è un posto turistico perché gli hotel sono scarsissimi, meglio così perchè così resta incontaminato il posto. Poi per raggiungere Cipro del Nord, o si fa come noi, o bisogna passare per forza dalla Turchia; inoltre con la divisione dell’isola un sacco di hotel a Famagosta sono entrati nella zona cuscinetto e sono dovuti essere abbandonati. Però ben contenta di essere passata di qui così completato il giro di Cipro e vedo zone che forse prima che Cipro sud entrasse nella Comunità Eu, mi sarebbe stato più difficile conoscere.


Turchia e Cipro del Nord


Castello di St. Hilarion


St. Hilarion e Kyrenia


moschea a Kyrenia


Kyrenia

dal castello di Kantara

abbazia di Bellapais

la penisola Karpasia

 

 


Toxhefra!


gli unici altri turisti!



Salamis

mercoledì 24 agosto 2005 (torna a itinerario)

Dopo colazione esplorato la parte finale della penisola di Karpasia che quanto al mare è la più bella. Nel lato nord trovato una spiaggetta fantastica, probabilmente quella di Toxhefra, da noi denominata la spiaggia delle caprette perché se ne è avvicinato un gruppetto e dall’alto, invece che persone, erano le caprette a guardarci. C’eravamo solo io e Dario, la spiaggia era un po’ più in basso della strada ( di ripio per max 2 km) e in un’insenatura che rendeva il mare ancora più liscio. L’acqua pulitissima e totalmente cristallina e con sabbia sotto. Si toccava a lungo. E calda come sempre. Un mare così perfetto sembra incredibile che in un’isola con così tanti turisti non venga frequentato! Fatto un sacco di foto alle trasparenze dell’acqua e goduto il bagno. Poi andati a un’altra spiaggia dal lato sud della penisola. Prima attraversato il paese di Dipkarpaz, il principale della zona e ultimo, sempre case sparse con annesso spazio per animali. La Golden Beach, Nangomi, è lunga 5 km e larga, tutta di bella sabbia con dune, pochissima gente e un mare un po’ più profondo ma pulito e senza un’alga; il bello è che alle spalle non c’è niente, speriamo che un posto così non lo rovinino come Protaras con albergoni. Altro bel bagno. Oggi tra i più bei bagni fatti a Cipro! Poi arrivati fino al capo dove convergono i due lati della penisola. Solo qui c’erano però dei fastidiosissimi insettini neri grossi un millimetro che ti si attaccavano e facevano prudere, proprio strani. Pomeriggio andati con una strada rapida a Salamis e fatto una lunga camminata tra le rovine. Le terme: giganti e con muri alti ben conservati, il teatro, le strade e i resti di due grandi basiliche. Anche questo sito, come Kourion, è sul mare, c’è ancora da scavare un sacco e chissà quante cose si trovano. Dopo una doccia in un hotel apt passato la sera a Famagosta che è una città strana. Tutta la parte con grandi hotel è diventata zona cuscinetto, quindi tutto abbandonato da 30 anni e inaccessibile; sono quei palazzoni bianchi che ho fotografato dal lato greco. Poi c’è una zona centrale racchiusa da spesse mura veneziane conservate intatte. Qui ci sono un po’ di stradine tranquille con qualche negozietto e ristorante. Cena: un’insalatona. Curiosa una grande chiesa gotica come Notre Dame a cui è stato aggiunto un minareto ed è stata trasformata in moschea (con moquette, luci forti al neon, muezzin…)


Salamis

cattedrale moschea a Famagosta

sulle mura di Famagosta


la nostra spiaggetta personale!!

giovedì 25 agosto 2005 (torna a itinerario)

Arrivati a Nicosia non c’era un singolo cartello che indicasse il check point però ci siamo avvicinati a naso, poi abbiamo chiesto e l’abbiamo trovato. No code. Ormai si può passare da un lato all’altro senza problemi. Assicurare l’auto per il lato nord 2 settimane costa circa 25 cyp. Abbiamo parcheggiato nel nostro posticino vicino al confine a piedi, riattraversato e visitato Nicosia Nord che ha alcune chiese gotiche trasformate in moschea, un vecchio caravanserraglio restaurato, stradine strette con casette spesso decadute, qualche negozio da cui uscivano i tipici odori orientali di spezie. Tutto il confine ha case abbandonate e con ancora i sacchi di sabbia sui terrazzi. C’è solo il Goethe Institut che è rimasto funzionante in una casettina carina nella zona cuscinetto. Il Ledra Palace, un grande hotel, è diventato alloggio per le Nazioni Unite. Poi passati a Nicosia sud, visto il museo di Cipro con resti, oggetti e statue dalle origini di Cipro, molti trovati nei siti archeologici che abbiamo visitato. Nicosia Sud ha stradine meno polverose, alle 4 era ancora deserta per negozi chiusi. Anche qui visto alcune chiese, poi ripreso dei pasticcini biscottini nel fornaio dell’altro giorno e andati a un grande supermercato, Alfa-Mega: loukoumi, bottiglie di vino, olio, salatini, quaderni. E, avendolo già prenotato, alloggiato in una ‘casa di campagna’ a Kalavasos, paesino vicino a Governor’s Beach. Sempre belle le esperienze nei paesini, anche qui tranquillo, una grande camera con le travi, una cucinina attrezzata più grossa della nostra di Seregno e un terrazzino con tanta bouganvillea rosa. Cenato in una stradina senza traffico subito sotto: aromaticissime e morbide dolmades, moussaka, insalata, houmus, olive, yoghurt con cetrioli…e poi frutta: pesche, melone, uva e fichi!
Nicosia nord


venditore di aglio

Nicosia nord

l'interno della moschea

porta a Nicosia sud

 

venerdì 26 agosto 2005 (torna a itinerario)

Gli ultimi 2 giorni non gironzoliamo più ma relax al mare. Chiamando in anticipo trovato camera ad Agia Napa, andati subito a Protaras e sistemati nei lettini sotto l’ombrellone del Nausicaa Resort. Fatto tanti splendidi bagni nella ‘piscina’ naturale lì sotto: a parte la visuale hotel di Protaras, mare perfetto, caldo, acqua cristallina color Maldive, tutta sabbia sotto…e poi trasferiti a Capo Greco per altre 2 magnifiche snorkellate, quando sono partite le barcacce delle escursioni (una invadente con musica da discoteca a tutto volume) in acqua c’eravamo solo noi 2. A un passo dalle folle qui nessuno! E rimane sempre protetto dalla baietta. Cena da Pizza Hut dato che il luogo non è certo adatto ai mezè! C’è anche il Luna Park con una specie di fionda che ti catapulta stra-altissimo e veloce in alto per poi lasciarti in caduta libera.

il nostro appartamento a Kalavasos

 

sabato 27 agosto 2005 (torna a itinerario)

Fino all’ultimo istante tempo splendido a Cipro: sole e caldo per 14 giorni! Mentre in Italia è brutto e ci sono state alluvioni già ora. Visto il monastero di Agia Napa, unica cosa storica in un posto sconciato e poi restati fino alle 3:30 nella fantastica piscinetta del Nausicaa Resort a Protaras. Goduto i bagni e non smetteva mai di sorprendere il colore e la trasparenza dell’acqua. Eravamo lì all’inizio del viaggio, la differenza dopo 14 giorni: siamo super abbronzati..e conosciamo l’intera isola. Riassumendo si puo’ dividere in 3: la parte stra turistica, quella incontaminata e quella dei paesini…Volo regolare, con bel posto dal finestrino lontano dall’ala; peccato che era buio, però visto bene il Ponte di Patrasso, un lungo tramonto rosso, Napoli e la Penisola Sorrentina. A Mi 18° C e pioggia!


il monastero di Agia Napa

ultimo super bagno!

Protaras