Spiritualitą
Le popolazioni che con la
miseria, la disoccupazione, l'analfabetismo, la disgregazione dei nuclei
familiari causata dall'emigrazione,
trovano ancora l'ultimo rifugio nel devozione religiosa, in particolare alla
Madonna, da cui si attendono protezione per il raccolto e per gli animali,
e soccorso per le loro precarie condizioni economiche.
Dappertutto in Calabria si trovano santuari dedicati alla Madonna, a Pentilia
Policastro, a Gimigliano, a isola Capo Rizzuto, a Seminara, a Schiavonea di
Corigliano,
a Cerchiara, a Cassano, sul Pollino, la cui Madonna vede ogni anno giungere
migliaia di pellegrini calabresi.
Al culto delle madonna fa riscontro quello dei santi patroni, nelle cui feste
ricorrono elementi magico-relegiosi di varia natura,
mediterraneo-pagani da una parte,e cristiani dall'altra.
In occasione di tali ricorrenze, specialmente di S. Antonio da Padova e S.
Francesco da Paola, i bambini sono vestiti a festa con la
divisa del santo, e a lui consacrati, e tutti i fedeli toccano l'effigie con le
mani, o con un panno che viene fatto passare, poi,
all'occorrenza, sugli organi malati del corpo;molti indossano l'abitino x tenere
lontano il malocchio e gli spiriti del male.
La profonda fede religiosa che anima le popolazioni calabresi si manifesta
particolarmente durante i riti della settimana santa che hanno luogo
in tutti i paesi. Le processioni delle vare costituiscono il momento centrale e
di maggiore aggregazione di tutta la settimana santa.
Le pił interessanti sono la processione del Cristo morto di Nocera Terinese
continuamente interrotta dal sopraggiungere improvviso dei flaggellanti