I monti

Montagne tra i mari: bisogna ricordare che il territorio della Calabria è in prevalenza montuoso
(il Pollino, la Sila, l'Aspromonte, le Serre) per il 42%, collinare per il 49% e il rimanente 9% è classificato come pianura
(Piana di Gioia Tauro, di Sibari e di Lamezia Terme).
Le montagne: il massiccio del Pollino è di natura calcareo-dolomitica con fenomeni di carsismo superficiale,
geograficamente il Pollino segna il confine (a nord) con la Basilicata.
Nel massiccio del Pollino il monte più alto (anche di tutta la Calabria) è la Serra Dolcedorme con i suoi 2267 metri e il Pollino
con i suoi 2248 metri, dal 1991 il gran parte del massiccio è diventato Parco Nazionale del Pollino. La Sila più che una catena di montagne è un variegato altopiano con montagne che arrivano massimo a 1928 metri
del monte Botte Donato, dove è possibile trovare immense distese di boschi, laghi, cascate che solcano i monti
e navigano verso il mare, cime che degradano dolcemente e vette che formano naturali balconi che offrono una vista panoramica indimenticabile.
La Sila è divisa in Sila Grande, Sila Greca e Sila Piccola, al suo interno è stato istituito nel lontano 1968
il quinto dei parchi nazionali dopo quelli d'Abruzzo, Gran Paradiso, Stelvio e Circeo.
Allora il parco era denominato Parco Nazionale dell Calabria,
dal 1997 è diventato Parco Nazionale della Sila.
L'Aspromonte è l'ultima propaggine montuosa dell'Appennino Calabrese e della penisola italiana.
Il massiccio dell'Aspromonte è una montagna che nonostante il clima arido in estate è ricca di vegetazione
soprattutto lungo i profondi valloni (fiumare) ma anche sui pendii che portano fino alla cima più alta
del Monte Moltalto che sfiora i 2.000 metri.
Dal 1994 il massiccio è diventato Parco Nazionale dell'Aspromonte dove l'area protetta si estende su 78.500
ettari e 36 comuni coinvolti.

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