Scrittore e Poeta

Racconti dauni e poesie 

I miei giorni (di) versi

Un prete per Noemi

Mario Gravina  nato ad Orta Nova (Foggia) vive a Roma. Di origine contadina si trasferisce, all'età di  diciannove anni, nella capitale dove inizia gli studi. Diplomatosi nel Classico, si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia.

Nel 1983 cura l'antologia poetica "Fogli Sparsi" (prefazione di M. Luisa Spaziani); nel 1984 "Racconti Diversi"; nel 1986 "Preghiere e poesie per la pace" (prefazione di Mons. Clemente Riva); nel 1988 pubblica "Racconti Dauni e poesie"; nel 1992 "Le stagioni della vita"; nel 1994 "Racconti sotto l'Ulivo"; nel  1996 "I miei giorni (di) Versi" e nell'anno 2000 "Un prete per Noemi".
Ha ricevuto Riconoscimenti e Premi Letterari.
Nel Concorso "Lettere d'Amore" ad iniziativa del quotidiano "La Repubblica" per "Grinzane Cavour" il suo racconto "La lettera del minatore" è stato pubblicato sul settimanale dello stesso giornale "Il Venerdì" del 5 maggio 1995. 

e-mail: gravina_m@tin.it  -  mariogravina@libero.it  

Poesie
ediz. Icaro

Il ricavato della vendita di questo libro sarà devoluto per l'assistenza ai Meninos de Rua - Istituto Secolare delle Serve di Gesù Sacerdote ( Riberao Preto - S. Paulo - Brasile )

Non è un limone che spremi

goccia a goccia la poesia

in momenti gioiosi o sofferti

odiati o amati ma

Giorni (di) Versi

vissuti con amore.

Romanzo
pag. 295 - Narratori Icaro

Con scheda interna per giudizio del Lettore

La casuale lettura di una pagina di un vecchio diario dedicata al tema della chiamata di Abramo riaccende prepotentemente in Loris il dilemma della sua sopita e mai domata vocazione al sacerdozio, da tempo obbliata ad un bivio spartiacque tra una vita laica ed una religiosa. Loris comprende di non poter ulteriormente rimandare la scelta definitiva, quale che sia, per dare una valenza e uno spessore alle sue certezze e perplessità. Scrive, così, il romanzo "Un Prete per Noemi", intingendo la penna nello scuro inchiostro di un amore agiato, senza infingimenti né reticenze.
Egli narra di Ilario, un quarantenne contemplativo, inseparabile dal suo breviario, prete più di quanto si possa esserlo, che decide di prendersi una vacanza in una isolata casa di montagna, ospite della famiglia della vecchia ed ammalata Noemi, costretta da tempo in un letto. Nasce tra i due, complice la famiglia di lei, una confidenza che ha tutti i crismi di una reciproca confessione ricca di intrecci e di suspense. Allo stesso tempo è l'inizio di un difficile viaggio in quella terra di nessuno dove la sacralità della vocazione convive e si fonda con la dignità e la complessità della vita laica, acuita da un tenero amore sbocciato nel silenzio partecipe della montagna. 
La meraviglia popolare ai miracoli e le minuzie del quotidiano fanno da cornice a questa insolita e, per certi versi, drammatica "chiamata di Abramo", segnata da grandi storie di semplice umanità.
L'autore, Mario Gravina, profondo conoscitore dell'animo umano, ha sapientemente orchestrato una riflessione intimistica sul tema della vocazione, che non lascia spazio a fraintendimenti né ai laici né ai religiosi.

               Salvatore Cassarino

150 haiku
pag. 136 - Edizioni Empirìa

Con breve commento da parte dell'Autore

Quando il "virus" dell'amore per la natura, per i suoi colori, i suoi odori, la sua luce penetra nell'anima, non c'è altro antidoto che rivelarlo attraverso la creazione artistica.
L'autore di questo libro ha cercato di trasmettere tutto ciò tramite la forma poetica dell'haiku. 
Per comprendere la grazia, la dolcezza, il sapore di ogni haiku, occorre rallentare il tempo, lasciare uno spazio, creare un intervallo, far silenzio tra una poesia e l'altra.  (M.G.)

1

Vol d'aquilone -
nel vento i miei sogni
filo sottile

133

Scorgo un falco
veloce al mattino
di chi l'anima?