Associazione Culturale "I SenzaNome" -  Roma
Editrice della Rivista di Letteratura, Arte, Cinema e Cultura "Spiragli"

  

Archivio Artistico-Letterario:  SCRITTORI

 

 Mario Cardinali

    Scrittore

 

Biografia

Sono nato a Perugia il 5 Giugno 1949, nei pressi del vecchio feltrificio, ora demolito. In cucina avevamo una stufa di terracotta funzionante a carbone, un lavandino di graniglia. La mia camera guardava la fabbrica di feltro e la punta di un campanile, quello di S. Giuliana.
All'età di 5 anni andai a vivere da mio nonno, a Solomeo, una decina di chilometri da Perugia, in una casa adibita ora a circolo del paese. Ringrazierò sempre mio padre e mia madre per avermi fatto conoscere luoghi che non possono rivelare altro che poesia. 
L'aula della prima elementare era nel castello medioevale, sopra l'antico forno del paese, riscaldata d'inverno dalla cottura del pane. Di quell'epoca ricordo una decina di amici, tra maschi e femmine, e resteranno sempre a me cari, per tutta la vita. Ricordo anche la fisionomia di un centinaio di paesani, con cui ritengo sia possibile narrare la storia del mondo interio. I lineamenti, le espressioni, le filosofie imperiture di queste cento facce e non più, possono benissimo diventare i protagonisti rappresentativi dell'universo, accanto a una decina di luoghi di quel magico paesaggio medioevale umbro, che ne fa da sfondo. Per tre anni ho effettuato il tragitto tra Solomeo e Perugia, durante le scuole medie inferiori, spostandomi ora attaccato alla lambretta di mio padre, nelle giornate migliori, con un mezzo di linea, seguendo un buon tratto di strada polverosa. La morte di mio nonno fu il preludio al ritorno definitivo a Perugia. La città mi apparve inverosimile e lontana. Un pomeriggio camminai per più di quattro ore, per ritrovarmi quasi sempre a girare nello stesso posto. Il '68 giunse nell'anno della maturità e dell'iscrizione all'Università. Gli studi universitari, compiuti a Bologna, mi preparano alla Laurea in Ingegneria, consentendomi di effettuare un po' di libera professione accanto all'attività di insegnamento.
La "
Città Segreta" è il mio secondo romanzo, dopo la pubblicazione,avvenuta nell'agosto del 1996, del volume intitolato "Il cappotto azzurro", quadro campagnolo ambientato sulle colline attorno a Perugia e al Lago Trasimeno.

Romanzo
con disegni dell'autore
pag. 270 - Edizioni Guerra

 

DALLA PREFAZIONE

"Fu nei banchi delle superiori che pensai al passato come ad un qualcosa che potesse essere rivisto (...) Il pensare ad un'immagine passata come ad un'immagine presente per chi si trova ad una certa distanza da noi, ha tenuto occupata la mia mente per anni, trovando conforto solo con la scrittura del presente romanzo"

L'ARTICOLO Opera interessante, di stile antico seppur moderno, che accompagna il lettore nel viaggio che il protagonista Dario fa, alla ricerca di un volto perduto, quello della donna che lo fece innamorare di sé, che lui però non conosce.
I siti nascosti di una città segreta, quella sotterranea, nascosta forse dalla stessa città in cui si vive e si lavora, s'incontrano altre vite ed altre genti. La città ricca di mura, di tesori e di camminamenti antichi, scoperti per caso, che sanno d'altri tempi, d'altre storie, d'altri valori, forse più leggenda che realtà, che pure forte richiamo emanano tra quei luoghi naturali - aree pianeggianti e sabbiose, invase da laghi e da canali, nel distretto vallivo del Delta del Po - teatro dell'intera vicenda, quasi comparse essenziali dei personaggi stessi. Bruna, Stella Pietracastana, il vecchio barbone, mente intelligente e geniale, i due cercatori di tesori, losche ed avide figure, il sindaco, gli amici di Dario che nelle prime pagine del libro si chiedono se sia più inebriante il profumo della rosa o della ginestra... Tutti affiancano Dario nel suo viaggio, tutti sono a conoscenza della sua originale teoria, quella per cui "la storia vive, il passato non muore (...) Si è solo spostato nel tempo ma è ancora vivo, come quando lasciò la nostra terra". 
Un romanzo dal sapore indefinibile, che assume il senso ed il carattere di un ritorno alla natura, alla memoria di sé e della terra d'origine, alla storia stessa del mondo e della civiltà umana. Michela Albanese

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