Silloge
poetica pag. 36 - Quaderni letterari Serie I
Poeti
Osserva
Francesco Nigro Imperiale: “ (…) Franco Bazzarelli, dai "Soliloqui
infiniti" ed ormai "Stanco", canta l'AMORE,
disegna il SILENZIO, racconta i "frammenti di luce che sciupano
il tempo" (…) ”.
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L'ARTICOLO
LA VOCE POETICA
DEL SUD Un
amanteano canta il fuoco dell’anima
L’uomo,
la natura ed il tempo, con il sorgere del sole “sul palmo della
vita”, con “l’aria maestra che scaltra riconduce il gioco
dell’infanzia”, con il silenzio
della notte” e “verdeggianti
ombre”
su “abbracci di luna”. Questi i temi trattati da
Franco Bazzarelli,
noto poeta di Amantea, nella silloge Il fuoco dell’Anima
(Quaderni
letterari, Poesia Prima, Serie I Poeti, editoriale progetto 2000), che racchiude, fra le altre pregevoli
liriche, anche “Quando non ci sarai”, vincitrice del 1°
premio assoluto del Concorso Letterario Nazionale di Poesia “San
Bernardo 2003”, ormai alla sua V edizione. Protagonista della poesia
è una figura umana, non definita, ma che forse si può identificare con
la persona cara della “madre”, spesso ispiratrice dei versi più
belli: Quando non ci sarai/ raccoglierò i petali/ di fiori
coltivati/ dalle tue mani stanche./ Saluterò i giorni/ che scorreranno
mesti/ per non averti accanto./ E per la prima volta/ ascolterò in
silenzio/ il tuo “gran parlare”. Tra i numerosi recensori del
poeta - prof. Vincenzo Napolillo, prof. Vincenzo Segreti, dott. Gaetano
Marchese, assessore alla cultura Bruno Pino, prof. Pino Stella, prof.
Francesco Ruggiero, Orazio Tanelli, Antonio Furgiuele - anche il
fondatore del concorso “San Bernardo”, il prof. Francesco Nigro
Imperiale, che nel presentare la silloge ben asserisce, cogliendo le
peculiarità proprie dell’autore, che il Bazzarelli modella, scolpisce
o dipinge il verso con individualità creativa. Le trenta liriche son
segno immediato d’una scrittura viva di “calda vita”, che parla di
meditazione e di un’anima ripiegata su se stessa, a guardare dentro di
sé, sì, ma con un palpito forte di attenzione verso la coscienza ed i
suoi moti. Un percorso personalissimo ed interiore, che dice
chiaramente, inoltre, che è tempo. È tempo/ di volgere altrove/ lo
sguardo, per sapere/ se esistono uomini veri/ su quest’immenso suolo.
È tempo, oramai,/ di dare una voce:/ che riguarda ogni cuore/ che
risveglia ogni spirito/ che riporta speranza. Le parole del poeta
sono attualissime, oggi più che mai: le ultime cronache sono il
tracciato di una società che forse ancora non si è ritrovata, e che
continua a vivere gli stessi drammi, che paiono ripetersi
all’infinito, senza mai cessare, però, di ricercare quella voce di
speranza e di spiritualità di cui si ode ancora l’eco.
Albanese
Michela, L'Attualità - Marzo 2004
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