In
Rete : Valeria
D'Arbela
|
|
Pittori, Fotografi, Grafici... Spazio dedicato all'arte pittorica, grafica e fotografica |
Archivio
In Rete : Pittori Rina Fistetto Scenografo Bozzettista ed Esecutore (Pittore ) Valeria D'Arbela Pittrice, Scrittrice
|
L'arte è un dono della natura tanti sono i motivi che la frenano ma la natura ha il suo corso... trova sempre il modo per manifestarsi F. G.
Dalla Pittura al Disegno alla Fotografia... (...)
L'illusione del colore può nascere da un semplice gioco di sfumature in
tutti i toni del grigio. E siamo abituati a questa illusione:
l'accettiamo ogni giorno guardando una fotografia o un film in
"bianco e nero". Ammettiamo perfettamente che sullo schermo un
viso possa essere grigio. Abbiamo persino creduto di cogliere tutta una
gamma di colori quando Greta Garbo cambiava abito in Ninočka;
abbiamo visto il rosso del sangue, che, pure, non era che una macchia
scura, in Scarface ! L'illusione nasce dalla luce, da quella che
si dovrebbe sempre chiamare "lanterna magica". Il bianco
della carta, il nero del carboncino operano la medesima magia. Catturano
la luce, creano la sensazione del rilievo e del modellato: come se tutti
i colori si riassumessero in un uno solo. Michelangelo
disegnava a piombaggine su carta bianca il rilievo delle statue che poi
realizzava in marmo bianco di Carrara. Il tratto nero rifletteva la luce
con diversi gradi di intensità ripresi poi nel marmo. È uno
dei primissimi gesti del pittore e del disegnatore: giocare con le ombre
e con le luci, disporre toni in una sola tinta per cogliere ogni
sfumatura, per produrre una forma senza necessariamente cercarne
anzitutto il contorno. Un gioco al quale si sono infinite volte prestati
Odilon Redon e Paul Cèzanne. (...)
La prima fotografia (1822), purtroppo perduta, era una natura morta,
tema pittorico che, attraverso l'ordine e la semplicità della sua
composizione, illustrava magistralmente la gerarchia dei valori dal
riflesso più chiaro all'ombra più profonda. E la scienza del valore,
che gli incisori applicavano laboriosamente secondo una pratica
ancestrale, veniva attuata dalla fotografia con la semplice esposizione
di una lastra d'argento alla luce solare od artificiale. ( "FARE ARTE " - Fabbri Editore )
Non
c'è via più sicura
ma non c'è contatto G.F.
|