Sez. di Rakib

I Dj

Il disc jockey, o più comunemente DJ, è un intrattenitore che si occupa di mixare musica trasmessa in un ambiente, selezionando (a seconda del suo stile, delle occasioni e dei gusti del pubblico) brani musicali di vario genere attraverso la tecnica del mixaggio (in inglese mix, miscelazione) in modo da unire in sequenza più tracce provenienti da supporti musicali come il disco in vinile, il CD o più di recente il computer e quindi files audio (come ad esempio quelli in formato mp3), in modo da ottenere un unico flusso musicale che risulti piacevole all'ascoltatore.

L'attività svolta dal Disc Jockey al fine di creare mix di suoni in maniera limpida è definita con il termine inglese DJing, attività che richiede conoscenze teorico-pratiche di carattere musicale ed elettronico.

Il mix o miscelazione consiste nel miscelare brani in sequenza e senza brusche variazioni di tempo al fine di creare un flusso sonoro continuo, a favore del pubblico sulla pista da ballo.

Per poter effettuare il mixaggio un DJ ha essenzialmente bisogno di una strumentazione professionale adatta che prende il nome di consolle o regia audio. La consolle per DJ è principalmente composta da due giradischi con controllo di velocità del brano (detto pitch control), un mixer audio a due o più canali, una cuffia in funzione di preascolto del disco successivo ed eventualmente un microfono per fare animazione. Ovviamente la consolle va poi connessa ad un impianto di due o più diffusori stereo (o più comunemente casse acustiche) le quali necessitano di un amplificatore audio (oggi sono disponibili sul mercato anche casse acustiche preamplificate ossia con amplificatore interno). Per poter ascoltare la musica in uscita, e quindi controllare il mixaggio, il DJ si serve di un diffusore acustico detto studio monitor o in ogni caso della cuffia stereo. Alcuni DJ preferiscono la "Cassa spia", una cassa posta nell'immediata destra o sinistra, al fine di seguire al meglio le fasi del mixaggio.





Il mixaggio

La tecnica del mixaggio si basa fondamentalmente sull'allineamento dei battiti per minuto (bpm) fra due brani diversi. Al fine di eseguire questa operazione, il DJ aumenta o diminuisce la velocità del disco in preascolto in cuffia (il pitch). Il primo DJ che utilizzò questa tecnica fu Francis Grasso, DJ americano degli anni '70. In precedenza, i dj erano dei selector più che dei veri e propri disc jockey, non vi era tecnica e la loro bravura era individuata nella selezione musicale unita al controllo degli equalizzatori, e, per i più fantasiosi come David Mancuso, unita al controllo delle luci e dell'aria condizionata.

Per riuscire a mettere "a tempo" due brani quando la differenza di bpm si fa sentire (un piccolo scarto è difficilmente evitabile), il dj ricorre al bending ovvero all'azione di aumentare e diminuire la velocità del brano spingendo o opponendo resistenza alla rotazione del disco (processo similare nei CDJ) per ottenere una variazione estemporanea del bpm. In fase di miscelazione inoltre, grazie al mixer, è possibile livellare i volumi e le frequenze per armonizzare acusticamente il mix e dare un ulteriore tocco di creatività.