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Gli angeli non hanno scarpe

 

da Fuochi

di Marguerite Yourcenar

 

dedicato a Vassilissia

 

con  giuseppe asaro e grazia ragnini

le allieve del Laboratorio di Limosa viviana faiola, cati giannelli, monia valeriano, maria teresa uccisero / collaborazione scenica e coreografica  giuseppe asaro  / consulenza disegno luci  gianni staropoli / collaborazione alle scenografie illia boccia / voce recitante valérie pilia  / assistente regia  roberta costantini / drammaturgia e regia  enrico forte

 

 

Gli angeli non hanno scarpe nasce dall’ombra di presenze morose: frammenti dal cinema di Anghelopoulos (...molto spesso mi capita di scoprire con orrore e sollievo che non credo più a niente... allora ritorno al mio corpo, la sola cosa che mi ricorda che sono viva...), suggestioni da Paradzanov, le immagini di Salomè e Giuditta… Ma, soprattutto, nasce dalla prosa d’amore di Marguerite Yourcenar: un diario che raccoglie i ‘pensieri’ isolati nati da una crisi passionale della grande scrittrice del secolo appena andato.

 

Qui si parla dell’amore, a volte puro e scandaloso, dell’ossessione sentimentale e carnale, dell’amore totale che s’impone alla vittima come malattia e insieme come vocazione: un’infezione da passione, un desiderio inebriante e un gusto dell’impossibile, per ricordarci che abitiamo il nostro corpo e che -nella sua assenza- restiamo lontani da noi stessi e vicini all’inferno del quotidiano tormento.

 

Le nostre esistenze sono costellate di amori impossibili che sono angeli senza scarpe: ci parlano dell’amore, se sia mai possibile, in ogni forma, con ogni speranza e disperazione. “L’unico vero orrore è di non servire. Non esistono amori sterili”. 

 

Tutto questo è Gli angeli… e anche meno: affioramenti di laconiche visioni, brandelli di luce, parole come briciole, schegge di memorie e di nuda vita (il matrimonio, il viaggio, il sogno, la seduzione, l’assenza). Di un corpo donato per dare e prendere una gioia qualsivoglia.

 

Uno spettacolo sull’amore, in ogni temporalità e consistenza, speranza e disillusione, disperazione e debolezza... (e.f.)

 

 

 

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