Le origini del Kung-Fu si perdono ai limiti della storia e della leggenda, il fatto che venisse insegnato solo tra maestro e discepoli, ci fà capire quanto questa arte marziale fosse tenuta in considerazione, venerata come il dono di un Dio, tramandata per millenni solo attraverso i Monaci Shaolin che ne' sono tuttora i custodi, e arrivata sugli schermi cinematografici in Europa e in Italia nel 1972 nel primo film di Bruce Lee con il titolo:"Dalla Cina con Furore".
Ma proseguiamo per ordine, le cronache del tempo narrano di un mitico combattimento sostenuto dall'Imperatore Huang Ti (vissuto attorno al 2600 a.C.) contro un demone cornuto di nome Ch'ih Yu che alla fine fu' sconfitto. Da questa leggendaria impresa venne ricavata una specie di festa popolare a sfondo religioso in cui tutti i partecipanti, divisi in due gruppi dovevano ricordare il leggendario combattimento dell'Imperatore, infatti il primo gruppo impersonava il demone Ch'ih Yu indossando elmi rituali provvisti di lunghe corna con le quali dovevano tentare di infilzare i partecipanti del secondo gruppo, i quali impersonavano la figura dell'Imperatore cercando di non farsi infilzare e sviluppando una rudimentale tecnica di autodifesa basata sulle parate a mani nude e senza armi.
Proprio durante il regno di Huang Ti cominciarono ad essere diffusi i primi codici dettati dai medici del tempo e basati appunto sul rafforzamento del corpo attraverso tecniche particolari di respirazione, il nome dato a questi esercizi era Cong Fu.
La storia del Kung-Fu
Da alcuni testi dell'epoca, sappiamo che durante la dinastia Chou(1100-250 a.C.) si sviluppo' una forma di combattimento senza armi a mani nude, nella saggezza di Kung Fu Tse(Confucio) e di Lao Tzu, quest'ultimo autore del Tao Te Ching, si puo' riscontrare la base di tutte le arti marziali che si svilupperanno in seguito, ma non possiamo dimenticare nemmeno l'importanza del medico Hua To che creò il codice degli esercizi per lo sviluppo del CH'I (potere interno) e dell' I (dominio mentale),questi esercizi si ispiravano a cinque animali che secondo Hua To definivano le possibilita' fisiche degli uomini: l'Orso, la Gru, il Cervo, la Scimmia, la Tigre.
Lo stile moderno del Kung-Fu
Il Kung-Fu ebbe notevole diffusione durante il periodo dei tre regni ad opera di Kwoon Yee.
Pero' solo con Ta Mo e nel sud della Cina possiamo dare una data certa alla nascita ufficiale del Kung-Fu come lo conosciamo oggi.
Ta Mo, conosciuto come Bodhidharma, si perde nella leggenda, si narrava che fosse il figlio di Sugandha, un potente re indiano, e che avesse ricevuto in dono l'arte del Kung-Fu da un grande maestro, il leggendario Prajnatra.
Ta Mo era arrivato in Cina per diffondere il Bhuddismo ma fu cacciato dall'Imperatore Liang Wu Ti.
Assieme ad alcuni seguaci, si rifugio' nel Monastero di Shaolin, situato nella provincia di Honan, qui cominciò ad insegnare attraverso estenuanti esercizi fisici e mentali le tecniche apprese dal suo maestro, creo' una serie di 18 esercizi per la disciplina fisica da cui derivarono le successive arti della boxe cinese.
La prima scuola di Kung-Fu
Durante il decimo secolo venne creata la prima scuola ufficiale di Kung-Fu ad opera di un generale dell'esercito imperiale, il loro metodo di combattimento si basava sulla potenza dei pugni sferrati con una traiettoria rettilinea, questa arte sopravvive ancora oggi e viene chiamata "Hsing i".
Piu' tardi, un discepolo di Kung Fu Tse(Confucio), creo' un nuovo sistema di combattimento, restando impressionato di fronte ad un serpente e una gru che non riusciva a catturarlo, era nato il moderno T'ai chi ch'uan, la piu' importante e temuta tra le arti marziali del tempo, ma questo causo' una profonda frattura interna tra la scuola "dura" di Ta Mo e quella "morbida" di
Chan San Feng.
Fu' proprio durante questi disordini interni che la gente comune venne a conoscenza di queste arti marziali uniche al mondo, col progressivo rifugiarsi nei monasteri per sfuggire alle persecuzioni, il resto del mondo conobbe le potenza e la saggezza sprigionate da queste due discipline psicofisiche, che ormai non potevano piu' essere nascoste.
La distruzione di un mito
Nel diciassettesino secolo sotto la dinastia Ming, vennero codificati 170 movimenti che erano contenuti a loro volta in cinque stili diversi tra loro: la Tigre, il Dragone, la Gru, il Leopardo, il Serpente.
Durante l'invasione dei Manchu nel 1662 venne distrutto il tempio di Shaolin per mano dell'Imperatore K'ang Hsi, con la distruzione del tempio di Shaolin, inizia la volgarizzazione del Kung-Fu, non e' piu' un'arte ma viene usato da tutti non per difesa personale, ma per offesa verso gli altri, e' in questo periodo che nascono le scuole della boxe cinese da cui escono il moderno kung-fu e altre arti marziali.
Con la distruzione del tempio di Shaolin, si e' perso per sempre il vero kung-fu, anche se possiamo dire che sopravvive oggi in forma un po' diversa ma sempre affascinante, pur avendo perso i principi della filosofia di Confucio che lo hanno creato.