Domenica 30 Marzo 2025

 

 

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CARRO ARMATO:

IL CANTO DEL CIGNO?

La storia dei conflitti ci ha abituati a vedere il Carro Armato sotto quasi tutti i suoi punti di vista, propinatoci in maniera massiccia sia dai media, sia dalle riviste o dai siti specializzati.

Pertanto, almeno nelle linee consentite dal segreto militare, ci sono poche cose che non conosciamo riguardo a questo mezzo che mosse i suoi “primi passi” il 16 gennaio 1916 in Gran Bretagna.

Eppure è molto probabile che quella che vediamo “rotolare” oggi sui campi di battaglia degli attuali scenari sia l’ultima generazione a vedere la luce…vediamo perché.

   

Sviluppo della cellula

I costi di Ricerca / Sviluppo / Mantenimento operativo

Impiego operativo

 

Nato come si è già detto a circa metà della I Guerra Mondiale, il carro armato ha visto negli anni successivi tre macro-stadi di sviluppo principali:

 

1) il primo, che va dalla sua nascita all’inizio della Seconda Guerra mondiale;

2) il secondo, che copre i sei anni di quest’ultimo conflitto (i quali meritano uno stadio a parte, visto che in appena sei anni si passò dal Panzer I da 5.5 tonnellate al possente "Tigre Reale" da 68 tonnellate)

3) il terzo, che va dalla fine della Seconda Guerra mondiale ad oggi.

 

Tralasciando le svariate dottrine di impiego dei mezzi corazzati e i differenti dettami progettuali e realizzativi (in quanto non oggetto di questo studio), possiamo con una certa sicurezza affermare che è difficile prevedere al giorno d’oggi un ulteriore stadio di sviluppo degli attuali MBT (Main Battle Tank) cingolati e ciò per svariati motivi fondamentali, alcuni dei quali di certo sono:

 

a) Sviluppo della cellula vera e propria

b) I costi di ricerca / sviluppo (uniti a quelli di mantenimento operativo dei mezzi)

c) Impiego operativo in rapporto alle mutate situazioni del campo di battaglia

d) Livello di efficacia delle armi controcarro "Low Cost"

 

 

 

 

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