Bronzo per Alessandro Lambruschini nella prova a squadre nella giornata di Domenica 9 Ottobre 2006, l’olimpionico delle siepi italiane, e tornato a vestire i colori dell’Italia scrivendo pagine di storia dello sport.

Nonostante nella prima giornata di gare, nella prova individuale di Sabato, abbia sofferto per problemi di adattamento alla distanza, che ricordiamo era di 10 chilometri di corsa, 42 di bici e 5 chilometri conclusivi di corsa, l’olimpionico è riuscito a conquistare uno splendido decimo posto non troppo lontano dal podio, dato che negli ultimi metri gli atleti erano tutti in fila nelle ultime battute di gara . Nella prova del giorno dopo a squadre Lambruschini ha tirato fuori l’esperienza e la grinta che lo hanno distinto in passato, arrivando ad essere il più veloce nella zona cambio ed a colmare un buco di 50 metri che aveva ereditato dal primo frazionista il suo compagno di squadra, Alessio Picco, una saetta nella frazione di bici ed una volata nei mille metri conclusivi la sua frazione di corsa, permettono ad Alessandro Lambruschini di uscire a testa alta da questa esperienza europea, con l’Italia sul gradino più basso del podio dietro a Portogallo e Francia. Questa ennesima medaglia ci ha confessato la medaglia di bronzo alle olimpiadi d’Atlanta la metterò insieme alle altre, segno che il suo ritorno con la maglia azzurra oltre ad essere stato un segno tangibile dell’immensa voglia di fare sport di questo atleta, rappresenta anche un valore che è andato al di la della semplice scommessa con se stesso. Daniele Fiumara nella prova riservata alle categorie, ha perso il titolo europeo di un soffio. Il campione modenese ci ha rilasciato che prima della partenza avrebbe firmato qualsiasi cosa pur di arrivare vicino al podio, ma perdere l’oro ed il titolo di categoria a pochi passi dal traguardo, proprio non gli va giù. La prova di 10 chilometri di corsa è stata troppo dura per l’atleta, tanto da risultare, alla fine della prova di corsa, con un gap di oltre due minuti dai primi, partito nella frazione in bici ha cercato di esaltare quello che in questi mesi è risultato il suo unico punto di forza recuperando e mettendo dietro tutti, ma negli ultimi quattro chilometri degli oltre 42 da coprire forti crampi lo hanno fatto fermare, riuscito ad arrivare nella zona cambio con soli 20 secondi di vantaggio sui suoi avversari se lì è visti sfumare negli ultimi cinque chilometri della prova di corsa dove sì è trovato a combattere oltre che con gli avversari e le avverse condizioni atmosferiche anche con le gambe che non gli rispondevano, alla fine il suo è comunque un argento che lo ripaga di più di un anno passato tra riabilitazione e allenamenti per tornare ad essere l’atleta che era prima dell’incidente di un anno fa.

Luigi Esposito (Gino)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ottobre 9, 2006 22:13

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