Qui continua a occuparsi delle serie della Toei Doga, tra cui "Getta Robot" (1973) e Gaiking (1976), grazie ai quali inizia ad appassionarsi al movimento delle grandi masse, rappresentate dai robot. Nel 1977 fonda, insieme ad alcuni amici, lo Studio Z (da non confondere con lo studio di Araki, diventato "Araki productions" nel 1975) e cura l'animazione per Zambot 3 e Daitarn 3. Il regista Yoshiyuki Tomino gli lascia carta bianca e lui si scatena. In Daitarn 3, Kanada cura l'episodio "Il comandante Nero", con un' indimenticabile lotta tra i grattacieli ripresa da angolature che esasperano le prospettive, e arricchita da onomatopee da fumetto americano. Ancora di Kanada e' l'episodio 22, in cui vengono parodiati i simboli delle case di produzione hollywoodiane. Inconfondibili sono anche le sue soluzioni grafiche per i laser e i giochi di luce. Lo Studio Z ha vita breve, e si scioglie dopo 2 anni. Kanada diventa cosi' indipendente, e lo troviamo negli staff di "Yamato per sempre" (1980), "Adieu, Galaxy Express 999" (1981), di cui cura la sequenza della mostruosa regina Promesium. Nel corso degli anni Ottanta lavora a film di rilievo, come "Nausicaa", "Totoro" e "Akira", ma raramente come supervisore dell'animazione, forse a causa del suo stile troppo eccentrico. Ricordiamo,per completezza, che uno dei lavori più recenti al quale Kanada ha partecipato, è stato 3x3 Occhi III (il terzo episodio OAV) [ndGPA] Yoshinori Kanada fu senza dubbio un personaggio importante nella produzione di Zambot 3, perchè gli conferì un ulteriore tocco di drammaticità. Kanada, il cui incontro con Tomino avvenne proprio con questa serie, e' conosciuto per il suo stile deformato. Gli fu affidata per intero la definizione delle scene della 5a puntata, ma alla Sunrise rimasero sconvolti da quello che videro: colli deformati, figure dilatate allo spasimo, e l'apparizione di personaggi completamente estranei alla storia; Yoshikazu Yasuhiko era convinto che fosse stato assunto un ubriaco come disegnatore. L'interpretazione della puntata era talmente personale che lo stesso Tomino rimase perplesso di fronte a questo stile del tutto diverso dallo standard richiesto dalla Sunrise. Non decise pero' di espellere Kanada, bensì gli diede carta bianca! Nacque così quella fatidica quinta puntata, densa di spasimi, pianti, lotta. Tomino si accorse che Kanada non si accontentava di deformare i personaggi per divertimento, ma usava questa tecnica per evidenziare certe espressioni emotive, all'epoca ancora molto piatte nel campo dell'animazione televisiva. Kanada ha saputo rendere ancora più credibili i personaggi disegnati da Yasuhiko, regalando loro un'anima nuova. Se il personaggio soffre, questo sentimento non si limita alle semplici lacrime: il personaggio può anche ridere dal dolore. Quando i genitori di Kappei muoiono nello spazio, Kappei appunto non piange ma scoppia a ridere. Questo era uno dei tocchi magici di Kanada. YOSHINORI KANADA (animatore. Intervista rilasciata nel luglio 1982 ad "Animage". Opere principali: Daitarn 3, Birth, Don Chisciotte, Gotrinitron, Briger, collabora attualmente con Hayao Miyazaki) "La lavorazione di Zambot 3 e' stata molto importante perche' rappresenta il primo incontro tra me e Tomino. Mi ricordo che molti erano contrari alla mia partecipazione e non facevo altro che litigare con gli altri disegnatori [...] Oltre alle scene di combattimento, mi piace rendere vivo un personaggio, soprattutto se si tratta di un bambino. Quando vedo un personaggio molto giovane non posso resistere dal metterci qualcosa di particolare. In Zambot, secondo me, i personaggi disegnati da Yasuhiko erano fin troppo semplici. Per poterne estrapolare delle espressioni convincenti, ero costretto a manipolare la faccia a destra e a sinistra, cosa che sembra averlo urtato. I personaggi piu' semplici sono proprio quelli più difficili da trattare, ma danno anche la possibilita' di uno studio piu' vasto, Anche in "God Mars" ho trovato difficile disegnare un Takeru convincente. A me in fin dei conti non interessa come sia un personaggio, ma quali emozioni puo' esprimere..." In molti punti in Daitarn 3 e' riconoscibile la mano da sperimentatore accanito di Kanada. In particolare negli studi sulla luce, visibili ad esempio nei mille riverberi che accompagnano Banjo in alcune sequenze mitiche della serie (come quando chiama il Daitarn o nella sigla iniziale) e nel contrasto luce bianca / ombra dei combattimenti spaziali... |