Nuovo Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze
NOTE (Estratto)
Nelle bande di frequenze 0-150 kHz e 285-400 kHz possono operare sistemi di debole potenza di tipo induttivo. |
|||
7 |
(S5.64) |
Le stazioni del servizio fisso nelle bande attribuite a questo servizio tra 90 kHz e 148,5 kHz e le stazioni del servizio mobile nelle bande attribuite a questo servizio tra 110 kHz e 148,5 kHz possono utilizzare soltanto le classi di emissione A1A o F1B, A2C, A3C, F1C o F3C. In via eccezionale le stazioni del servizio mobile marittimo nelle bande tra 110 kHz e 148,5 kHz possono essere autorizzate ad effettuare emissioni nelle classi J2B o J7B. |
|
8 |
La banda di frequenze 135,7-137,8 kHz è anche attribuita al servizio di radioamatore con statuto di servizio secondario, in accordo con la raccomandazione CEPT/ERC/REC 62-01. La massima potenza equivalente irradiata (e.r.p.) dalle stazioni di radioamatore non può superare 1 W. |
||
27 |
(S5.120) |
In caso di calamità naturali il Ministero delle comunicazioni può utilizzare le bande di frequenze attribuite al servizio di radioamatore a 3,5 MHz, 7,0 MHz, 10,1 MHz, 14,0 MHz, 18,068 MHz, 21,0 MHz, 24,89 MHz e 144 MHz per comunicazioni internazionali relative ad operazioni di soccorso. |
|
35 |
(S5.138) |
L |
|
36 |
Frequenze delle bande 6.765-6.795 kHz, 13.553-13576 kHz, 40,66-40,70 MHz, 402-405 MHz, 433,05-434,79 MHz, 868-870 MHz, 5725-5875 MHz, 24-24,25 GHz, 61-61,5 GHz, 122-123 GHz e 244-246 GHz possono essere usate per applicazioni di debole potenza in accordo con la raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03. |
||
42 |
(S5.149) |
Nell'assegnare le frequenze alle stazioni degli altri servizi ai quali sono attribuite le bande seguenti: 13.360-13.410 kHz, 406,1-410,0 MHz, 1610,6-1613,8 MHz, 1.660-1.670 MHz, 22-22,50 GHz, 31,5-31,8 MHz, 42,5-43,5 GHz (ed in particolare nelle sottobande 42,77-42,87 GHz, 43,07-43,17 GHz e 43,37-43,47 GHz , ove vengono effettuate osservazioni di righe spettrali), 48,94-49,04 GHz, 71-74 GHz (ed in particolare nella sottobanda 72,77-72,91 GHz , ove vengono effettuate osservazioni di righe spettrali), 93,07-93,27 MHz, 97,88-98,08 GHz, 140,69-140,98 GHz, 144,68-144,98 GHz 145,45-145,75 GHz, 146,82-147,12 GHz e 261-275 GHz (ed in particolare nelle sottobande 265,64- 266,16 GHz, 267,34-267,86 GHz e 271,74-272,26 GHz, ove vengono effettuate osservazioni di righe spettrali), si deve cercare di adottare le misure praticamente possibili per evitare disturbi pregiudizievoli al servizio di radioastronomia. Le emissioni provenienti dallo spazio o dalle stazioni di aeromobile possono essere fonti di disturbi al servizio di radioastronomia. |
|
43 |
(S5.150) |
Le bande di frequenze 13.553-13.567 kHz (frequenza centrale 13.560 kHz), 26.957-27.283 kHz (frequenza centrale 27.120 kHz), 40,66-40,70 MHz (frequenza centrale 40,68 MHz), 2.400-2.500 MHz (frequenza centrale 2.450 MHz), 5.725-5.875 MHz (frequenza centrale 5.800 MHz) e 24,00-24,25 GHz (frequenza centrale 24,125 GHz) sono anche utilizzate dagli apparecchi per applicazioni industriali, scientifiche e medicali (ISM). I servizi di radiocomunicazione operanti in queste bande devono accettare i disturbi pregiudizievoli che possono verificarsi a causa delle citate applicazioni. Ogni misura praticamente possibile deve essere adottata per assicurare che le irradiazioni delle apparecchiature usate per tali applicazioni siano minime e che al di fuori della banda il livello delle irradiazioni sia tale da non causare disturbi pregiudizievoli ai servizi di radiocomunicazione ed in particolare alla radionavigazione e ad ogni altro servizio di sicurezza operante in accordo con le prescrizioni del presente piano. |
|
51 |
La frequenza 29,7 MHz è utilizzata da apparati ricetrasmittenti portatili di piccola potenza destinati esclusivamente all'impiego quali "radiogiocattoli" con le caratteristiche tecniche previste dal Ministero delle comunicazioni. |
||
58 |
Frequenze della banda 50-51 MHz possono essere usate dal servizio di radioamatore con statuto di servizio secondario e sulla base del numero S4.4 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
||
81 |
Nelle bande di frequenze 156-156,7625 MHz, 156,8375-165,2 MHz, 165,2-165,5125 MHz, 167,2125-170,1125 MHz, 171,8125-174 MHz, 436-440 MHz, 440-443 MHz, 445-446 MHz, 446-450 MHz e 450-470 MHz vengono soddisfatte le esigenze in materia di protezione civile per un sistema di radiocomunicazione multiaccesso per le isole Eolie e per la zona Etnea, per il sistema di sorveglianza sismica e vulcanica in Sicilia orientale, denominato "Poseidon", e per l'integrazione delle reti di monitoraggio esistenti nello stesso territorio regionale. Tali sistemi devono essere realizzati utilizzando criteri tecnici e progettuali idonei a conseguire un'ottimale utilizzazione dello spettro. |
||
101 |
L'eventuale utilizzazione della banda 433,05-434,79 MHz (frequenza centrale 433,92 MHz) da parte delle apparecchiature ISM è subordinata all'emanazione di una particolare disciplina da parte del Ministero delle comunicazioni di concerto con gli altri Ministeri interessati, al fine di garantire adeguata protezione ai servizi di radiocomunicazione previsti in tabella. |
||
115 |
(S5.329) |
L'utilizzazione della banda 1.215-1.260 MHz da parte del servizio di radionavigazione via satellite non deve provocare disturbi pregiudizievoli al servizio di radionavigazione autorizzato a titolo primario dal Regolamento delle radiocomunicazioni in alcuni Paesi della Regione 1. |
|
116 |
(S5.333) |
Nelle bande 1.215-1.300 MHz, 3.100-3.300 MHz, 5.250-5.350 MHz, 8.550-8.650 MHz, 9.500-9.800 MHz e 13,4-14,0 GHz le stazioni di radiolocalizzazione installate a bordo di veicoli spaziali possono essere anche utilizzate per i servizi di esplorazione della Terra via satellite e di ricerca spaziale con statuto di servizio secondario. |
|
121 |
Nell’assegnare frequenze alle stazioni dei servizi operanti nelle bande adiacenti alle bande 1.400-1.427 MHz, 2.690-2.700 MHz, 10,68-10,7 GHz, 15,35-15,4 GHz, 23,6-24 GHz, 31,3-31,5 GHz, 51,4-55,2 GHz, 58,2-59 GHz, 64-65 GHz, 86-92 GHz, 105-116 GHz, 182-185 GHz e 217-231 GHz si deve cercare di adottare le misure praticamente possibili per proteggere le stazioni di radioastronomia. |
||
146 |
Fino al 31.12.2001, fatto salvo quanto previsto alla successiva nota 150, per i collegamenti relativi al pubblico servizio di radiodiffusione viene utilizzata la banda di frequenze 1.900-2.300 MHz per ponti radio televisivi, completi di fasci ausiliari, secondo lo schema di canalizzazione raccomandato dall'UIT-R. Sono ammessi quindi eventuali debordamenti nella banda di frequenze 1.885-1.900 MHz, previo coordinamento con il Ministero della difesa e a condizione che non arrechino interferenze, né pretendano protezione dal sistema DECT. Sono altresì ammessi debordamenti nella banda 2.300-2.302,5 MHz. Previo coordinamento con l'autorità civile competente sono altresì ammessi debordamenti da parte di utilizzazioni del Ministero difesa nella banda 1.900-1.909,5 MHz. A partire dal 1.1.2002 le bande di frequenze riservate a tale tipo di utilizzazione sono 2.040-2.110 MHz e 2.215-2.290 MHz da impiegare secondo lo schema di canalizzazione adottato dalla CEPT nella raccomandazione T/R 13-01. |
||
155 |
La banda di frequenze 2.300-2.440 MHz è utilizzata per ponti radio ad uso privato analogici e numerici, aventi capacità fino a 60 canali telefonici o equivalente. |
||
156 |
Le bande di frequenze 2.368-2.372 MHz, 2.440-2.450 MHz e 2.468-2.483,5 MHz sono utilizzate per ponti radio di collegamento a sussidio della radiodiffusione sonora privata con canalizzazione a passi di 200 kHz. |
||
157 |
Frequenze della banda 2.400-2.483,5 MHz possono essere usate per applicazioni di debole potenza in accordo con la raccomandazione ERC/REC 70-03 della CEPT. |
||
158 |
Frequenze della banda 2.400-2.483,5 MHz possono essere impiegate per usi civili per reti locali per trasmissione dati a larga banda con tecniche a dispersione di spettro (R-LAN) in accordo con la raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03. Tali utilizzazioni non debbono causare interferenze ai collegamenti del servizio fisso, né possono pretendere protezione da tali collegamenti. |
||
192 |
Nelle bande di frequenze 5.725-5.760 MHz e 5.770-5.850 MHz possono essere assegnate per usi civili frequenze per il servizio fisso via satellite (Terra-spazio) previo coordinamento con il Ministero della difesa. Tali utilizzazioni non godono di protezione nei confronti delle utilizzazioni del servizio di radiolocalizzazione |
||
193 |
Nella banda di frequenze 5.760-5.770 MHz l'utilizzazione del servizio di radioamatore non gode di protezione nei confronti del servizio fisso via satellite. |
||
217 |
Nelle bande di frequenze 10,3-10,45 GHz e 10,5-10,68 GHz il servizio mobile è limitato ai ponti radio mobili per segnali video. |
||
271 |
(S5.149) (S5.555) |
Le bande di frequenze 48,94-49,04 GHz, 93,07-93,27 GHz, 97,88-98,08 GHz, 140,69-140,98 GHz, 144,68-144,98 GHz, 145,45-145,75 GHz, 146,82-147,12 GHz, 250-251 GHz sono anche attribuite al servizio di radioastronomia con statuto di servizio primario. |
|
272 |
(S5.558) |
Nelle bande di frequenze 54,25-58,2 GHz, 59-59,2 GHz, 60,8-64 GHz, 116-134 GHz, 170-182 GHz e 185-190 GHz le stazioni del servizio mobile aeronautico possono operare a condizione di non provocare disturbi pregiudizievoli al servizio intersatellite. |
|
276 |
La banda 76-77 GHz è destinata, in accordo con la decisione della CEPT ERC/DEC/(92)02, a sistemi radar a bordo di veicoli previsti nel quadro del progetto DRIVE. |