Come mai gli orrori del
nazismo destano sempre tanto interesse? Perché
ancora oggi è difficile spiegare le vere radici
di una violenza così sistematica e folle?
Spesso la storia ha un lato oscuro: nel caso del nazismo
possiamo parlare di una "faccia occulta".
Dove occulto sta sia per "lato nascosto" che
per "passione per l'esoterismo e la magia".
Si è sempre detto che il programma
politico di Hitler e del nazismo fossero alimentati
soprattutto da tre cose: Nazionalismo, anti-comunismo
e antisemitismo, i fattori, interni ed esterni, responsabili
della sconfitta della Germania nella Prima Guerra mondiale
e umiliata dalla terribili condizioni di pace imposte
alla conferenza di Versailles nel 1919.
Ma
dietro tutto questo c'era qualcos'altro. A cominciare
da una strana ideologia che mischiando mitologia nordica,
razzismo ed esoterismo alimentava un sogno: quello di
arrivare a dominare il mondo.
Se per la storia ufficiale il nazismo
è nato in una birreria di Monaco, la "storia
occulta" ci suggerisce di cercare altrove. Ad esempio
in direzione di un'associazione segreta che si chiamava
"Thule".
Gli uomini della Thule volevano incidere sulla società.
Non a caso quindi, nel gennaio 1919, venne fondato da
un membro dell'associazione, Anton Dexler, il "Partito
dei Lavoratori Tedeschi". Con l'arrivo di Hitler,
Dexler cadde nell'ombra. Il partito cambiò nome
in "Partito Nazional Socialista Tedesco dei Lavoratori"
e nel gruppo dirigente trovarono posto vari membri della
Thule che, oltretutto, diede alla nuovo movimento anche
il proprio simbolo: la svastica...
Una delle più drammatiche avventure
della storia è iniziata su una strada di Monaco
di Baviera, in una birreria, la sera del 12 settembre
1919: un reduce dalla prima guerra mondiale, diventato
informatore della polizia, prende contatto con un piccolo
movimento sorto pochi mesi prima in un'altra birreria
di Monaco. Il movimento si chiamava "Partito Tedesco
dei Lavoratori". Quel reduce rispondeva al nome
di Adolf Hitler.
Alla fine del 1919, le basi dell'ascesa
del Nazismo erano gettate ed in pochi anni sarebbe diventato
il primo partito tedesco. E ben presto il nome di Hitler
sarebbe echeggiato sinistramente in tutta Europa...
Ma, ancora più dei milioni di voti raccolti o
dello stesso Hitler, fu un uomo a trasformare il sogno
folle del nazismo e della Thule in quello che oggi sappiamo
e studiamo.
Si chiamava Heinrich Himmler.
In qualche modo tutto quello che aveva
seminato la società di Thule agli albori del
nazismo trovò una sistemazione nel castello di
Wewelburg, in Westfalia, nella Germania settentrionale.
E' qui che Himmler volle creare la struttura che avrebbe
dovuto contribuire, più dei panzer e dei lager,
a dar vita al Reich Millenario.
Mentre la Storia, tra persecuzioni,
violenze e colpi di mano militari, correva verso la
Seconda Guerra Mondiale, a Wewelburg si sviluppava una
realtà parallela, fatta di riti magici, meditazioni,
ricerche scientifiche e filosofiche. Tutto affidato
ad un gruppo di persone convinte di aver dato vita ad
un vero e proprio ordine cavalleresco religioso: l'Ordine
Nero delle SS.
La prima apparizione delle SS è
del 1923. E in quellanno che si forma questo
corpo di elite che ha il compito di proteggere Hitler,
cui i militi prestano un giuramento di fedeltà.
A fine anni Venti le SS erano in tutto circa 250: ed
è a questo punto che diviene loro capo Heinrich
Himmler. Sotto la sua guida il corpo si sviluppa rapidamente.
Nel 1933, alla presa del potere del nazismo, Himmler
conta oltre 50 mila uomini in divisa nera. Un corpo
delite allinterno del partito nazista, pronto
ad ogni sacrificio per la grandezza della Germania,
grandezza che sarebbe dovuta passare per la creazione
di una società di ariani. Le SS vennero strutturate
come un ordine militare e spirituale, che prendeva a
prestito spunti e velleità ascetiche tanto dai
medioevali Cavalieri Teutonici quanto dalla Compagnia
di Gesù. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale
sconvolse luniverso delle SS, sempre più
impegnate al fronte. Ma per tenere separata lelite
dalle forze combattenti, Himmler creò le Waffen-SS,
che inquadrarono combattenti di varie nazionalità
in nome della lotta al Bolscevismo: vestirono la divisa
delle SS spagnoli, belgi, olandesi, turchi, albanesi,
italiani, norvegesi, danesi, arabi, russi, slavi. Alla
vigilia della sconfitta, militavano nelle SS circa un
milione di uomini, di cui almeno 120 mila non tedeschi.
Wewelburg fu per un breve periodo di
tempo (non dimentichiamo che tra la sua presa del potere
e la fine il Nazismo guidò di fatto la Germania
per 12 anni e tre mesi) non solo il centro religioso
del Nuovo Ordine sognato da Himmler, ma anche una sede
di ricerca scientifica. Qui aveva infatti sede anche
una particolarissima Accademia di studi scientifici
voluta da Himmler nell'ambito dell'universo SS: si chiamava
"Ahnenerbe", ed aveva lo scopo di trovare
le prove scientifiche, storiche e archeologiche dell'origine
ariana dei tedeschi.
Dall'Asia all'America Latina, dall'Antartide
all'Africa, ma anche in varie zone della stessa Europa,
una piccola folla di esploratori, antropologi, geografi,
genetisti, storici delle religioni e archeologi vagò
alla ricerca di conferme dell'esistenza del mitico popolo
degli Ariani, la razza pura da cui discendevano i Germani.
E quando non si era in Tibet o in Sud America a cercare
l'entrata del regno sotterraneo atlantideo di Agarthi
dove, secondo Madame Blavatsky si erano ritirati gli
ultimi membri della razza ariana, la caccia riguardava
importanti reliquie del cristianesimo: l'Arca dell'Alleanza
- un fatto raccontato nel famoso film "I predatori
dell'Arca perduta" -, la Lancia con cui era stato
trafitto Gesù in croce, la Lancia di Longino
e ovviamente il Sacro Graal... La caccia a reliquie
cristiane era importante perché, pur essendo
pagani, i nazisti pensavano che Gesù Cristo fosse
un ariano puro. Quindi un oggetto che fosse stato a
contatto col suo sangue purissimo avrebbe trasmesso
i poteri taumaturgici, la saggezza e l'infinita sapienza
del Messia. Ecco perché si dedicarono alla ricerca
del Graal, soprattutto nel sud della Francia.
I nazisti cercavano ovunque testi antichi
che potessero aiutarli nella loro ricerca di prove dell'esistenza
di una antichissima civiltà ariana. Questa ricerca
li portò anche nella terra dei Faraoni...
Un ricercatore tedesco, recentemente,
ha potuto consultare alcuni dossier provenienti dagli
archivi degli ex servizi segreti della Germania Est,
la Stasi. Da quelle carte risulterebbe che qualcuno
aveva convinto Hitler che nella Grande Piramide, in
un rifugio segreto, erano conservati da tempo immemorabile
i "I libri segreti di Toth", antichi papirisu
cui erano riportate formule e istruzioni risalenti ad
una civiltà pre-egizia. Una civiltà subito
identificata con Atlantide...
Ma chi era Toth? Per gli egizi questo
dio, dalle origini misteriose, era lo scriba divino,
colui che negli inferi teneva il conto dei peccati dei
morti. Da qui anche l'identificazione di Toth col dio
della scrittura, della parola, del pensiero. Secondo
la tradizione i suoi poteri lo resero un mago temibile
e quindi anche il protettore della magia. Un rapporto
che si è riprodotto nel tempo: infatti per i
greci Toth era il Dio Hermes, poi divenuto in età
classica e poi nel Rinascimento quell'Ermete Trismegisto,
il cosiddetto "Tre volte Saggio", considerato
il padre
di tutta la tradizione esoterica occidentale. Una tradizione
in cui confluiscono astrologia, alchimia, esoterismo
ebraico ed egizio, scienze occulte e filosofie neo-platoniche
e gnostiche.
Ebbene, sembra che i nazisti fossero convinti che il
sapere occulto di millenni fosseracchiuso in papiri
nascosti dietro le pareti o il pavimento della Camera
della Regina. Forse in quella "Camera segreta"
di cui tanto si parla da qualche tempo...
Questi richiami alla storia non erano
mai casuali: Hitler era convinto di essere la reincarnazione
di Federico II di Prussia, un grande stratega del '700.
Mentre Himmler pensava di essere la reincarnazione di
Enrico l'Uccellatore, un sovrano che nel "Lohengrin"
di Richard Wagner, un musicista idolatrato dai nazisti,
accoglie lo sfortunato cercatore del Graal, il cavaliere
che dà il proprio nome all'opera.
Nel marzo 1938 laustriaco Adolf
Hitler divenuto cancelliere del Reich tedesco annette
lAustria alla Germania. Al tempo stesso, a Vienna
prende la Lancia di Longino e la fa portare a Norimberga,
coronando così un sogno cullato fin dalla gioventù.
Quella che per la tradizione è stata la lancia
con cui il centurione Gaio Cassio Longino aveva trafitto
il costato di Gesù sulla croce è stata
per secoli in mano agli uomini più potenti della
Terra: gli imperatori Costantino, Teodosio, Giustiniano,
i re barbari Alarico e Teodorico, i re di Francia Carlo
Martello e Carlo Magno, Federico II Barbarossa, Napoleone
Il fatto di essere entrata in contatto
col corpo di Cristo farebbe della Lancia di Longino
una reliquia seconda per importanza solo al Santo Graal:
Hitler volle che, a Norimberga, venisse custodita nella
Chiesa di Santa Caterina e guardata a vista da un reparto
scelto di SS. La lancia resterà lì fino
al pomeriggio del 30 aprile 1945, quando gli americani
la presero, esattamente unora e venti minuti prima
che Hitler si suicidasse. Una coincidenza che sembra
avvalorare la leggenda che chi perde il possesso della
Lancia perde il potere goduto fino a poco prima.
Ma per i nazisti la Lancia di Longino
non significava solo potenza. Secondo alcuni studiosi
il complesso di Wewelsburg richiama la forma di una
lancia perché concepito come un tempio, orientato
verso nord dove era la mitica Thule, loriginaria
terra degli Ariani. Simbolicamente la lancia che aveva
trafitto Gesù poteva, attraverso il contatto
col puro sangue del Messia, mettere lelite delle
SS in contatto con lo spirito profondo del mondo germanico.
Uno spirito che dal glaciale nord avrebbe dato al Terzo
Reich il dominio assoluto
sognato dagli uomini di Himmler.
Tutto questo non salvò il nazismo dalla catastrofe.
Ma anche nei giorni della battaglia finale di Berlino,
nell'aprile 1945, accadde un episodio che richiama le
radici esoteriche dell'ideologia nazista. Un episodio
rimasto senza spiegazioni. A poca distanza dal bunker
in cui era Hitler, i soldati russi, che stavano conquistando
palmo per palmo la capitale del Terzo Reich, si imbatterono
in una scena agghiacciante: un intero battaglione di
tibetani in uniforme nazista si era suicidato in modo
rituale. Nelle stesse ore anche Hitler si era suicidato.
Si dice che questo sia avvenuto nel momento preciso
in cui la presunta Lancia di Longino, a Norimberga,
veniva catturata dagli americani...