"Una tetra mezzanotte,
mentre debole e stanco meditavo

su strani volumi d'un sapere dimenticato,
mentre il capo reclino
quasi cominciavo a sonnecchiare,

d'improvviso sentii bussare,
bussare alla mia porta…"

(E.A. Poe)

"E mentre (ti) guardo, vorrei sapere
quali sentieri percorrono i tuoi piedi di sogno
quali reami spettrali vedi con gli occhi chiusi a me e al mondo
...quali paure distraggono la tua mente e il tuo cuore
e fanno stillare il sudore dalla tua fronte?
"
(H.P. Lovecraft, To a Dreamer)

"...quando una notte
attraverso lo spazio curvo
sentì l'invitante flauto degli abissi aldilà."
(H.P. Lovecraft, Fungi From Yuggoth, XXXII)

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A ovest nord-ovest di Marsiglia, sul Golfo del Leone, si stende l'antica provincia della Linguadoca i cui abitanti, nel 1208, vennero ammoniti da Papa Innocenzo III° per la loro condotta poco cristiana. L'anno successivo, un esercito papale di 30.000 soldati al comando di Simone di Montfort calò sulla regione. Portavano ingannevolmente sul petto la croce rossa dei Crociati in Terra Santa, ma il loro scopo era ben diverso: erano stati mandati a sterminare la setta ascetica dei Catari (i Puri), considerati eretici dal Papa e da Filippo II° di Francia. Il massacro, durato 35 anni, costò decine di migliaia di vite umane e culminò con l'orrendo eccidio al seminario di Montségur, dove oltre 200 ostaggi furono bruciati sul rogo nel 1244. In termini religiosi la dottrina dei Catari era essenzialmente gnostica: erano persone dotate di grande spiritualità e credevano che lo spirito fosse puro, ma che la materia fisica fosse contaminata. Sebbene le loro convinzioni fossero poco ortodosse, il timore del papa in realtà era causato da qualcosa di molto più minaccioso. Si diceva che i Catari fossero i custodi di un grande e sacro tesoro, associato ad un'antica e fantastica conoscenza. La regione della Linguadoca corrispondeva sostanzialmente a quello che era stato il regno ebraico di Septimania nell'VIII° secolo, sotto il merovingio Guglielmo de Gellone. Tutta la zona della Linguadoca e della Provenza era impregnata delle antiche tradizioni di Lazzaro (Simone Zelota) e di Maria Maddalena e gli abitanti consideravano Maria la "Madre del Graal" del vero cristianesimo occidentale. Al pari dei Templari, i Catari erano apertamente tolleranti verso la cultura ebraica e musulmana e sostenevano anche l'uguaglianza dei sessi. Nondimeno, furono condannati e brutalmente soppressi dall'Inquisizione cattolica (istituita ufficialmente nel 1233) e accusati di ogni sorta di empietà. Contrariamente alle accuse, i testimoni chiamati a deporre parlavano soltanto della "Chiesa dell'Amore" dei Catari e della loro tenace devozione a Gesù. Credevano in Dio e nello Spirito Santo e gestivano una società modello con il proprio sistema assistenziale di scuole e ospedali. I Catari non erano eretici, ma semplicemente anticonformisti; predicavano senza autorizzazione e non avevano bisogno di preti, né delle chiese riccamente decorate dei loro vicini cattolici.
San Bernardo aveva detto:

:: F O C U S ::

"Nessun sermone è più cristiano dei loro e la loro morale è pura".
Tuttavia l'esercito papale venne, sotto le mentite spoglie di una santa missione, a estirpare la loro comunità dalla regione. L'editto di annientamento si riferiva non soltanto ai Catari stessi, ma a tutti i loro sostenitori, che comprendevano quasi tutti gli abitanti della Linguadoca. Per dare maggiore peso alla Santa Inquisizione, i cittadini della regione furono accusati da monaci domenicani di dedicarsi a pratiche sessuali contro natura. Questa accusa ha portato successivamente a ogni tipo di congetture sulla natura di tali perversioni ma di fatto gli abitanti Catari della Linguadoca praticavano semplicemente il controllo delle nascite. Come livello di apprendimento e di educazione, i Catari erano tra i più colti nell'Europa di quel periodo, permettendo uguale accesso all'istruzione ai ragazzi e alle ragazze. Di tutti i culti religiosi nati in epoca medievale, il Catarismo era il meno minaccioso, ma la tradizione sviluppata in Provenza, già dal I° secolo, sulla storia dei discendenti di Gesù alla Chiesa romana non piaceva.
Al pari dei Templari, i Catari non volevano assolutamente sostenere la tesi che Gesù fosse morto sulla croce. Si riteneva così che possedessero sufficienti informazioni attendibili per smentire clamorosamente la storia della crocifissione. C'era soltanto una soluzione per un regime disperato che aveva paura di perdere credibilità. Dalla Chiesa di Roma fu impartito un ordine: "Uccideteli tutti".

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