Se nell'immaginario
collettivo l'alieno è sempre stato identificato
come un abitante del Pianeta
Marte, scopriremo le inquietanti testimonianze a supporto
di una nuova ipotesi: già nelle esplorazioni
lunari del '900 sono stati trovati indiscutibili segni
della presenza di entità non meglio definite.
"Qualcun
altro è sulla Luna"era il titolo di un libro
pubblicato nel 1976 dall'americano George Leonard. Costui
era convinto che, osservando le fotografie lunari prese
durante le missioni Apollo, era possibile scorgere la
presenza di strutture artificiali sul suolo del nostro
satellite. «Ci sono tracce di cingoli all'esterno
di un cratere - scriveva Leonard - e ed una strana macchina
ferma nell'Oceano delle Tempeste, geroglifici nel cratere
Tycho e mosaici e ragnatele nell'Humboldt. Ho trovato
dei ponti fra il Mare delle Crisi e quello della Tranquillità
ed un cannone nel cratere King». Abbiamo esaminato
attentamente quelle foto, che non stiamo a riproporvi,
e vi assicuriamo che non c'è nulla di quanto
Leonard crede di vedere, salvo ombre e chiazze confuse.
Lo stesso Leonard, senza tenere in alcun conto le leggi
della prospettiva, interpreta come piccoli manufatti
formazioni rocciose lunghe in realtà centinaia
di chilometri...
Che
la Luna sia stata comunque visitata da qualcun altro
è stato ribadito nel 1994, con argomentazioni
più serie, da Luc Buergin, un autorevole documentarista
svizzero autore del libro Mondblitze. «Charles
Conrad, durante la missione Apollo 12, che allunò
il 19 novembre 1969, sostiene che tutti gli equipaggi
Apollo, succedutisi sulla Luna tra il luglio del '69
ed il dicembre del '72, hanno trovato sulla polvere
lunare un numero di impronte molto maggiore rispetto
a quelle lasciate dagli astronauti nel corso degli anni»,
dichiara Buergin. «Il che vuol dire che, nel frattempo,
qualcun altro è stato sulla Luna. Conrad ne aveva
parlato durante una conferenza stampa a Budapest, nel
1970, dichiarando che le impronte rinvenute dovevano
appartenere per forza ad esseri alieni. Le tracce trovate
erano state poi fotografate ed analizzate dai tecnici
della NASA, che avevano mantenuto il più stretto
riserbo sulla faccenda».
E
sebbene Conrad abbia smentito la notizia nella maniera
più categorica, Buergin ha continuato: «La
sonda Lunar Orbiter 5 ha registrato tracce di veicoli
sul suolo lunare già nel 1967 e impronte simili
furono viste dall'astronauta Harrison Schmitt, dell'Apollo
17, nel dicembre del 1972». «Molti astronauti
hanno visto degli UFO nello spazio. - ha scritto il
saggista Sidney Sheldon in "The Doomsday Conspiracy"
- Telefonai al colonello Gordon Cooper
e questi mi disse di essere stato personalmente testimone
di parecchi voli di UFO durante i propri viaggi nello
spazio, e mi confermò che altri astronauti avevano
avuto esperienze simili ma che preferivano non parlarne».
Persino all'epoca del primo allunaggio si disse che
esisteva la registrazione pirata di una comunicazione
privata dell'Apollo con la base di Houston.
Questo
nastro, poi censurato dalla NASA, sarebbe stato casualmente
intercettato da un CB sovietico e divulgato. Nella registrazione
si sentiva la voce terrorizzata di Neil Armstrong che
gridava: «Questi oggetti sono spaventosi...enormi...non
ci credereste. Ci sono delle sonde spaziali laggiù...sono
in fila sul fondo del cratere...sul lato opposto al
nostro...sono sulla Luna e ci stanno osservando!».
Questa dubbia vicenda non è mai stata provata;
in compenso Buzz Aldrin, negli anni Novanta, ha confermato
una notizia sempre negata ufficialmente dalla NASA,
di avere filmato, prima dell'allunaggio, due UFO lanciatisi
all'inseguimento della navetta americana.