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Marte è il quarto
pianeta in ordine di distanza dal nostro Sole. Da sempre
è stato considerato il pianeta della porta accanto
e sicuramente sarà il primo ad essere esplorato
dall'uomo. Marte è un pianeta apparentemente poco
significativo, con un diametro di 6.779 km e un volume
di appena 15 centesimi rispetto alla Terra. La sua densità
è inferiore a quella terrestre, 3,94 rispetto ai
5,52 del nostro pianeta (ponendo la densità dell'acqua
uguale a 1), un valore più vicino a quello della
Luna, la cui densità è di 3,34. Da questi
dati gli studiosi ipotizzano per Marte un nucleo molto
leggero, composto principalmente da solfuri ferrosi uniti
a piccole quantità di nichel, molto diverso da
quello della Terra, che si sa composto in massima parte
da ferro-nichel. Ne deriva che Marte ha una gravità
superficiale inferiore a quella del nostro pianeta, tanto
che un uomo di 70 kg sulla Terra peserebbe sul pianeta
rosso solo 27 chilogrammi.
Marte comunque, presenta alcune caratteristiche simili
al nostro mondo. Per esempio, la durata del giorno marziano,
con 24 ore e 37 minuti, è molto prossima a quella
terrestre, mentre l'inclinazione del suo asse forma un
angolo sul piano dell'orbita di 23° 59' che confrontati
con i 23° 27' della Terra ci indica chiaramente come
Marte abbia delle stagioni, dello stesso tipo di quelle
terrestri. Queste stagioni hanno però lunghezze
fra di loro molto diverse per via dell'orbita fortemente
ellittica, che presenta uno scarto di ben 42 milioni di
chilometri.
Oltre alle stagioni anche il clima marziano risente pesantemente
di questa situazione. Le forti variazioni nella distanza
minima e massima del Sole, unite alla totale mancanza
di mari, influenzano le condizioni climatiche del pianeta
dove le temperature sono soggette a variazioni che vanno
da un minimo di - 140°c a un massimo di + 21°c.
Inoltre quando Marte si trova al perielio e in opposizione,
e la sua distanza da noi può arrivare a un minimo
di 56,2 milioni di chilometri (la massima, alla congiunzione
superiore, può arrivare a 400 milioni di km), l'influenza
del Sole è tale da provocare perturbazioni atmosferiche
di grandi entità, in grado di scatenare enormi
tempeste di sabbia, che nel giro di pochi giorni sono
capaci di avvolgere l'intera superficie del pianeta per
molte settimane. Grazie all'osservazione di queste tempeste
di sabbia, si sono potute stabilire le velocità
medie dei venti marziani che, in alcuni casi, possono
arrivare a velocità di oltre 400 km/h. Fortunatamente,
per i futuri esploratori l'unico vero pericolo durante
queste tempeste resta la forte abrasione dovuta al turbinare
della sabbia, perché la pressione media dell'atmosfera
del pianeta, composta per il 95% da anidride carbonica
e per il restante 5% da azoto, ossigeno e gas rari, non
sorpassa mai i 10 millibar impedendo ai venti di avere
forza.
Due piccoli satelliti gravitano intorno a Marte e molto
probabilmente sono due asteroidi catturati dalla sua attrazione
gravitazionale, nelle fasi iniziali della formazione del
sistema solare. Scoperti nel 1877 dall'astronomo Asaph
Hall, sono stati chiamati Deimos e Phobos.
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