"C'è qualcosa là fuori,
quella strega nella cantina
ne è solo una parte,
quella cosa vive fuori nei boschi al buio,
è qualcosa che vuole tornare dal mondo dei morti...
"
(Tratto dal Film "La Casa")

"Poi l'orribile avvertimento scoccò nella mia anima
come l'orrido mattino che sorge rosso
e preso dal panico, fuggii dalla conoscenza
di terrori dimenticati e morti."

(H.P. Lovecraft, The City)

"Lingue ardenti di fiamma invisibile
imprimono il marchio dell'inferno
sulla mia anima esausta...
"
(H.P.Lovecraft, I cari estinti)

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Serial Killer è l'"etichetta" che per convenzione viene affibbiata a quegli assassini che compiono almeno tre omicidi. La scienza ha fatto passi da gigante rispetto a 150 anni fa, quando gli antropologi positivisti erano convinti che ci fosse uno stretto legame tra le caratteristiche anatomiche di un individuo e la sua attitudine criminale. Criminologi e psichiatri sono concordi nello stabilire che dietro a un pluriomicida ci siano traumi infantili, adolescenziali, genitori violenti o del tutto assenti, vessazioni, incomprensioni, violenze psicologiche e fisiche, soprattutto a carattere sessuale. Naturalmente ci sono anche i serial killer affetti, sin dalla nascita, da malattie mentali ereditarie o genetiche, ma questi sono nettamente in minoranza.

Il 90% dei serial killer sono di sesso maschile; è inoltre interessante notare come la maggioranza dei serial killer sia localizzata nelle aree di maggiore sviluppo, come gli Stati Uniti (che con il 90% dei casi detiene il primato) o l'Europa (l'Italia è terza al mondo, dopo l'Inghilterra). I casi registrati crescono proporzionalmente con il progresso: dal 1960 a oggi i serial killer sono praticamente raddoppiati, arrivando all'incredibile statistica di un omicida seriale ogni milione di abitanti.

Fino ai primi anni '70, periodo boom dei serial killer made in U.S.A., gli sceriffi delle varie contee non avevano un metodo per confrontarsi con avvenimenti accaduti in altre città, e così era anche nel resto del mondo. Perciò se un killer commetteva un omicidio in una piccola comunità e poi ne compiva un altro in una città a 50 km di distanza, gli sceriffi delle due contee indagavano su due omicidi diversi, cercando due diversi assassini. Oggi non è più così, grazie al lavoro dell' F.B.I. e delle polizie di tutto il mondo. Gli investigatori hanno a disposizione database di informazioni, classificazioni e potenti strumenti di comunicazione per mettere in relazione omicidi accaduti anche in stati differenti (Crime Linkage).

In Italia agisce l'Uacv (Unità per l'analisi del crimine violento), istituita nel 1995, e composta da ispettori, fisici, chimici, biologi, psicologi, periti balistici, grafici, disegnatori, informatici. l'Uacv ha a propria disposizione strumenti a dir poco fantascientifici, come computer in grado di ricostruire tridimensionalmente le dinamiche o di ricreare virtualmente e a dimensione umana gli eventi e i luoghi del misfatto.
Fiore all'occhiello dell'Uacv è il Sacs, un sofisticato sistema di memorizzazione, inventato a Roma e poi adottato in tutto il mondo, che consiste in una vastissima banca dati contenente foto di migliaia di scene del crimine e informazioni su migliaia di crimini diversi, dall'omicidio alla rapina, il tutto memorizzato in un sistema informatico neuronale, che riproduce le attività di elaborazione utilizzate dal cervello umano.

Mentre le tecniche investigative e le ipotesi scientifiche si evolvevano, anche i profiler hanno lavorato sodo, elaborando negli anni numerose classificazioni e sottoclassificazioni per identificare i serial killer, tenendo conto della tipologia di vittime, del sesso dell'assassino, dell'età, del modus operandi... Tra le tante classificazioni, ecco la più famosa e interessante: "la Tipologia di Holmes e De Burger". Questa classificazione suddivide i serial killer in:

1. Killer Allucinati
Gravi malati mentali, affetti da psicosi. Agiscono sotto l'effetto di allucinazioni auditive o visive, convinti di operare per conto di Divinità o Spiriti guida. In particolare si può evidensiare la "sottocategoria" dei Killer missionari, che agiscono con una precisa missione: liberare il mondo da una determinato gruppo di persone, ritenuto una minaccia per la società. Principali vittime di questi assassini sono le prostitute, gli omosessuali, le minoranze etniche e i religiosi.

2. Killer Edonisti
Uccidono per raggiungere il piacere. Questo piacere può essere legato a un tornaconto personale, all'eccitazione sessuale o semplicemente all'esperienza del brivido indotto da un pedinamento e dal seguente omicidio della vittima prescelta.

3. Killer Dominatori
Uccidono perché raggiungo il piacere umiliando o depezzando un innocente. Ciò gli infonde un incredibile senso di onnipotenza.

Si stima che solo in Italia ci siano almeno 30 serial killer a piede libero e in attività...

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