Rennes
le Chateau è un paesino dellAude, nei Pirenei
francesi. Al suo centro, una chiesa di campagna che
poco più di un secolo fa stava cadendo a pezzi.
Il parroco che decise di restaurarla si chiamava François-Bérenger
Saunière: quella decisione, che cambiò
la vita
di molte persone, a cominciare dalla sua, ha dato il
via ad uno dei più complessi e impenetrabili
misteri della Storia di tutti i tempi...
I
quasi 200 abitanti che la abitano, convivono con una
folla di domande
la prima delle quali non può
essere che questa: è davvero possibile che in
un solo luogo si concentrino, secolo dopo secolo, così
tanti enigmi?
Cosa
lega questo piccolo paesino francese alla passione di
Gesù?
Perché
questo luogo era così importante per i romani
e i visigoti, per i templari e i catari, per Nicolas
Poussin, un grande pittore del 600 e per il fratello
dellImperatore dAustria?
Perché
artisti e uomini potenti nellultimo secolo hanno
voluto visitare Rennes le Chateau?
Perché
nella Chiesa ristrutturata da Saunière ci sono
geroglifici che rimandano ai misteri dEgitto e
le iniziali dei nomi dei santi raffigurati nelle statue
formano il nome GRAAL?
Perché
la perpetua ed erede di Berengére, Marie Dénardaud
diceva che La gente che vive qui cammina sulloro
e non lo sa?
Perché
sulla porta dentrata della Chiesa dedicata a Maria
Maddalena un fatto che come vedremo non è
casuale - François-Bérenger Saunière
fece scrivere, in latino, Questo è un luogo
terribile?
Quando
nel 1885 Saunière arriva a Rennes le Chateau
ha una montagna di problemi da affrontare. Il povero
parroco si trova a dover far i conti con forti ristrettezze
economiche e con una chiesa nel centro del Paese che
cade letteralmente a pezzi. Nonostante tutto si dà
da fare e, poco alla volta, riesce a dare il via ai
lavori. Prima molto faticosamente poi, dun tratto,
la situazione cambia. E cambia un giorno preciso. Dopo
quasi 7 anni di ristrettezze, Sauniere appunta nel suo
diario Oggi ho trovato un tesoro!
E
probabilmente quello il giorno in cui Saunière,
spostando laltare della Chiesa che allepoca
era attaccato al muro perché lofficiante,
al contrario di oggi, dava le spalle ai fedeli
trovò quattro antiche pergamene nellincavo
di una colonnina di sostegno. Due di quelle pergamene
risalivano pare al Medioevo mentre altre due erano state
scritte da un predecessore di Sauniere, labate
Antoine Bigou, che aveva retto in precedenza la parrocchia
di Rennes.
Sauniére
porta questi documenti dal suo vescovo, nella vicina
Carcassonne, e da questi viene autorizzato ad andare
a Parigi. Per fare cosa? Non è ben chiaro: probabilmente
per far consultare le pergamene a qualche esperto ma
anche per fare qualche verifica personale. Infatti,
sicuramente, oltre a frequentare alcuni circoli esoterici
a Parigi, Berengere si dà anche alla bella vita
e passa molte ore al Louvre, e precisamente nelle sale
dove sono conservati i quadri di un grande pittore manierista
del Seicento: Nicolas Poussin.
Tra
i quadri di Poussin uno in particolare interessava Saunière:
Pastori dArcadia, una tela realizzata
nel 1640, dove è raffigurato un antico sarcofago
con liscrizione Et in Arcadia Ego.
Molti sostengono che il sarcofago e il paesaggio circostante
ricordassero uno scenario davvero esistente nei dintorni
di Rennes le Chateau anche se non risulta che Poussin
(un pittore molto noto e molto studiato) sia mai andato
da quelle parti. E di quel quadro, come di altri, Berengére
si procurerà una copia. Curiosamente, tra i quadri
che dimprovviso cominciarono a interessarlo cera
anche un ritratto di un Papa speciale: Celestino V,
un Papa che non andò mai a Roma e che visse e
morì a LAquila. Celestino, tra le altre
cose, era il predecessore di quel Bonifacio VIII che
tanta parte ebbe nello scioglimento sanguinoso dellordine
dei Templari, allinizio del Trecento. Una circostanza
questa che diventa singolare perché la storia
dei Templari e quella di Rennes sono collegate
Rientrato
a Rennes le Chateau, nel giro di qualche anno, quasi
per miracolo Saunière ristrutturerà la
Chiesa con gran dispendio di mezzi economici e passando
lui stesso ad uno stile di vita da nababbo, senza mai
fornire spiegazioni di questo repentino cambiamento.
Alcuni hanno calcolato che nel giro di pochi anni Sauniere
spese lequivalente di circa 15 milioni di euro
(più o meno 30 miliardi di vecchie lire) . Non
solo, dopo quel ritrovamento labate prese a fare
lunghe escursioni da cui tornava con bisacce piene di
pietre che si chiudeva a studiare in sacrestia. Cosa
era arrivato a sapere Sauniere? Che tipo di tesoro aveva
trovato?
Prima
Ipotesi: Cè chi pensa al ritrovamento di
un tesoro in senso classico: oro, gioielli, pietre preziose,
denaro
E in questo caso si tratterebbe di valori
creati in età molto lontane, anche tra loro
Perché il tesoro di Rennes le Chateau è
diverso da tutti gli altri? Un po perché
è il più antico e un po perché
si tratta di un tesoro composto da tanti tesori che
formatisi nel corso della Storia hanno, per una ragione
o per laltra, sempre finito per capitare da queste
parti. Quella che fa capo a questo paesino è
una straordinaria saga che parte dallantico tesoro
del Tempio di Salomone a Gerusalemme, passa per antichi
romani e visigoti, transita per i catari, gli eretici
sterminati non lontano da qui, a Montsegur, nel 1244
e arriva ai Cavalieri Templari.
Per
un curioso caso della Storia, quando i visigoti saccheggiarono
Roma presero anche il tesoro del Tempio di Gerusalemme
che Tito aveva portato via quando aveva conquistato
la città nel 66 d.c. La loro migrazione non si
fermava in Italia ma continuò fino ai Pirenei
dove si formò per qualche tempo un regno visigoto.
Ma le coincidenze non sono finite: infatti sempre in
questa zona si radicò leresia dei Catari,
probabili custodi di ingenti ricchezze sparite con lo
sterminio dellultima resistenza dei Catari, qui
vicino, a Mont Segur. Anche molte fortezze templari
sorsero in questa zona, secondo alcuni quasi a voler
difendere un tesoro immenso che continuava ad arricchirsi
con nuovi apporti. E, sempre a voler considerare le
coincidenze, non può sfuggire che se tutto questo
è vero allora il mitico tesoro del Tempio di
Gerusalemme si ritrovò, dopo vari secoli ad essere
custodito da un ordine cavalleresco che prendeva il
nome proprio dal fatto di aver avuto la propria prima
sede, subito
dopo la prima crociata, in un ala di quello che una
volta era stato il grande tempio di Salomone poi ingrandito
da Erode.
Seconda
Ipotesi: il tesoro di Sauniére non era un vero
e proprio tesoro ma una serie di documenti in grado
di confermare una leggenda antica, ambientata proprio
in questi luoghi. Secondo questa leggenda, Gesù
non morì sulla croce ma, salvato dai suoi, poté
lasciare la Palestina e raggiungere il sud della Francia.
Con lui, nel piccolo gruppo di ebrei cristiani fuggiaschi,
ci sarebbe stata anche Maria Maddalena, la prostituta
che, secondo la Bibbia, Gesù aveva convertito.
Unaltra versione della leggenda vuole che invece
da queste parti sia arrivata solo la Maddalena con pochi
altri ebrei. Ad ogni modo, nella terra dove si dice
che secoli prima si fossero rifugiati alcuni seguaci
di Gesù, il Tesoro del Tempio di Gerusalemme
trovò la sua nuova collocazione. Da quella piccola
comunità di ebrei fuggiti dalla Palestina si
sarebbe sviluppata la discendenza che avrebbe dato vita
alla prima dinastia di re francesi, i Merovingi. La
ricchezza di Berengere sarebbe quindi derivata dalla
vendita di documenti relativi a questa storia
o comunque ad un sapere arcaico ed esoterico...
Terza
ipotesi: E quella più prosaica ed è
relativa al fatto che François Berengere Sauniere
fosse dedito ad un traffico di donazioni e messe che,
per la verità, non si capisce come possa spiegare
il gran movimento di personaggi e denaro che attorniò
il sacerdote per tutta la seconda parte della sua vita.
Una
cosa è certa: nel giro di pochi anni, da anonimo
curato di campagna Berengere Sauniere divenne unuomo
ricco e importante. Ricco perché spese a piene
mani, facendosi costruire una casa lussuosa, il giardino,
il Belvedere e la torre di Magdala per la biblioteca.
Acquistò terre e fece beneficenza. Ma fece costruire
anche una strada per raggiungere Rennes Le Chateau.
Unopera che possiamo mettere in relazione sia
col fatto che sicuramente Sauniere volle condividere
con i suoi conpaesani parte della sua fortuna sia però
per rendere più agevole il viaggio ai Vip che
lo raggiungevano. Cera Emma Calvè, la cantante
lirica più celebre dellepoca, una specie
di Maria Callas, cera il segretario di Stato francese
per la Cultura, nobili e finanzieri. Ma il più
sorprendente è forse larciduca Giovanni
dAsburgo, fratello dellImperatore dAustria
Francesco Giuseppe che versò a Sauniere somme
ingenti.
Sauniere
però non visse mai nella lussuosa abitazione
e sul letto si sdraio solo dopo morto: questa casa gli
serviva ad accogliere, in una terra inospitale, gli
importanti visitatori del sacerdote, come appunto il
fratello dellImperatore dAustria.
E
il flusso di celebrità che ha seguitato a visitare
Rennes Le Chateau, un paesino dove non cè
veramente nulla che non sia ricollegabile alla strana
vita di Berengere Sauniere, è lunga anche negli
anni asuccessivi: Mitterand, Marlene Dietrich, Grace
Kelly, Josephine Baker e Richard Wagner. In particolare
il compositore tedesco, molto amato da Hitler e dai
nazisti, venne da queste parti prima di comporre la
sua opera Parsifal, una storia dove ha un
ruolo centrale la ricerca del mitico GRAAL. Cercavano
forse questo gli uomini dellesercito tedesco nel
1943-44 nei loro frenetici scavi sotto la guida del
gerarca nazista più noto per le sue conoscenze
esoteriche, Otto Rahn?
È
probabile che parte del segreto di Sauniere sia custodito
dai tanti simboli contenuti nella chiesa restaurata
e dedicata a Maria Maddalena. Ecco i principali:
1) sul portone dentrata cè una scritta
in latino che dice Questo è un luogo terribile;
2) lacquasantiera è retta da un demone
la cui figura è tratta da un libro della biblioteca
di Sauniere. In quel libro il demone viene chiamato
Asmodèo: nella mitologia ebraica
era questo il nome del re dei demoni e il guardiano
del tesoro di Salomone;
3) In un mosaico sopra laltare è raffigurata
lUltima Cena con una donna, ai piedi del Cristo,
con una coppa in mano. Un accoppiamento quello tra Ultima
Cena e Maria Maddalena che non trova riscontro
nel racconto della Bibbia;
4) In un grande affresco murario si vede una borsa semi
aperta da cui si intravede il luccichio delloro;
inoltre le iniziali dei nomi dei santi raffigurati dalle
statue collocate nella Chiesa formerebbero il nome di
GRAAL;
5) Alcune caratteristiche della Chiesa richiamano il
testo di una delle pergamene ritrovate.
Ma
Saunière non si limitò alla Chiesa: restaurò
il presbiterio, riorganizzò il cimitero, creò
un giardino geometrico davanti alla Chiesa. Al centro
del giardino una statua della Vergine posta su una delle
due antiche colonne (sistemata al contrario) che sorreggevano
lantico altare della Chiesa. Altra stranezza:
si fece costruire uno studio a fianco del cimitero,
uno studio che poggia su una grande cisterna dacqua.
E una volta che scoppiò un grande incendio, benché
fosse molto amato dagli abitanti per il bene che faceva,
negò lutilizzo dellacqua della sua
cisterna. Come mai? Secondo alcuni esperti di magia
lacqua è una potente protezione dagli influssi
negativi e Sauniere di cui sono noti i legami
con ambienti esoterici e magici probabilmente
non voleva rinunciarvi o ne aveva bisogno per le sue
ricerche.
Si
dice che nel corso delle sue ricerche Saunière
abbia distrutto alcune tombe proprio per non lasciare
tracce delle sue scoperte. Tra queste il caso più
clamoroso è quello della tomba di una nobildonna
della zona, morta un secolo prima: si chiamava Marie,
marchesa dHautpoul de Blanchefort. La sua tomba
recava uniscrizione abbastanza strana, composta
dal predecessore di Sauniere, labate Bigou. La
cosa curiosa è che Bigou era stato cappellano
della nobile famiglia dei Blanchefort, famiglia che
poteva vantare tra i propri antenati addirittura un
Gran Maestro dei Templari, Bernard de Blanchefort, quarto
maestro dellOrdine, luomo che aveva voluto
misteriosi scavi in queste terre, sulle quali troneggiava
anche il suo castello a due chilometri in linea daria
da Rennes.
Liscrizione
di Bigou, che Sauniere distrusse ma che era stata copiata
in precedenza, aveva delle correlazioni con i testi
delle pergamene trovate sotto laltare. In particolare,
mettendo in fila solo le parole scritte tenendo conto
di errori e spaziature sbagliate si arriva a comporre
la frase: A Re Dagoberto II e a Sion appartiene
questo tesoro ed Egli è là Morto.
Re
Dagoberto era un re merovingio, il riferimento al tesoro
del Tempio di Gerusalemme è evidente. Del resto
la pergamena fa riferimento al Demone Guardiano
riportato nellacquasantiera, il demone Asmodeo
che faceva da guardiano al tesoro del Tempio.
Infine
la Torre di Magdala. La torre-biblioteca
dedicata alla Maddalena chiude il perimetro della casa
e del piccolo parco voluti da Sauniere. Il sacerdote
non volle mai spiegare perché aveva così
tanto denaro a disposizione e non si fece sfuggire una
parola neanche quando venne sospeso a divinis. Riammesso
dalla Chiesa qualche anno prima della morte, Berengere
Sauniere al momento di passare a miglior vita non risultò
possessore di nulla. Tutto era intestato alla sua governante
e forse anche amante: Marie Denardaud che visse nella
lussuosa casa di Sauniere fino alla morte, nel gennaio
1953. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con lintroduzione
dei nuovi franchi, veniva chiesto a chi voleva cambiare
le vecchie monete con le nuove, la provenienza di quelle
somme. La Denardaud non volle mai sottoporsi a questo
interrogatorio e si racconta che avesse bruciato grossi
mucchi di banconote in questo giardino. Anche lei si
è portata il suo segreto nella tomba.
Ma
né lei né Sauniere hanno fatto i conti
col diario di un capomastro di Rennes che aveva svolto
tutti i lavori per il ricco sacerdote, compresa la costruzione
della torre di Magdala. Ebbene, nel diario di quel capomastro,
gli eredi hanno trovato una nota in cui luomo
racconta di aver ricevuto lordine da Sauniere
di nascondere una cassa sotto questa torre. E successive
indagini con il red scan hanno evidenziato che effettivamente
sotto questa torre cè un parallelepipedo
(una cassa) ma ancora non è stata tirata fuori...