"Dio...Fato...
Provvidenza...Destino...
chiamalo come vuoi,
sembra sia sempre li' in agguato,
tempestivo e inflessibile,
per rimettere in equilibrio
i piatti della bilancia..."

(Stephen King, La Zona Morta)

"...quando una notte
attraverso lo spazio curvo
sentì l'invitante flauto degli abissi aldilà"
(H.P. Lovecraft, Fungi From Yuggoth, XXXII)

"Da allora per molte volte ho invocato il suo nome,
ma non c'è mai stata risposta,
soltanto la processione senza fine
degli anni, dei mesi, degli anni.
Il mio maestro mi ha lasciato solo
ad imparare la lezione più dolente:
che alla fine siamo soli,
e non c'è nient'altro,
solo la fredda, buia e desolata eternità..."
(Tratto dal Film "La Regina dei Dannati")

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Nella mitologia greca Ade è il dio degli inferi, fratello di Zeus e di Poseidone; con Ade si vuole anche intendere più genericamente il mondo degli Inferi.

Ade, innamorato di Persefone, la rapì con l'accordo di Zeus mentre stava raccogliendo dei fiori. La madre, Demetra, disperata per la scomparsa della figlia, la cercò per nove giorni; il decimo seppe che il rapitore era il dio degli Inferi. Adirata, Demetra scatenò una tremenda carestia in tutta la terra; Zeus allora ordinò al fratello di restituire Persefone, a patto che ella non si fosse cibata del cibo dei morti. Ade non si oppose all'ordine, ma, affinché Persefone restasse con lui negli Inferi, la invitò a mangiare, prima di tornare dalla madre, un melograno, frutto proveniente dagli Inferi. Allo scatenarsi nuovamente dell'ira di Demetra, Zeus propose un nuovo accordo: dato che Persefone non aveva mangiato un frutto intero, sarebbe rimasta nell'oltretomba solamente per un numero di mesi equivalente al numero di semi da lei mangiati, potendo così trascorrere con la madre il resto dell'anno.

Per Ade si sacrificavano, unicamente nelle ore notturne, pecore o tori neri e coloro che offrivano il sacrificio voltavano il viso, poiché guardare negli occhi Ade senza l'ordine o il permesso del dio avrebbe portato immediatamente alla morte.
Veniva solitamente rappresentato come un uomo maturo, barbato e feroce, spesso seduto su un trono con il cane a tre teste protettore degli Inferi, Cerbero. A volte si trovava anche un serpente ai suoi piedi. Indossa molto spesso un elmo, oppure un velo che gli copre il volto e gli occhi...

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