Nella mitologia bretone
Ankou o Ankoù è la personificazione della
morte e fa da "traghettatore" nel mondo dei
morti.
Si
dice che guidi, in sella ad un cavallo, un carro scricchiolante
ed appaia come il cocchiere della morte
a coloro che moriranno entro lanno; oppure che
vaghi su una barca (la "barca dei defunti")
e che, per questo, sia sconsigliabile navigare nei pressi
delle coste dopo il tramonto, perché si potrebbe
incontrarlo.
In una leggenda, si racconta
che la sera di Natale un artigiano di nome Fanch ar
Floch fosse impossibilitato ad accompagnare la moglie
e i figli a messa, perché oberato dal troppo
lavoro, e decise di attenderli per il momento dellElevazione.
Ma quando scoccò
lora dellElevazione, Fanch ar Floch stava
ancora lavorando e, in quel momento, si presentò
anche un tizio con un cappello a larghe falde (Ankou),
che aveva una falce da far riparare.
Una
volta che Fanch ar Floch ebbe riparato la falce allo
sconosciuto, questultimo gli disse poi di andare
a coricarsi, dopo aver avvisato la moglie di cercare
un prete: al canto del gallo, Fanch ar Floch morì
per aver riparato la falce di Ankou durante lElevazione.
Ankou viene rappresentato
come uno scheletro con una falce ed una pala in mano
e, spesso, con un cappello a larghe falde: se lo si
incontra o se si avverte la sua presenza, significa
che si sta per morire...