"Una donna di Salt Lake stava
facendo visita ad alcuni amici di Ogden. Quando si
era messa alla guida della sua macchina, davanti casa
degli amici, le sembrò di notare che un'altra
macchina aveva iniziato a seguirla. Erano le 2.00
del mattino, e non c'erano altre macchine sulla strada.
Dopo aver guidato lungo la superstrada, cominciò
a pensare che quella macchina la stava proprio seguendo.
La macchina la seguiva da vicino, senza mai sorpassarla,
con gli abbaglianti accessi. La donna, spaventata
a morte, spinse l'acceleratore e si diresse in tutta
fretta verso casa. Una volta arrivata a Salt Lake,
cominciò a guidare in modo spericolato ed irrazionale.
Arrivata a casa, si fermò, e con lei anche
l'automobilista che la seguiva, e lei cominciò
a chiamare a gran voce il marito. Questo uscì
in tutta fretta chiedendo cosa fosse successo. La
donna, terrorizzata, disse che quell'uomo la stava
seguendo da Ogden. L'uomo disse che aveva seguito
la donna perché aveva notato un tipo strano
nascosto nel sedile posteriore. Fu così che
il marito andò a vedere nel sedile posteriore,
e vide un maniaco con un coltello".
Vediamo quindi subito la somiglianza
tra le due storie. Ovviamente la prima ha diversi
colpi di scena, che ovviamente meglio si prestano
ad una riproduzione cinematografica. La leggenda ha
diversi punti in comune con altre, di cui ormai siamo
in grado di identificare gli elementi base, caratteristici
dell'immaginario collettivo americano. Questi sono
l'auto (la ritroviamo in L'autostoppista fantasma,
la morte del fidanzato), il maniaco (La mano leccata,
Lo sfregiatore), il motivo dell'ambiguità,
che fa in modo che il protagonista non capisca esattamente
cosa gli sta succedendo, potremmo dire che scambia
i buoni con i cattivi.