"Qualche anno fa, durante un
campeggio Scout, una bambina si presentava ogni giorno
presso i ragazzi. Era tutta vestita di bianco, bionda
e dal sorriso angelico, e candidamente chiedeva dei
biscotti da mangiare. Era ormai diventata unamica
per i giovani, che oramai la aspettavano con un malcelato
sorriso derivato dallinsolita situazione. Addirittura
mettevano da parte i biscotti da darle, e spesso si
intrattenevano a parlare con lei, nonostante la sua
timidezza la facesse apparire un po silenziosa.
Dopo una settimana i capi scout andarono al paese
più vicino per fare rifornimento di cibo. Entrarono
nel supermercato, fecero spesa e al momento di pagare
si accorsero che dietro al bancone era appesa la foto
della bambina dei biscotti.
Incuriositi chiesero al negoziante indicando la foto:
E' sua figlia? Viene sempre da noi a
mangiare biscotti!. Il negoziante diventò
pallido in volto e rispose: "Non è possibile...mia
figlia è morta sette anni fa!"
La leggenda prende chiaramente spunto,
se non da costituire quasi una variante della più
nota leggenda dell'autostoppista fantasma. Anche qui
abbiamo una vittima innocente, stavolta addirittura
una bambina, vestita di bianco, simbolo di purezza
ma anche il colore tradizionale dei fantasmi.
Anche qui la scoperta avviene per caso e soprattutto
tramite una foto. Ancora i genitori ad annunciare
la morte della propria figlia. Cosa c'è di
più triste di un genitore a cui è morta
la propria figlia?
Eccco infine una variante: "La
leggenda narra di un gruppetto di scouts (una squadriglia,
un gruppo di circa 5 ragazzi sui 15 anni) che, persosi
in un bosco, viene aiutato a ritrovare la strada da
un'altro gruppetto, incontrato sul luogo. Solo più
tardi i ragazzi scoprono che il gruppo che li ha aiutati
era in realtà composto di ragazzi che lì
avevano perso la vita, senza mai riuscire ad andarsene
(o cadendo in un burrone)".