"Nel livido,
triste chiarore lunare svettano bianchi i campanili, gli alberi si ricoprono d'argento e sui comignoli
volano i vampiri..." (H.P. Lovecraft)
"Poi l'orribile
avvertimento scoccò nella mia anima
come l'orrido mattino che sorge rosso
e preso dal panico, fuggii dalla conoscenza di terrori dimenticati
e morti."
(H.P. Lovecraft, The City)
"Scruto i tuoi
tratti, calmi e bianchi alla luce del cero:
le tue palpebre dalle scure ciglia, dietro il cui riparo
ci sono occhi che non vedono domìni terreni." (H.P.
Lovecraft)
La tradizione
di festeggiare la vigilia di Ognissanti in inglese
All Hallows' Eve Day, poi contratto in Halloween
ha origini britanniche, più precisamente celtiche.
Per quelle popolazioni, il cui sostentamento principale
era lagricoltura, lanno nuovo iniziava il
1° novembre e nella notte del 31 Ottobre si festeggiava
Samhain, la fine dell'estate, in cui i mortali ringraziavano
gli spiriti per i raccolti estivi. Era infatti credenza
comune, che nella notte di fine estate, le barriere tra
il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliassero
tanto da permettere a questi di tornare sulla terra.
Da qui, discese luso di lasciare davanti alle porte
delle abitazioni dei dolcetti così da ingraziarsi
le anime dei defunti o di appendere lanterne ricavate
nelle zucche, le famose jack-o-lantern, per guidarne il
cammino. Lusanza
del trick-or-treat, cioè del "dolcetto o scherzetto",
che muove di casa in casa migliaia di bambini americani
vogliosi di dolci, deriva appunto da questa credenza:
i bambini si travestono così da impersonare degli
spiriti, fanno visita alle famiglie guidati dalle lanterne-zucca
e ottengono dolci in cambio della loro "benevolenza".
Altra usanza è quella di apparecchiare la tavola
per la cena di Halloween aggiungendo un posto in più,
per rendere omaggio ai defunti.
Tutti
conoscono la zucca intagliata che rappresenta licona
fondamentale della festa di Halloween. Pochi, però,
sanno a cosa si riferisce esattamente. Per trovare una
spiegazione, bisogna risalire a una vecchia leggenda della
tradizione irlandese, quella che parla di quellanima
prava di nome Jack.
Costui,
una vecchia canaglia ubriacona e taccagna, che lavorava
come fabbro, si trovava a deambulare faticosamente verso
casa nella notte di "Ognissanti" (All Hallows
Eve), pieno di birra scura fin sopra gli occhi. Evidentemente,
il suo fegato aveva deciso di mollare, e un attacco di
cirrosi epatica sarebbe stata la sua condanna, quella
notte stessa.La
fortuna volle che il Diavolo, forse sbagliando i tempi,
decidesse di reclamare la sua anima prima che il senno
dellirlandese svanisse del tutto. Jack, vista la
mal parata, decise di giocarsi il tutto per tutto. Impietosì
il Diavolo, convincendolo a esaudire un ultimo desiderio.
Il Diavolo, che non è malvagio come lo si descrive,
accettò. Jack
chiese, come ultimo desiderio, di farsi unulteriore
bevuta. "Purtroppo",
disse al Signore dal piede Fesso, "non mi ritrovo
nel portafoglio neppure il becco di un penny. Pertanto,
signor Diavolo, potrebbe trasformarsi in una moneta da
sei penny, onde consentirmi questultima bevuta?".
Il
Diavolo, che evidentemente quel giorno era di buzzo buono,
decise di agevolare lubriacone, ma, trasformatosi
in una moneta da sei penny, si trovo ingabbiato, dal furbo
Jack, nel suo portamonete, in compagnia dun
crocefisso dargento. Immaginatevi la stizza e la
rabbia del povero Diavolo: come ci si fa a fidare degli
uomini? Non potendo ritrasformarsi per leffetto
deleterio del simbolo cristiano, il Diavolo accettò
la proposta di Jack: posporre di un anno la presa della
sua anima.Il
Diavolo, scornato, se ne tornò da dovera
venuto, e Jack decise che in quellanno avrebbe fatto
di tutto per migliorare il proprio comportamento. Ma,
ahimè, di buoni propositi è lastricata la
strada dellinferno, e il fabbro ricominciò
con la vita dissoluta: lanno successivo, la notte
di Ognissanti, pertanto, si ritrovò alle prese
con il Diavolo.
Ora,
io uso la maiuscola per rispetto, come direbbe Dafoe,
ma quellessere infernale non doveva occupare un
posto molto alto nella gerarchia infuocata: infatti, invece
di prendere per un orecchio lanima di Jack e scaraventarla
nella Geenaa, acconsentì a esaudire, prima, un
suo nuovo desiderio."Senta,
signor Diavolo, non potrebbe aiutarmi a prendere quella
mela lassù, allestremità di quel ramo?
Le sarei
grato per tutta la vita ", gli disse il reprobo.
Il Diavolo, non vedendoci possibilità dimbroglio,
annuì, e si mise sulle spalle di Jack, al fine
di afferrare il pomo.
Una
volta, il suo superiore aveva imbrogliato luomo,
con quel frutto, ma questo povero Diavolo, che non conosceva
la legge del contrappasso, ignorò la valenza simbolica
del gesto. Mentre afferrava il frutto, Jack, sotto di
lui, incise velocemente sul tronco dellalbero una
croce, così che il Diavolo non riuscì a
scendere, rimanendo appeso al ramo come un allocco. Nel
tentativo di impietosire Jack, il Diavolo gli promise
di lasciarlo in pace per dieci anni. Jack
rilanciò. "Se la faccio scendere, signor Diavolo,
lei mi deve promettere che non pretenderà mai più
la mia anima". Non potendo fare altrimenti, il Diavolo
accettò. Il fegato di Jack, però, non tenne
conto di questi accordi, e un anno dopo decise di averne
abbastanza, e Jack morì.Ora,
di andare in Paradiso proprio non se ne parlava, pertanto
Jack si presentò alle porte dellInferno.
Il Diavolo, a cui bruciavano ancore le umiliazioni inflitte
dallubriacone, gli sbarrò la strada. "Una
promessa è una promessa", disse fiammeggiando,
"pertanto, caro il mio Jack, vattene da qui: io non
ti voglio."
Jack
si guardò indietro, e vide solo buio, sulla via
che avrebbe dovuto ricondurlo a casa."Non
mi può aiutare a trovare la strada, signor Diavolo?"
Il
principe delle Tenebre, che era veramente un Signore,
prese un tizzone infuocato dalla fornace eterna e glielo
lanciò. Jack, che aveva con se una grossa rapa
(non chiedetemi il perché, grazie ), la intagliò
e ci mise dentro il pezzo di carbone incandescente, per
illuminarsi la strada.
Da
allora, nella notte di Halloween, se aguzzate bene la
vista, vedrete una fiammella che vaga nelloscurità
alla ricerca della strada per casa.Quello
è Jack O'Lantern, Jack della Lanterna.E
la zucca, direte voi? La zucca deriva dal fatto che gli
immigrati irlandesi, fuggiti dalle loro terre per la carestia della metà del diciannovesimo
secolo, una volta arrivati in territorio americano, non
trovarono rape grosse abbastanza da poter essere intagliate.
Trovarono però una notevole quantità di
zucche, che sembrarono un degno sostituto della rapa.
Venne utilizzata perché si pensava che potesse
tenere lontane dalle case, nella notte di Ognissanti,
gli spiriti dei defunti che, al pari di Jack, tentavano
di ritornare alla propria casa. Pertanto, se la notte
tra il 31 ottobre e il 1 Novembre vi venisse voglia di
un bel risotto di zucca, non buttate via la scorza del
vegetale, ma intagliatela e metteteci una candela, potrebbe
tornarvi più utile di quanto possiate pensare