"Ascolta le voci... ascolta il tuo bambino...
lui ti dirà di ucciderlo... solo così potrai liberarti di lei..
ascolta le voci... ascolta il tuo bambino…"
(Tratto dal Film "The Ring 2")

"Una tetra mezzanotte,
mentre debole e stanco meditavo su strani volumi d'un sapere dimenticato,
mentre il capo reclino quasi cominciavo a sonnecchiare, d'improvviso sentii bussare,
bussare alla mia porta…"
(E.A. Poe)

"...e ci fu di nuovo un firmamento
e un vento ed un bagliore di luce purpurea
negli occhi del sognatore che precipitava,
c'erano dèi e presenze e volontà.
Bellezza e cattiveria e l'urlo della notte
malvagia privata della sua preda."

(H.P. Lovecraft, The dream-quest of the unknown kadath)

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"Cari zombetti miei, maltrovati..." vi ricorda qualcosa questa frase?
Era un caldo venerdì estivo del 1989 quando venne inaugurato in seconda serata su Italia 1 il primo brillante esempio di trasmissione televisiva interamente dedicata al cinema horror, dal titolo "Zio Tibia Horror Picture Show". Conduttore d'eccezione era Zio Tibia,
un anziano signore dal volto putrefatto.
Ideato dal compianto regista Pino Pellino, il personaggio ricalcava quello statunitense noto attraverso film come "Creepshow - I Racconti della Cripta" ed era caratterizzato dalla sua forte vena ironica e cinica.
Situato nella cripta di un antico cimitero, pieno di teschi, candele e casse da morto, in compagnia del fedele cagnolino Golem (un'inquietante creatura domestica dalla risata stridente) e del tenebroso assistente Astragalo (uno strano individuo bianco come un cadavere e perennemente immobile, che fece la sua comparsa solo nella seconda e ultima edizione dello show), Zio Tibia lanciava film horror d.o.c. (a denominazione di orrore controllato) seguiti dalla saga "Venerdi 13", telefilm horror dedicato alle indagini sul mistero, precursone di X-Files.

Zio Tibia era quindi una sorta di "VJ dell'oltretomba", attento selezionatore di futuri cult come "Brivido", "La Casa 2", "Morte a 33 giri", "Unico indizio la luna piena", "L'Ululato" e "Il ritorno dei morti viventi". Famosi erano i suoi benvenuti al pubblico e le sue battute ricche di sarcasmo e humor nero; impossibile dimenticare le improvvise interruzioni dei film (Bu Bu...Pubblicità...ah,ah,ah,ah...) piuttosto che gli improbabili videoclip di "Festivalbara" e "Una Rotonda di Bare", con canzoni rispettivamente italiane e romanesche a fare da colonna sonora alle scene dei film horror più famose e "Chi l'ha visto…c'è rimasto", una sorta di documentario dei mostri della cinematografia che si concludeva col famoso slogan "se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide…".
Indimenticabile, infine, il sondaggio intitolato "Rigor Mortis", la classifica delle morti più atroci e assurde, dove solo una percentuale molto bassa moriva di vecchiaia...
Nel 1990, al termine dei Mondiali, il programma fu promosso in prima serata
col titolo "Venerdì con Zio Tibia" e, nonostante lo show disponesse di un budget davvero limitato, il risultato finale non ne risentiva per nulla.
Il cast del programma era ridotto all'osso. Il primo da citare è ovviamente Fabrizio Casadio il quale, oltre ad essere stato il doppiatore di Zio Tibia e speaker ufficiale di Italia 1, ha prestato la propria voce a numerosi spot pubblicitari e documentari. Pino Pellino era il regista e ideatore del programma.
Dietro la maschera di Zio Tibia c'era Stefano Cananzi, Natalino De Filippis manovrava Golem e Astragalo era interpretato da Roberto Masnari. Tutta la scenografia era infine curata da Cristina Lai.


Il programma venne interrotto nel 1991 lasciando il posto al ciclo "Notte Horror", sebbene, nella sua breve stagione televisiva, il personaggio fosse diventato molto celebre e avesse raccolto parecchi fans. Per tutti coloro che non lo hanno dimenticato, e per chi voglia fare la sua conoscenza, la sezione video di Halloweenight vi permetterà di entrare nel mondo di Zio Tibia...!

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