"Cari zombetti miei,
maltrovati..." vi ricorda qualcosa questa frase?
Era un caldo venerdì estivo del 1989 quando venne
inaugurato in seconda serata su Italia 1 il primo brillante
esempio di trasmissione televisiva interamente dedicata
al cinema horror, dal titolo "Zio Tibia Horror
Picture Show". Conduttore d'eccezione era Zio Tibia,
un anziano
signore dal volto putrefatto.
Ideato dal compianto regista Pino Pellino, il personaggio
ricalcava quello statunitense noto attraverso film come
"Creepshow - I Racconti della Cripta" ed era
caratterizzato dalla sua forte vena ironica e cinica.
Situato nella cripta
di un antico cimitero, pieno di teschi, candele e casse
da morto, in compagnia del fedele cagnolino Golem (un'inquietante
creatura domestica dalla risata stridente) e del tenebroso
assistente Astragalo (uno strano individuo bianco come
un cadavere e perennemente immobile, che fece la sua
comparsa solo nella seconda e ultima edizione dello
show), Zio Tibia lanciava film horror d.o.c. (a denominazione
di orrore controllato) seguiti dalla saga "Venerdi
13", telefilm horror dedicato alle indagini sul
mistero, precursone di X-Files.
Zio Tibia era quindi
una sorta di "VJ dell'oltretomba", attento
selezionatore di futuri cult come "Brivido",
"La Casa 2", "Morte a 33 giri",
"Unico indizio la luna piena", "L'Ululato"
e "Il ritorno dei morti viventi". Famosi erano
i suoi benvenuti al pubblico e le sue battute ricche
di sarcasmo e humor nero; impossibile dimenticare le
improvvise interruzioni dei film (Bu Bu...Pubblicità...ah,ah,ah,ah...)
piuttosto che gli improbabili videoclip di "Festivalbara"
e "Una
Rotonda di Bare", con canzoni rispettivamente
italiane e romanesche a fare da colonna sonora alle
scene dei film horror più famose e "Chi
l'ha visto
c'è rimasto", una sorta
di documentario dei mostri della cinematografia che
si concludeva col famoso slogan "se lo conosci
lo eviti, se lo conosci non ti uccide
".
Indimenticabile,
infine, il sondaggio intitolato
"Rigor Mortis", la
classifica delle morti più atroci e assurde,
dove solo una percentuale molto bassa
moriva di vecchiaia...
Nel 1990, al termine dei Mondiali, il programma fu promosso
in prima serata
col titolo "Venerdì con Zio Tibia"
e, nonostante lo show disponesse di un budget davvero
limitato, il risultato finale non ne risentiva per nulla.
Il cast del programma era ridotto all'osso. Il primo
da citare è ovviamente Fabrizio Casadio il quale,
oltre ad essere stato il doppiatore di Zio Tibia e speaker
ufficiale di Italia 1, ha prestato la propria voce a
numerosi spot pubblicitari e documentari. Pino Pellino
era il regista e ideatore del programma.
Dietro la maschera di Zio Tibia c'era Stefano Cananzi,
Natalino De Filippis manovrava Golem e Astragalo era
interpretato da Roberto Masnari. Tutta la scenografia
era infine curata da Cristina Lai.
Il programma venne interrotto nel 1991 lasciando il
posto al ciclo "Notte Horror", sebbene,
nella sua breve stagione televisiva, il personaggio
fosse diventato molto celebre e avesse raccolto parecchi
fans. Per tutti coloro che non lo hanno dimenticato,
e per chi voglia fare la sua conoscenza, la sezione
video di Halloweenight vi permetterà di entrare
nel mondo di Zio Tibia...!