"Io non sono più che l'ombra di un'ombra
che si contorce in mani che non sono mani
che rotea cieca oltre le spettrali notti
di questo putrescente cimitero dell'Universo..."
(H.P. Lovecraft, Nyarlathotep)

"Il cuore di un uomo è più duro della pietra, Louis.
ogni uomo coltiva i propri affetti come può
e ha cura delle persone che ama,
perché l'amore per le persone che ci sono care è la vera, unica ricchezza;
e l'amore è un sentimento che supera anche
il limite invalicabile della morte..."
(Stephen King, Pet Sematary)

"Conosci la paura di chi si addormenta?
E' terrorizzato fino alla cima dei capelli,
perché la terra gli frana sotto i piedi,
e il sogno comincia..."

(Friedrich Nietzche)

Sei qui: HOME > AL CINEMA > LA STORIA > NUOVO MILLENNIO
Dopo Ring altri film horror giapponesi furono prodotti ricevendo un discreto successo, i cosiddetti "J-Horror", come Ju-on (2000) di Takashi Shimizu e Kairo (2001) di Kiyoshi Kurosawa. Altre novità nell'horror vennero dall'animazione giapponese, e la loro cultura cinematografica iniziò ad affacciarsi in occidente.

Continuò il saccheggiamento di personaggi dai classici del cinema horror, con remake, sequel e omaggi a film delle precedenti decadi. Da ricordare per aver avuto un discreto successo al botteghino sono Freddy vs. Jason (2003), la "riesumazione" dei vecchi mostri della Universal con Van Helsing (2004), il prequel a L'esorcista (L'esorcista - La genesi), e altri sequel ad Halloween e La bambola assassina. Alcuni remake degni di nota sono The Ring (2002) di Gore Verbinski (remake del film giapponese Ring), L'alba dei morti viventi (2004) (remake del film di Romero Zombi) e Amityville Horror (2005) (remake dell'omonimo film).

Il genere zombie ebbe una rinascita in tutto il mondo, anche grazie ai videogiochi. Alcuni di questi giochi sono diventati anche film (ad esempio Resident Evil (2002) e Silent Hill (2006)). La Casa dei 1000 corpi di Rob Zombie, Cabin Fever di Eli Roth e il sorprendente Wrong Turn di Rob Schmidt ripresero le caratteristiche degli anni settanta e ottanta, con l'utilizzo dei primi metodi per spaventare.

I film horror originali di questo periodo sfruttarono i teenager come la serie di Final destination, iniziata nel 2000, e i film più seri di M. Night Shyamalan.

:: F O C U S ::

James Gunn, scrittore dei film su Scooby-Doo, scrisse e diresse Slither. Uscito nel 2006, non ebbe molto successo al botteghino, ma ricevette migliori recensioni rispetto a ogni altro horror americano degli ultimi anni.

Un fenomeno particolare, ora molto comune nei film horror, è quello di essere vietati ai minori di 13 anni. Film come Stay Alive e Al calare delle tenebre hanno elementi caratteristici dei film horror e alcuni considerano il divieto troppo restrittivo. I film horror vietati ai minori di 14 anni sono solitamente storie di fantasmi (The Ring, The Exorcism of Emily Rose, White Noise - Non ascoltate), mentre la maggior parte di film horror continua ad avere il divieto sotto ai 18 anni non accompagnati (Saw - L'enigmista, Hostel).

Saw è la serie orrorifica che inaugura il filone torture movie (o Torture porn i cui elementi ricorrenti sono violenza, tortura, nudità e sadismo) e diventa il maggior successo commerciale dell'horror moderno creando una nuova figura di mostro: L'enigmista.

L'horror britannico torna al successo con film come 28 giorni dopo (2002), Dog Soldiers (2002), L'alba dei morti viventi (2004) e The Descent (2005).

Le grandi innovazioni, in ambito horror, del primo decennio del 2000 sono il già citato torture porn e le caratteristiche che al momento si possono riscontrare quasi esclusivamente nel cinema di Rob Zombie. Il torture porn è un sottogenere solo in parte simile allo splatter. Da questo mutua la violenza esposta, ma mentre il gore ha la tendenza a mostrare il sangue, la morte violenta; il torture movie vuole mostrare la sofferenza, al di la degli spargimenti di sangue, e la morte è solo l'ultima tappa di un lungo processo e comunque non è predominante (ciò è all'opposto dello splatter). I significati sociologici possono essere molti, al di là del già citato abu-graib, anche l'esposizione ostentata di video con uccisioni efferate o torture su internet (in particolare quelli con protagonisti fondamentalisti islamici), e dall'altra parte anche il fenomeno dei video su YouTube che spontaneamente si portano a mostrare le sofferenze o la violenza inutile. Da sottolineare che il torture movie, come già aveva fatto lo splatter, non si è limitato ad essere un sottogenere, ma ha creato un nuovo linguaggio; molti horror di questo decennio al di là degli stilemi classici affiancano un gusto per la sofferenza (sia psicologica che fisica) che manca quasi completamente nei decenni precedenti; esemplare in questo senso il remake fatto di Non aprite quella porta. Infine è da citare il già menzionato Rob Zombie, il quale fa un discorso particolare per quanto riguarda storia e regia. Le tematiche sono infatti la naturale progressione del discorso iniziato negli anni sessanta con l'umanizzazione del mostro; il concetto viene portato alle estreme conseguenze (per ora), con l'idea di male esteso alla società prima che al mostro; Rob Zombie infatti mette in scena il lato umano di figure orribili non senza ironia nera ed eccessi; personaggi tutti calati in una società identica a loro per metodi e comportamenti anche se con fini diversi (nei suoi film i poliziotti non sono molto diversi dai criminali); è quindi la società ad essere un mostro è i devianti non sono che una sua propaggine; il bene sostanzialmente non esiste più. Per quanto riguarda la regia, Zombie adotta moltissimi primi piani eliminando invece i movimenti di macchina; opta poi per una sovraesposizione degli esterni. Il linguaggio creato da Zombie, almeno al momento, non è però entrato nel genere horror e rimane limitato al microcosmo del regista...

Fonte Wikipedia