"Ascolta le voci...
ascolta il tuo bambino...
lui ti dirà di ucciderlo...
solo così potrai liberarti di lei...
ascolta le voci... ascolta il tuo bambino…"
(Tratto dal Film "The Ring 2")

"Sono il peggior incubo che abbiate avuto,
sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà,
conosco le vostre paure,
vi ammazzerò a uno a uno..."

(Stephen King, IT)

"Una tetra mezzanotte,
mentre debole e stanco

meditavo su strani volumi
d'un sapere dimenticato,
mentre il capo reclino quasi cominciavo a sonnecchiare,

d'improvviso sentii bussare,
bussare alla mia porta…"
(E.A. Poe)

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Con il successo dei film a basso budget e il sempre crescente interesse del pubblico all'occulto, il genere fu in grado di sfornare una serie di pellicole molto intense, spesso con contenuti sessuali, diventate "A-movie". Molti di questi film furono fatti da registi rispettabili.

Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York (1968) di Roman Polanski fu acclamato sia dalla critica che dal pubblico, e fu un precursore dell'esplosione dell'occulto degli anni settanta; questa esplosione include il grande successo de L'esorcista (1973) (diretto da William Friedkin e scritto da William Peter Blatty, che scrisse anche il romanzo), e altri film dove il Diavolo s'impossessa del corpo di una donna o di un bambino. Bambini demoniaci e reincarnazioni diventarono temi popolari nei film horror (come Audrey Rose (1977) di Robert Wise, dove un uomo sostiene che sua figlia sia la reincarnazione di una persona morta). Un altro famoso film horror religioso fu Omen - Il presagio (1976), nel quale un uomo scopre che suo figlio adottivo è l'Anticristo. Di quest'ultimo film è uscito un remake il 6/6/06.

Gli avvenimenti degli anni sessanta e settanta (come la guerra in Vietnam) iniziarono ad influenzare gli horror di quel periodo: L'ultima casa a sinistra (1972) di Wes Craven e Non aprite quella porta (1974) di Tobe Hooper sono un esempio; George Romero esaminò l'espansione della nuova società consumista nel suo nuovo sequel sugli zombi, Zombi (1978); il regista canadese David Cronenberg rinnovò il personaggio dello scienziato pazzo esplorando le paure della gente sulla tecnologia e la società, iniziando con Il demone sotto la pelle (1975).

Sempre negli anni settanta arrivò sul grande schermo Stephen King. Molti dei suoi libri sono stati trasformati in film, a partire dal suo primo romanzo, Carrie, che diventò film nel 1976 per merito di Brian De Palma, che stava anche per essere nominato agli Oscar, anche se fu fatto spesso notare che il suo punto di forza non era la capacità di spaventare ma l'esplorazione psicologica. John Carpenter, che aveva già diretto Dark Star (1974) e il film d'azione Distretto 13: le brigate della morte (1976) ispirato ad un vecchio film di Howard Hawks, creò Halloween (1978), che introdusse la caratteristica dei
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"teenager uccisi da un super assassino", elemento caratterizzante il neonato genere slasher. Halloween diventò uno dei film indipendenti di maggior successo mai fatti ed ebbe numerosi seguiti. Questo film poi, ebbe come protagonista una donna e questo fu un vero e proprio cambiamento.

Alien (1979) combinò la violenza tipica dei film anni settanta con i "monster movie" degli anni precedenti e riavvicinò l'horror alla fantascienza. Ci furono numerosi seguiti di gran qualità a questo film e un'infinità di imitazioni negli anni successivi. Ancora una volta abbiamo una donna per protagonista, ma questa volta è ancora più determinate il suo ruolo.

Nello stesso periodo ci fu un'esplosione di produzione horror in Europa, grazie a registi italiani come Pupi Avati, Mario Bava, Dario Argento e Lucio Fulci, e spagnoli come Paul Naschy (vero nome Jacinto Molina), Amando de Ossorio e Jesús Franco. Questi film in genere coinvolgevano i personaggi classici del cinema horror (vampiri, lupi mannari, demoni, zombie, killer psicopatici) ma possedevano uno stile caratteristico, diverso da quello dell'horror made in USA.

Intanto ad Hong Kong, i registi iniziarono ad essere ispirati dai film della Hammer e dalla produzione europea e cominciarono a fare film horror con protagonisti esclusivamente
asiatici. La Shaw Scope produsse La leggenda dei sette vampiri d'oro (1973) in collaborazione con la Hammer, e in seguito iniziò a creare propri film più originali. Questo genere esplose negli anni ottanta, con Close Encounters of the Spooky Kind (1981) di Sammo Hung che lanciò il sottogenere della "commedia horror kung-fu"; esempi di questo nuovo genere sono Mr. Vampire (1985) e Storia di fantasmi cinesi (1987).

A partire dagli anni sessanta, fino agli anni settanta (e soprattutto in questo decennio) il cinema horror subisce una nuova ed importante modificazione; è in questo periodo infatti che vengono creati quelli che sono gli attuali stili classici del genere. Al di la delle creazioni dei vari sottogeneri, il cambiamento più radicale è nel protagonista negativo delle vicende. Il mostro infatti, che nel cinema horror classico era effettivamente un essere del tutto non umano, o non più umano (dal mostro della laguna nera a Dracula), ora in questi anni divieni un essere umano, o in cerca di vendetta o impazzito e assetato di sangue; la sfiducia non è più in ciò che la gente non conosce, quanto in ciò che la gente conosce ma di cui non può avere del tutto fiducia. Da sottolineare è soprattutto La notte dei morti viventi, film molto più moderno, in quanto il nemico, in quel film, non era neppure più da ricercare in un proprio simile deviante, ma il dubbio si estendeva a tutti, nessuno escluso (esemplare in questo la scena della bambina che divora i genitori che non hanno voluto lasciarla neanche dopo morta).

Fonte Wikipedia