CIOCCIOLATO

IL CACAO

Il cacao, sostanza fondamentale e caratterizzante la cioccolata, deriva dal frutto del Theobroma Cacao, che è una pianta perenne delle zone equatoriali, entro i 20-30 gradi di latitudine nord e sud, alta circa 6-7 metri. Il frutto è la cabosside, specie di melone ovoidale di 20-25 cm di lunghezza e 10-12 cm di diametro dal peso variabile dai 200 gr a 1 Kg, gialla o arancio a maturità; contiene da 30 a 40 semi ovali tondeggianti e piatti, lunghi 2-3 cm ed immersi in una polpa bianca e mucillaginosa. Dell'albero del cacao esistono molte varietà, ma i due nomi di spicco sono il Criollo, con semi bianchi dal grande profumo e qualità molto pregiata ma anche meno produttivo e assai delicato; il Forastero, con semi violetti, dal gusto forte e amaro, più robusto e produttivo, quindi più diffuso. Considerati pregi e difetti delle due varietà, spesso i piantatori le coltivano entrambe e le incrociano ottenendo ottimi ibridi. Così il Trinitario è un riuscito esempio di albero di cacao che riunisce le caratteristiche positive delle due varietà, ma molti sono gli ibridi, diversi gli uni dagli altri per gusto, aroma e colore.



LA TRASFORMAZIONE

  La raccolta e la trasformazione del cacao richiedono molto lavoro, la dura scorza dei frutti viene aperta e i semi vengono tolti insieme a parte della polpa bianca che li circonda. Sono portati in recipienti dove la polpa fermenta e i semi cambiano di colore e consistenza, ammorbidendosi. All'interno dei semi si formano quelle sostanze che con la torrefazione daranno il caratteristico profumo al cacao. I semi vengono poi fatti seccare al sole o al calore artificiale. Il successivo stoccaggio è delicato per il pericolo di muffe e malattie. Segue la torrefazione. I semi, poi, vengono sbriciolati e per fusione a 50-70 °C si ottiene la pasta di cacao; una parte di questa viene pompata in presse a caldo che la dividono in burro di cacao - che servirà per produrre il cioccolato, ma anche per altri usi, ad esempio in cosmesi - e panelli, ovvero torte dure e compatte che apposite macchine riducono in cacao solubile in polvere. La pasta di cacao viene deposta in silos affianco di altri contenitori delle materie prime necessarie: burro di cacao, zucchero, eventualmente latte in polvere, nocciole etc. I componenti vengono introdotti in dosi fisse in grosse macchine raffinatrici che passano e ripassano la massa riducendola in molecole microscopiche; che, a loro volta, finiscono poi in conche che imprimono, per alcune ore, un movimento rotatorio. Il concaggio per lungo tempo è stato considerato un semplice processo fisico consistente in una lunga e violenta miscela dei cristalli di saccarosio. Nel 1926, grazie a M. Spagnoli, si dimostrò invece che nel concaggio, per azione del calore, dell'attrito e del tempo, si ha una parziale ma continua inversione dello zucchero. La pasta di cioccolato fondente deve unicamente all'inversione dello zucchero la sua plasticità e la sua fluidità, e al gusto acquista un vellutato e una untuosità caratteristici, che giustificano il nome di fondente che le è attribuito. Il composto così è pronto per passare allo stampaggio in tavolette o alle lavorazioni più complicate.


TIPOLOGIA DEL CIOCCIOLATO

Innanzi tutto, per cioccolata si intende un prodotto costituito da cacao con percentuale non inferiore al 35% e con almeno un 18% di burro di cacao. Vi sono diversi tipi di cioccolato:

Cioccolato bianco: contiene almeno il 20% di cacao, zucchero e latte in polvere.

Cioccolato "base": con non meno del 35% di cacao di qualità corrente, di cui almeno il 18% di burro di cacao, e non più del 65% di zucchero.

Cioccolato al latte: è una miscela di pasta di cacao, burro di cacao, zucchero e latte (concentrato o in polvere); si può utilizzare sia latte intero che magro, ma in questo caso sulla confezione di deve specificare ''cioccolato al latte magro''. Il cioccolato al latte si divide a sua volta in: cioccolato al latte con non meno del 25% di cacao, del 3,5% di grasso di latte e del 14% di sostanza solida derivata dal latte, non oltre il 55% di zucchero; cioccolato comune al latte, che ha una percentuale inferiore di cacao.

Cioccolato fondente: contiene pasta di cacao, burro di cacao e zucchero e a sua volta si divide in: fondente extra che contiene non meno del 45% di cacao di qualità superiore, di cui almeno il 28 % di burro di cacao e non più del 55% di zucchero. fondente che contiene non meno del 43% di cacao di media qualità, di cui almeno il 26% di burro di cacao, e non più del 57% di zucchero.

Cioccolato amaro: che non deve contenere coloranti, con latte parzialmente scremato non superiore al 10%.


CREMA DI ZUCCA CON MANDORLE E CIOCCOLATO FONDENTE
  • 500 gr di polpa di zucca
  • 40 gr di mandorle tostate
  • 40 g di cioccolato fondente
  • 1/2 bicchiere di panna
  • 1 arancia (il succo)
  • 1 lt di brodo
  • 50 gr di burro
Tagliate la polpa di zucca a pezzetti uniformi, quindi cuocetela nel burro e 1/2 bicchiere di brodo. Quando sarà cotta, passatela al setaccio, unite il rimanente brodo, il succo d'arancia e fate prendere l'ebollizione. Tritate finemente le mandorle; grattugiate ii cioccolato fondente. Togliete dal fuoco, legate con la panna, versate nelle fondine, spolverizzate con il trito di mandorle e ii cioccolato fondente grattugiato e servite immediatamente.

PARROZZO
  • 100 gr di farina
  • 100 gr di fecola di patate
  • 250 gr di zucchero
  • 150 gr di burro
  • 250 gr di cioccolato di copertura
  • 100 gr di mandorle sgusciate
  • 12 mandorle amare
  • 6 uova

Scottate tutte le mandorle in acqua bollente, poi pelatele, mettetele in un mortaio e pestatele riducendole in polvere. Sciogliete il burro in un tegamino tenendo da parte quello che servirà per imburrare la tortiera. Versate in una terrina i tuorli e lo zucchero, montateli bene sbattendoli a lungo, aggiungete poi la polvere di mandorle, quindi alternandole fra loro e setacciandole la farina e la fecola. Per ultimo unite il burro sciolto e fatto raffreddare. Montate gli albumi a neve ferma e incorporateli delicatamente al composto. Versate il tutto in una tortiera imburrata e infornate per 40 minuti a 180 °C. A cottura ultimata, lasciate raffreddare e sformate. Tagliuzzate il cioccolato di copertura, fatelo sciogliere a fuoco bassissimo quindi versatelo sul dolce stendendolo uniformemente in uno strato sottile con una spatola. Non appena la copertura si sarà rappresa, trasferite il parrozzo su un piano di portata e servite.


MOUSSE AL CIOCCOLATO
Per 6 persone
Tempo di preparazione: 40 minuti
  • 375 gr di cioccolato fondente
  • 185 gr di burro
  • 75 gr di tuorli
  • 225 gr di albumi
  • 100 gr di zucchero
  • 3 cucchiai di rhum



Per decorare:

  • biscottini
  • riccioli di cioccolato

Mousse: fate sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria e lasciatelo raffreddare. In una ciotola, a parte, lavorate a crema il burro. In un'altra ciotola montate a spuma i tuorli con 50 g di zucchero, aggiungete, poco alla volta, il burro fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite anche il cioccolato fuso e freddo e il liquore. In una ciotola montate a neve fermissima gli albumi con il restante zucchero, poi amalgamate la massa di albumi montati al composto di uova e cioccolato. Eseguite questa operazione con molta delicatezza, mescolando dal basso verso l'alto. Versate la mousse ottenuta nelle coppe monoporzione e ponete in frigorifero. Decorazione: servite la mousse con biscotti e riccioli di cioccolato.

 
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