Quando ho sentito parlare della possibile collaborazione di Mike Patton con
i Dillinger per un mini di quattro pezzi ho subito drizzato le
antennine... ho pensato: ci immaginiamo la maestosa tecnica schizofrenica
dei dillinger con uno dei cantanti più versatili e "sperimentali" in
ambito rock, e non solo, di sempre? E diciamoci la verità: la somma delle due
parti c'è stata... la somma di due parti differenti...... Certo, i
Dillinger hanno giocato maggiormente su parti più atmosferiche, là Patton
li ha portati mentre il precedente cantante non li avrebbe mai fatti
sperimentare; Mike nelle parti veloci esegue tutti i suoi vocalizzi tanto
cari ai Fantomas... ma secondo me il difetto principale del disco è che
l'uno non è riuscito ad adattarsi appieno al suono degli altri (sopratutto
Patton....).
Non fraintendetemi, il disco è davvero qualcosa di straordinario, decisamente
al di fuori del comune: i Dillinger qui hanno potuto osare di più... ma il
tutto mi risulta un po' freddo e calcolato (si dice che i due abbiano lavorato
separatamente....), non so se mi spiego....
In più non capisco il significato della cover di Aphex Twin... lo sapevamo
benissimo che entrambi hanno una tecnica e una padronanza strumentale che
può permettere loro di rifare un pezzo di musica elettronica......
Un disco che probabilmente non accontenterà i fans di entrambe le parti
(esempio: se vi piacciono i Dillinge,r perché comunque rimangono più o meno
in un ambito HC/metal, forse il lavoro vi deluderà....).
Dategli un ascolto.
25/11/02, Kabukiman
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